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Fiè allo Sciliar (scorri la gallery!)
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Immagini dell'Alpe di Siusi, tardo autunno
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Gruppo Puez dall'Alpe di Siusi
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Sassolungo e Sassopiatto
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Siusi, ai piedi dell'Alpe
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Sassolungo e Sassopiatto
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Siusi, ai piedi dell'Alpe
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Colori dell'autunno sull'Alpe di Siusi: Denti di Terrarossa
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Colori dell'autunno sull'Alpe di Siusi: Sassopiatto
Alto Adige

Alpe di Siusi

Ai piedi del massiccio dello Sciliar, dominata dall'inconfondibile sagoma del Sassolungo e del Sassopiatto, l'Alpe di Siusi è forse il più grande altopiano d'Europa ma sicuramente è il più incantevole.
Dolci pendii, dove si estendono ampi prati punteggiati da qualche baita sparsa qua e là, ed alcuni radi boschetti caratterizzano l'Alpe, un contesto meraviglioso dove pedalare in libertà e senza lo stress di convivere con auto e altri veicoli: il traffico viene qui strettamente regolamentato.

SALITA ALL'ALPE
Teatro della cronoscalata del 99' Giro d'Italia, il 22 maggio 2016. Poco meno di mille metri di dislivello dividono l'Alpe di Siusi dal paese che dà il nome al verde altopiano, appunto Siusi, a pochi chilometri da Castelrotto.
La strada sale costante su pendenze davvero impegnative per dieci chilometri, con un solo momento per rifiatare: un tratto di circa trecento metri oltre San Valentino.
La pedalata difficile, ma regolare, è resa meno faticosa dall'ombra dei boschi che circondano la strada.
Un ulteriore elemento di "piacevolezza" è dato dalla chiusura al traffico della strada diretta all'Alpe ove circolano solo pochi autoveicoli autorizzati.
Se pedalate in ottobre, attenzione alla "desmontegada": con l'arrivo dell'autunno bovini ed ovini vengono guidati a valle dai pastori. Dopo un'estate sui pascoli in quota, l'inverno si passa nelle stalle più vicine ai paesi: capitare su questa strada intorno alla metà di ottobre può far incorrere in un traffico "faunistico" rumoroso e festoso!
Clic per l'altimetria della salita all'Alpe di Siusi - dal sito www.salite.ch



PASSO DURON
La salita al passo Duron, punto di collegamento tra l'Alpe e la val di Fassa, è un test molto severo.
Le pendenze, da Saltria al passo, non sono mai banali ed il fondo stradale richiede anche una buona capacità di controllo della pedalata ed una buona padronanza della mtb.
Ma l'arrivo, nel cuore delle Dolomiti, stretti tra il Sassopiatto e i Denti di Terrarossa, ripaga di ogni fatica.
Il dislivello da colmare è di circa cinquecento metri, in una manciata di chilometri. Nella mappa Kompass, il passo è evidenziato in giallo.
Questo valico, ponendo in comunicazione con la val di Fassa, può essere sfruttato per disegnare un bell'itinerario circolare in partenza da Prato all'Isarco. In breve, Prato all'Isarco -> Siusi -> Passo del Duron -> Campitello di Fassa -> Vigo di Fassa -> Passo Costalunga -> Tires -> Prato all'Isarco (lunghissimo, quasi estenuante tra sterrati ed asfalto.. ma che soddisfazione!). L'itinerario sopra accennato è descritto nel dettaglio a questo link (clicca)



