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Emilia Romagna

Appennino Romagnolo /2

QUATTRO PASSI TRA SAVIO E BORELLO
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Percorso: San Piero - Alfero - Balze - Verghereto - Bagno  Km 49,7 dislivello 1222 metri
da Cesena a Teodorano. 18.6 km, 393 metri di dislivello
Si parte da Cesena, rotonda sulla via Emilia fra le vie Dismano e Romea. La strada è praticamente pianeggiante, solo qualche lieve saliscendi, si superano in veloce successione gli abitati di San Vittore e San Carlo. Poco dopo aver superato lo svincolo per la E45 di quest'ultima frazione si svolta a destra su via Montebellino seguendo le indicazioni per Formignano. (km 8,3 dalla partenza) Da qui la strada inizia a salire, i primi due Km sono abbastanza impegnativi, pendenze che oscillano fra il 7 e il 10%, l'ascesa comunque risulta abbastanza regolare. Segue un ulteriore tratto di 1,5 km con pendenze che divengono "gradevoli" fino a giungere all'abitato di Formignano. Qui occorre svoltare a destra (da sinistra proviene la strada che sale a Formignano sempre dalla provinciale di fondovalle ma transitando per le vecchie miniere di zolfo). Un ulteriore chilometro e 500 metri in discesa, risalita e successiva discesa, ed ha inizio il tratto più duro, siamo a 5 Km dall'inizio della salita. Quasi tutto al sole, ci aspetta 1,5 Km con pendenza media del 9% e punte oltre al 20%, il tratto fortunatamente breve, ha termine con l'immissione sulla provinciale che da Borello conduce a Teodorano, qui prendiamo a destra. Poco più di 500 metri in falsopiano e siamo al valico di Montecavallo. Resta ora una velocissima discesa (breve tratto al 10% ) per giungere all'antico borgo di Teodorano.
verso Pieve di Rivoschio, 17 km 380 metri di dislivello
Senza entrare nel nucleo storico, aggirare le mura del castello e seguire la direzione Meldola, bella e veloce discesa di 4 Km con alcuni tornanti fino ad incontrare al termine della discesa la strada di fondovalle che provenendo da Meldola conduce a Pian di Spino, prendere a sinistra. La strada inizia a risalire costeggiando il torrente Voltre con pendenze minime, si superano così agevolmente i successivi 4 Km giungendo a Pian di Spino. Superato anche questo nucleo abitato ha inizio una nuova salita (un cartello della Provincia ci informa che siamo sul percorso della famosa 9 colli ). Al primo bivio, poco dopo l'abitato, prendere a sinistra. La pendenza media dei prossimi 4 Km è del 5%, ma almeno due tratti hanno punte vicino al 10%, uno lo troviamo in prossimità di una casa a 2,2 Km da Pian di Spino, e l'altro più breve dopo un doppio tornante quasi al termine della salita. Tratto completamente al sole, in giornate calde è probabile trovare anche totale assenza di vento. Si prosegue ora per circa 2,5 km su uno spettacolare falsopiano in cresta con ampie vedute sulle brulle colline circostanti. Si giunge alla frazione S. Agata (deviazione sulla sinistra per la valle del Borello da ignorare), breve discesa e siamo a piedi dell'ultimo strappetto che in circa 1 Km al 6-7% ci porta all'immissione della strada che unisce San Romano a Pieve di Rivoschio. (Km 35,3 dalla partenza)
da Pieve di Rivoschio a Ciola, 12.3 km 383 metri di dislivello
Prendiamo a sinistra, direzione San Romano, la discesa è molto veloce e su strada abbastanza larga, ma occorre prestare la massima attenzione per lunghi tratti con pendenze notevoli (fino al 18%) comunque ben segnalati. Superato l'abitato di San Romano, dopo circa 1 Km e un paio di tornanti giungiamo alla provinciale di fondovalle Borello-Spinello, prendiamo a destra e superiamo velocemente senza difficoltà i 2 Km che mancano per arrivare a Linaro. Prima della salita che porta al paese prendiamo deviazione sulla sinistra con indicazioni Mercato Saraceno. Ha inizio da qui il passo della Ciola.
da Ciola a Montevecchio (cima Dante). 24 km con salita di 4.5 km (320 metri di dislivello)
Dal passo ci aspettano ora circa 2 Km di discesa, un ulteriore chilometro di salita con punta al 10% ed infine una lunga e tecnica discesa di 5,2 Km per raggiungere il fondovalle. Atrtenzione agli ultimi due chilometri che presentano pendenze all' 8-10% e strada abbastanza stretta. Si esce sulla Provinciale del Savio a Mercato Saraceno, (Km 56,2 dalla partenza) prendere a sinistra direzione Cesena. Naturalmente seguiamo la vecchia statale 67, ora provinciale da quando il suo tracciato è stato affiancato dalla E45, e percorriamo circa 12 km superando in veloce successione le frazioni di Taibo, Montegelli e Gualdo. Poco prima di giungere a Borello lasciare la provinciale e prendere deviazione sulla destra con indicazioni Sorrivoli - Montecodruzzo - Castelvecchio. (Km 67,9 dalla partenza) Percorso breve ma sicuramente impegnativo, poche centinaia di metri in falsopiano, poi un tratto al 9% rende subito l'idea di quello che ci aspetta. La strada si inerpica con decisione sulle pendici del colle "Montevecchio" con un alternarsi di tornanti e tratti con ampie curve, raggiungendo la rispettabile pendenza del 15% nella parte centrale. Dislivello totale Mt. 320 in 4,5 chilometri pendenza media 7%, ma nel tratto centrale di circa 1,8 Km la pendenza media sale al 10,5%. Sul passo monumento a Marco Pantani e fontana con acqua potabile.
rientro a Cesena in quattordici chilometri
Superato il passo dopo poche centinaia di metri ci immettiamo sulla strada Oriola-Montecodruzzo, prediamo a sinistra seguendo le indicazioni per Cesena. Brevissima discesa e affrontiamo l'ultima asperità della giornata, circa 2 Km con pendenze non eccessive per superare Monteaguzzo e Oriola. Ormai è fatta, ci aspetta ora una lunga e veloce discesa, intervallata da brevi risalite, per raggiungere l'abitato di Cesena arrivando nei pressi del "tunnel". Girare a destra, poi ancora a destra, passare il tunnel, portarsi al ponte Vecchio e riguadagnare velocemente la rotonda dalla quale siamo partiti. Grazie a www.appenninoromagnolo.it ecco qualche altimetria. Sul sito ulteriori dettagli ed  informazioni sulle salite a partire da questa pagina (clic).
Cliccando sui link, invece, le altimetrie: unoduetre ed infine quattro

DA CESENA AL MONTE FUMAIOLO
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da Cesena a Ranchio. 26 km e 280 metri di dislivello
Si parte da Cesena zona ippodromo, con direzione Bagno di Romagna. Raggiunta la vicina Via Emilia si svolta a destra e alla prima rotonda subito a sinistra. Percorso pianeggiante, si superano in veloce successione gli abitati di San Vittore e San Carlo, fino a raggiungere con qualche modesto saliscendi la frazione di Borello (Km 13 dalla partenza). Qui occorre lasciare la SP7 e deviare sulla SP 29 seguendo le indicazioni per Spinello. Il percorso si snoda in leggerissima salita costeggiando il corso del torrente Borello, strada larga, ben asfaltata e con traffico quasi assente. Il primo centro abitato che si incontra è Borgo delle Rose, e di seguito Osteria di Piavola e San Romano, alcuni strappetti ma niente di particolare, fino a giungere a Linaro (Km 22), dove incontriamo un doppio tornante al 9%, seguito da un breve tratto al 10% Breve e veloce discesa poi in leggera salita per altri 3 Km fino a raggiungere un ulteriore salitella al 10% di poche centinaia di metri e un paio di tornanti. Siamo alla periferia di Ranchio, prima di entrare nel paese svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Sarsina.