MONTE PIZ
Da Ortisei (1140 mslm) ci si dirige verso Runggaditsch/Roncadizza. Al km 1.1 si imbocca una strada sterrata e si segue poi la direzione Monte Piz.
Poco oltre un albergo, al km 6.3, si incontra una strada asfaltata da seguire verso sinistra ed al km 7.4 (1910 mslm), ancora dopo un albergo, si prende a sinistra un sentiero escursionistico che prosegue in salita e falsopiano.
Al km 9.5 (2005 mslm) finisce la salita: in questi chilometri sono stati superati 860 metri di dislivello, con tratti duri soprattutto tra il km 1.5 ed il km 6.
Nel punto di massima quota, a monte delle funivie, si incomincia a scendere lungo una strada forestale fino ad un hotel dietro al quale si nasconde un sentiero che scende in direzione Saltria (traccia 9).
La traccia 9 si abbandona presto a favore della 11 ed il sentiero si fa per esperti (km 11.5, 1835 mslm): chi non lo è può scendere attraverso Saltria fino ad Ortisei, passando per Santa Cristina in val Gardena.
Il sentiero tecnico diventa una strada forestale al km 13.2, a 1840 metri di quota, e riporta nei pressi del fondovalle dove si ritrova l'asfalto.
Al ritorno ad Ortisei il contachilometri segnerà 22 km percorsi.



GIRO DEL SASSOLUNGO
Un bell'itinerario, pur con la presenza di numerosi tratti poco ciclabili, che gira attorno al Sassolungo, un imponente massiccio dolomitico la cui vetta supera i 3000 metri di altezza: è il simbolo della vicina val Gardena.
A sud di Santa Cristina, nei pressi delle stazioni di partenza di numerosi impianti di risalita, si trova il punto di partenza: località Monte Pana.
I primi 6.5 chilometri sono in leggera salita e conducono dai 1635 mslm di partenza ai 1700 mslm di un ampio piazzale in località Saltria, all'estremità orientale dell'Alpe.
In questi primi chilometri si pedala quasi subito su fondo sterrato salendo alla sinistra del torrente. Una lieve discesa porta ad una biforcazione (km 5.7) dove scendere a destra ancora su sterrato. Al km 6.5 - superata Saltria - si prosegue diritti oltre il ponte, sfociando in un ampio spiazzo su strada asfaltata. Si prosegue sull'asfalto per poi tenere, dopo 50 metri, la sinistra, oltre il ponte di legno (direzione Zallinger - Al Giogo).
Oltre l'Alpengasthof Tirler (km 7.7) si prende una strada sterrata che si segue sempre in direzione Zallinger - Al Giogo. Oltrepassato il rifugio Al Giogo (km 11.5, 2040 mslm) si sale a destra verso il rifugio Sassopiatto: in questo tratto le severe pendenze impongono di scendere dalla bici per circa un quarto d'ora.
Il rifugio Sasso Piatto si raggiunge al km 12.5 e si trova a 2300 metri di quota: è il punto più alto del percorso e dunque si smette si sudare in salita per imboccare invece il pianeggiante sentiero Friedrich August che in quattro chilometri conduce all'omonimo rifugio dal quale si scende dritti verso la strada del passo Sella (tratti a piedi!).
Al km 18.4 si arriva nei pressi della strada (asfaltata) del passo Sella lungo la quale i meno esperti possono tornare a valle, passando per Pian de Gralba e Selva. Chi invece ama i sentieri scende lungo il sentiero 526-528 (si imbocca dietro il rifugio Sella, direzione rifugio Comici) ed attraversa presto la cosiddetta Città dei Sassi.
Al km 20.9 si passa sotto il rifugio Comici (2140 mslm) e si continua a scendere in direzione Monte Pana, traccia 526-528, passando anche per un laghetto.
Al km 22.1 (biforcazione) si prende il sentiero più ampio e si prosegue la discesa fino a Monte Pana, dove si arriva al km 25.5
Punti di appoggio:
Rifugi in salita: Saltria, malghe Tirler e Zallinger; in vetta: rifugi Sassopiatto e Sandro Pertini; in discesa rifugi Friedrich August, i vari esercizi attorno a passo Sella ed infine il rifugio Comici.


Per una guida all'Alpe di Siusi, clicca qui: www.cicloweb.net/guide/g-altoadige/nssiusi.htm
Clicca questo link, invece, per le passeggiate sull'Alpe di Siusi: www.cicloweb.net/trekking/t-altoadige/trekkingsiusi.htm



La cartografia è fornita da Kompass
Carta K59 Gruppo Sella
www.kompass-italia.com

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