verso San Piero passando per il monte Finocchio, 32 km 637 metri di dislivello
Ha inizio l'ascesa al passo di Monte Finocchio, detto anche della Musella, breve discesa per raggiungere e superare il letto del torrente Borello, poche centinaia di metri in falsopiano e subito un chilometro con pendenze fra il 7 e l'8%. Il dislivello totale da superare è di 537 metri, pendenza media 5%, nel complesso salita abbastanza ritmica e relativamente agevole, strada ben percorribile con curve ampie e pendenze non eccessive, la scarsa vegetazione ai lati consente la vista di ampi panorami. Dopo circa 6,5 Km di salita incontriamo la deviazione a sinistra per Musella e passo Ciola. Proseguendo per l'itineriario principale raggiungiamo in circa 500 mt il passo (mt 607) che transita a sinistra del Monte Finocchio. Ha subito inizio la bella e velocissima discesa verso Sarsina, anche questo versante è caratterizzato da assenza di vegetazione ad alto fusto. Discesa con pendenze notevoli, un breve tratto al 14% e due sezioni di quasi 1 km ciascuna al 9%. In località Calbano sulla nostra destra possiamo notare l'antica "arena Plautina" ancora oggi utilizzata nel periodo estivo per rappresentazioni teatrali. Da qui in due chilometri scarsi si giunge all'abitato di Sarsina. Ci immettiamo sulla SS 3 bis che risale il corso del fiume Savio, in circa 6 Km si giunge alla frazione di Quarto dove si costeggia l'omonimo lago, e in altri 13 Km circa caratterizzati da alcuni saliscendi, si giunge a San Piero in Bagno (quota mt. 464).
fino alle Balze attraverso il passo Incisa e il monte Fumaiolo, 26 km 986 metri di dislivello
Da San Piero seguire le indicazioni per Alfero, la salita per il passo dell'Incisa ha inizio dall'abitato sviluppa Km 9 con pendenza media 4,10%, senza punte eccessive, la pendenza difficilmente supera il 7% Lunghi rettilinei e curve molto ampie danno però l'impressione di una salita più impegnativa anche per i lunghi tratti con pendenza pressochè costante. Lungo il percoso diversi sono i punti di interesse e le possibile deviazioni. Poco dopo l'abitato di Casellina fontana sulla destra, ultimo chilometro quasi pianeggiante e si giunge al passo (mt. 818). Discesa di 1,8 Km per portarsi a quota 756 dove troviamo la deviazione per Alfero, che ignoriamo procedendo sulla direttrice principale. Segue un ulteriore chilometro di lieve discesa, fino a transitare sul ponte che scavalca l'Alferello (quota 750), poi la strada ricomincia a salire con lievi pendenze. Si giunge alla frazione di Riofreddo (quota 833) a 5,3 Km dal passo dell'Incisa, al bivio che si trova al termine dell'abitato prendere a destra. Da qui ha inizio la vera e propria salita al passo del Fumaiolo. Il percorso si snoda inizialmente immerso in un rado boschetto di latifoglie, inframezzato da ampi prati a pascolo. La pendenza per i prossimi lunghi 5 chilometri sarà sempre attestata fra il 7 e l'8%. A 3 Km da Riofreddo troviamo la prima possibile deviazione sulla destra con indicazioni Verghereto - è il passo della Biancarda - che ignoriamo tenendoci sulla sinistra. Percorsi altri 3 Km altra deviazione sulla destra (da ignorare) per Montecoronaro). Ben presto la pendenza diminuisce al 5-6% e transitiamo fra campi punteggiati da rada vegetazione a basso fusto, fino a giungere ad un paesaggio quasi irreale, ampi prati costellati da grandi massi ognuno disposto in modo diverso, sembra quasi che una mano dispettosa si sia divertita a gettarli alla rinfusa e a conficcarli nel terreno, siamo in localita "Sassoni"(6,6 Km da Riofreddo). Su di una curva a sinistra fonte con acqua freschissima quasi sempre attiva. Il paesaggio ora cambia nuovamente, si transita all'interno di una folta e buia abetaia, il prossimo chilometro è tutto al 10%. Superata la deviazione per il rifugio Biancaneve (da ignorare) ci restano poche centinaia di metri in falsopiano per raggiungere il passo (mt. 1349) Sul passo chiosco bar aperto nel periodo estivo. Un attimo per riprendere fiato e indossare una mantellina e ci tuffiamo (nel vero senso della parola) in un discesone di 1,4 km, anche questo in folta abetaia, con pendenze mai inferiori al 10-11% (attenzione al fondo stradale non sempre integro). Giunti ad un piazzale sul quale si affaccia un hotel, si esce dall'abetaia, curva a gomito a destra e percorriamo gli ultimi 1,5 chilometri in discesa con pendenza media del 6% giungendo all'abitato delle Balze.
a Sarsina, 28 km (300 metri di dislivello in salita)
Al termine della discesa giriamo a sinistra, superiamo la frazione Balze e proseguiamo con direzione Alfero - San Piero. 1,5 Km e troviamo sulla destra la deviazione per Casteldelci, noi prendiamo a sinistra. Un tratto di 200 metri al 14%, seguito da falsopiani e tratti in salita al 3-4% per 1,5 Km, transitando per un rado boschetto, che ben presto lascia spazio ad ampi prati a pascolo. La strada inizia ora a scendere più decisamente fino a giungere a 7,6 Km da Balze alla deviazione segnalata per Tavolicci - Castelpriore. Discesa molto tecnica e con pendenze anche importanti fino a giungere ad un lungo e moderno ponte (km 12,8 da Balze) quota mt. 624. Ci aspetta ora una salita di circa 4 Km con brevi tratti anche al 10% Superiamo nell'ordine le località Pastorale e Tavolicci, proseguiamo poi sempre in salita fino alla località Monteriolo dove ha termine l'ascesa. Lungo falsopiano di circa 6 Km con saliscendi, superiamo ingorandole le deviazioni per Montecoronaro e Pagno, poi ha inizio (21 Km da Balze) la discesa su Sarsina. Percorsi altri 3 Km occorre deviare a sinistra per Casalecchio - Turrito. Restano gli ultimi 4 Km di discesa con pendenze dal 7 al 10% - strada relativamente stretta, ma ben asfaltata, fare attenzione nel tratto che costeggia un'alta parete marnoso arenacea per la presenza di burroni non sufficientemente protetti. Dopo aver attraversato il ponte sul fiume Savio, ultimo strappetto al 6% di circa 500 metri per riguadagnare la SS3bis sulla quale ci immettiamo svoltando a destra.
rientro a Cesena in trentadue chilometri
Seguendo la S.S3 bis, percorso di fondovalle senza eccessive difficoltà e praticamente tutto in leggera discesa, superiamo nell'ordine Monte Castello, Mercato Saraceno, Gualdo, Borello, e da qui in senso contrario il primo tratto del percorso, fino a ritornare al punto di partenza a Cesena.
Grazie a www.appenninoromagnolo.it ecco qualche altimetria. Sul sito ulteriori dettagli ed informazioni sulle salite a partire da questa pagina (clic).
Prima altimetria , seconda e terza .


PASSO SULPARO
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Percorso: Meldola - Civitella - Passo Sulparo - Civorio - San Romano - Meldola Km 68 dislivello 1518 metri
Diciotto facili chilometri da Meldola a Civitella
Da Meldola seguire la statale 310 verso monte - in poco più di 18 Km giungiamo a Civitella. Dopo l'incrocio che si trova al centro del paese, prendere la prima strada a sinistra (indicazioni Cigno - Seguno) al termine della strada (poche decine di metri) girare a sinistra, poi a destra. Proseguire fino alla chiesa di san Filippo e passare sulla sinistra del fabbricato.
al passo Sulparo, 3 km e 370 metri di dislivello
Ha inizio immediatamente la "terribile" salita del Monte delle Ruote. Poco meno di 3 Km, (2.791 metri indica una targa sul passo) , con pendenza media del 13,3% e con picchi al 22%, superano un dislivello di 370 metri. Sul passo monumento al ciclista e significativa targhetta che recita: "Bella e impossibile di Romagna - Come un'amante prima ti affascino, poi mi odi, infine mi ami".
fino al bivio Cigno. Nove chilometri di impegnativi saliscendi
Giunti al bivio per Cigno, mantenere la Provinciale. Inizia subito la discesa verso Civorio, primo tratto con pendenze leggere, poi nel tratto mediano con pendenze più accentuate e tornanti. Si esce sulla provinciale del Borello all'abitato di Civorio (chiesetta sulla sinistra e bar ristorante di fronte). Prendere a sinistra (a destra Spinello).
in discesa da Civorio a San Romano, 12 km
Superato l'abitato di Civorio mantenersi sulla provinciale che costeggiando il torrente Borello si porta a valle. Incontriamo dopo circa 5 Km il grosso centro di Ranchio (possibile deviazione per Mercato Saraceno) e dopo altri 4 Km Linaro, piccola frazione con altra possibile deviazione per Mercato Saraceno). Proseguiamo sempre in discesa fino alla frazione di San Romano. Qui lasciamo la provinciale e giriamo a sinistra (indicazioni Pieve di Rivoschio)
in salita, quasi a Pieve di Rivoschio. 266 metri di dislivello, 4.5 km
Inizia subito la dura salita di San Romano - incontriamo poco dopo sulla nostra sinistra la chiesa parrocchiale (fontana con acqua) ed affrontiamo i tratti più duri dell'ascesa (picchi fino al 18%) Senza un attimo di respiro giungiamo quasi al culmine della salita e deviamo sulla destra per asfaltata (indicazioni Meldola)
a Pian di Spino, discesa di nove chilometri
Subito una ripida discesa di 1 Km, seguita poco dopo da una leggera salita che ci porta su crinale dal quale è possibile ammirare le due vallate (a destra Borello - a sinistra Voltre) - si prosegue su crinale quais pianeggiante per circa 2 Km, poi inizia un tratto di 5 Km con discesa da affrontare con cautela (sulla strada è facile trovare ciottoli e brevi tratti senza asfalto) Il consiglio inoltre è di procedere ad andatura ridotta per poter osservare una formazione calanchiva davvero notevole ben visibile e posta a pochi metri dalla strada (sulla snistra)
il ritorno a Meldola. 10.5 km
Si giunge al piccolo abitato di Pian di Spino, da qui la strada prosegue costeggiando il torrente Voltre in leggera discesa ( escluso tratto di circa 800 mt di salita poco dopo aver superato la deviazione per Teodorano) fino a Meldola, paese al quale si accede attraversando il Ponte dei Veneziani
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Due altimetrie cliccando: qui e qui


PASSO CENTOFORCHE
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Percorso: Meldola - Rocca Caminate - Str. San Zeno Passo cento forche - Rocca S.C. Castrocaro - Massa - Predappio - Meldola Km 76, dislivello 1398 metri
Da Meldola a Rocca Caminate. Quattro chilometri di pianura e poi 322 metri di dislivello in sette chilometri
Dalla circonvallazione di Meldola, all'altezza della Rocca, prendere la strada che conduce alla Rocca delle Caminate (indicazioni Predappio). Salita abbastanza facile, solo nel tratto finale alcuni strappi con pendenze al 12% Al passo mt 380 (ingresso del castello e bar ristorante) proseguire costeggiando il muro di cinta del castello, fino ad incontrare un bivio (prendere a sinistra). Discesa su Predappio - attenzione - 18 tornanti alcuni con raggio stretto. Giunti a Predappio di incrocia la SS 9ter, prendere a sinistra (verso monte)
15 km da Predappio al bivio Centoforche
seguire la Statale, che in questo tratto sale dolcemente, solo un paio di tornanti dopo l'abitato di san Savino. Giunti a Strada San Zeno (deviazione a sinistra per Galeata da ignorare) proseguire per circa 500 mt. sulla statale, poi deviazione a destra con indicazioni Rocca San Casciano.
fino a Rocca San Casciano passando per il Centoforche. 10.5 km con 5 km che colmano 270 metri di dislivello
Salita di media difficoltà, e discesa veloce su Rocca San Casciano (tratti al 10%)
in discesa da Civorio a San Romano, 12 km
Superato l'abitato di Civorio mantenersi sulla provinciale che costeggiando il torrente Borello si porta a valle. Incontriamo dopo circa 5 Km il grosso centro di Ranchio (possibile deviazione per Mercato Saraceno) e dopo altri 4 Km Linaro, piccola frazione con altra possibile deviazione per Mercato Saraceno). Proseguiamo sempre in discesa fino alla frazione di San Romano. Qui lasciamo la provinciale e giriamo a sinistra (indicazioni Pieve di Rivoschio)
a Castrocaro 16.5 km
Arrivati all'abitato di Rocca San Casciano (nel tratto finale della discesa bel panorama sulla vallata del Montone), seguire la SS67 verso Forlì. Passato l'abitato di Dovadola, si giunge velocemente a Castrocaro, qui mantenersi sulla circonvallazione evitando il centro del paese.
da Castrocaro a Predappio, strappo di 1.5 km con 135 metri di dislivello, su un tratto di 13.2 km
Sulla circonvallazione di Castrocaro, poco dopo un breve strappetto, deviazione sulla destra con indicazioni (Massa - San Lorenzo) Inizia la breve ma ripida scalata di Massa, una serie continua di tornanti che qui vengono chiamati "volture" Giunti in cima panorama sulla valle di Castrocaro. Proseguire diritto, ignorando la deviazione per Massa. Veloce discesa fino a San Lorenzo dove si reincontra la SS9ter, prendere a destra (verso monte). In poco più di 6 Km ci ritroviamo a Predappio. di nuovo Rocca Caminate e poi il ritorno a Meldola. 11 km con quattro chilomeri di salita (250 metri di dislivello)
Entrati nell'abitato di Predappio prendere a sinistra (indicazioni Meldola - Rocca Caminate)
Si comincia a risalire la Rocca - una ventina di tornanti già percorsiin discesa all'inizio dell'itineriario.
Veloce discesa fino a Meldola.
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Prima altimetria, seconda e terza


CORNO E CHIODA, TREBBIO E PIETRAMORA
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Percorso: passi del Corno e del Chioda seguiti dal Trebbio e dalla Pietramora. Itinerario 84.5 km - dislivello 1900 metri
da Faenza a Brisighella, poco più di dodici chilometri
Dalla circonvallazione di Faenza seguire le indicazioni Brisighella. Tratto di 12,5 chilometri su strada sufficientemente larga e privo di difficoltà, unica attenzione al traffico anche pesante che in alcuni punti può richiedere di procedere con la dovuta cautela. Specie se si percorre la strada in gruppo.
da Brisighella al monte Corno, 11 chilometri e dislivello in salita mt 380
Giunti a Brisighella svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Modigliana. Si percorre il sottopassaggio ferroviario, e dopo poche centinaia di metri occorre svoltare a destra (indicazioni terme). Si raggiunge velocemente l'ingresso dello stabilimento termale, e subito dopo il ponte sul Lamone. Ha inizio da questo punto con un bel viale alberato l'ascesa al Monte Corno. Si comincia con una pedalabile salita al 5% circa, il primo tratto impegnativo di circa 1,5 chilometri (10% seguito da un 8,5%) lo troviamo al chilometro due. Seguono altri 1,5 chilometri ben pedalabili, e un ulteriore "strappo" di 1 chilometro impegnativo (10% seguito da un 7,5%). Giunti così al chilometro 6 possiamo dire di avercela fatta, restano per raggiungere la cima 1,5 chilometri con pendenze lievi. Complessivamente dalle terme di Brisighella sono 7,5 Km con una pendenza media del 5,07% ( dislivello mt. 380) Dopo aver ammirato gli ampi panorami sulla vallata del Marzeno, ci tuffiamo in una velocissima discesa di 3,5 Km con pendenze che oscillano costantemente fra il 9 e il 10%.
Monte Corno - Chioda e poi Rocca San Casciano, 18.8 km con 9 km che colmano 490 metri di dislivello
Giungiamo a Modigliana di fronte al Duomo, giriamo a sinistra, direzione Faenza, poi giunti al termine della circonvallazione giriamo a destra procedendo verso il centro del paese. Giunti al semaforo svoltiamo a sinistra e poco dopo teniamo la destra seguendo le indicazioni Rocca San Casciano. Iniziamo così l'ascesa al passo di Monte Chioda detto anche "la Forcella".
Dopo un primo tratto relativamente tranquillo, superato un ponticello la strada inizia a salire decisamente, con a lato un lungo e a tratti alto muro a secco. Sono i due chilometri più difficili dell'intera salita, con pendenze che oscillano sull'8% e senza "un metro per tirare il fiato".
Giunti ad un secondo ponte il percorso si snoda ora con un susseguirsi di "strappetti" seguiti da falsopiani e la salita diventa decisamente più pedalabile. Si prosegue così sino al chilometro 9 dove ha inizio l'ultimo tratto di falsopiano che in circa 1,5 chilometri ci porta al passo.
Complessivamente considerando il termine della salita al chilometro 9,3 dislivello mt. 481 pendenza media 5%.
Anche qui merita una breve sosta per ammirare l'ampio panorama e la quasi sterminata distesa dei dolci crinali appenninici, per poi tuffarsi in una bella e scorrevole discesa su Rocca San Casciano. L'unico tratto con pendenze "importanti" si trova a circa 3 chilometri dalla vetta, in prossimità di un'azienda agricola (unica casa presente lungo il percorso e stabilmente abitata). Alcuni tornanti a raggio stretto sono da affrontare con le dovute cautele, per poi rituffarsi in curve dolci e lunghi rettilinei. Si giunge cosi velocemente a Rocca San Casciano - pendenza media dalla cima 5,1% in 8,2 chilometri - dislivello mt. 446.
Rocca San Casciano - Casone - Trebbio (tratto 14 km - dislivello in salita mt. 399 in 7,4 Km)
La discesa ha termine con l'attraversamento del fosso di Sant'Antonio e l'omonima chiesetta. Si esce sulla statale all'altezza del Municipio di Rocca San Casciano. Si svolta a sinistra e si percorre la vallata del Montone in leggera discesa per 6,4 Km, fino alla località Casone (poco prima di Dovadola), qui occorre deviare e prendere a sinistra seguendo le indicazioni per Modigliana. Ha inizio il mitico monte Trebbio, dislivello mt 389 e pendenza media al 6,08% (al momumento al ciclista) Il tratto più impegnativo si trova all'inizio del percorso, i primi due chilometri sono un'ascesa pressochè costante senza falsopiani e punte al 10%, poi dopo quasi 1 Km di tranquillità si ricomincia a salire per circa 1 km seguito da un lungo tratto con pendenze lievi, infine si arriva agli ultimi 700/800 metri tutti in salita con punta al 12% Abbiamo percorso 6,3 Km dal Casone e siamo al piazzale di Monte Trebbio, sul punto dove sorge il monumento al ciclista, ma la salita non è finita, si prosegue sempre con direzione Modigliana in falsopiano per altri 700 metri, poi si svolta decisamente a destra seguendo le indicazioni per Santa Lucia - Faenza, un ultimo strappo di 400 metri al 10% e siamo finalmente alla cima del Monte Trebbio.
Trebbio - Pietramora - Marzeno (tratto Km 19 dislivello in salita mt. 244 in 3.2 Km)
Ci aspettano ora 8 chilometri altamente panoramici, quasi tutti su crinale, con veloci discese, ma anche con altrettante repentine brevi salite, fino a giungere ai piedi di un monte "bucherellato" e sormontato da enormi ripetitori (il Castellaccio), da qui inizia una velocissima e tecnica discesa.
Non conoscendo il percorso è opportuno affrontarla con circospezione, sia per le importanti pendenze che per la sede stradale abbastanza stretta.
Al termine della discesa di circa 4 Km e dopo aver superato ignorandola una deviazione sulla destra per Monte Paolo, occorre deviare sulla sinistra seguendo le indicazioni per "Pietramora".
L'ascesa dalla Valle del Samoggia sviluppa 3,2 chilometri, dislivello totale mt. 244 pendenza media 7,7%, ma con tre tratti ben oltre il 10% Da considerare la totale assenza di tratti in ombra che, nelle giornate particolarmente calde, aumenta la difficoltà della salita. Si inizia subito dopo aver attraversato un ponticello con un lungo rettilineo all'8 - 9%, che in corrispondenza di un boschetto si porta al 15%.
Dopo i primi 1200 metri segue un tratto relativamente facile al 5%, per poi tornare al 9-10% fino ad aggirare il Monte Lodolone (2,2 Km dall'inizio).
Una breve e ripida discesa ed ha inizio lo strappo finale che in poco meno di un chilometro tutto al 10-12% ci porta al termine della salita (chiesa di Pietramora sulla sinistra). Svolta a gomito sulla destra ed ha inizio un breve tratto in falsopiano, seguito da una velocissima discesa di quasi 5 Km su Marzeno.
Attenzione a due lunghi tratti difficili con pendenza al 10% e all'8% - strada molto stretta e con fondo stradale con asfalto non sempre integro.
rientro
Usciti sulla provinciale Modiglianese, prendere a destra, ci restano solo 8 Km in leggera discesa per ritornare a Faenza, nostro punto di partenza ed arrivo.
Grazie a www.appenninoromagnolo.it ecco qualche altimetria. Sul sito ulteriori dettagli ed informazioni sulle salite a partire da questa pagina (clic).
Cliccando sui link, invece, quettro altimetrie: prima , seconda, terza e quarta.

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