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Coldai, ai piedi del Civetta (scorri la gallery!)
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Rifugio Città  di Fiume e dintorni
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Fornesighe di Zoldo
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Goima
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Laghetto Vach
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Monte Pelmo
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Casera Pioda
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Mareson
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Fornesighe dall'alto (foto val di Zoldo)
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Monte Rite, con le vetrate del Messner Museum, ed una vista sul Pelmo (foto val di Zoldo)
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Sfornioi e Bosconero (foto val di Zoldo)
Veneto

Da Zoldo ad Alleghe

La Val di Zoldo (o Val Zoldana, più semplicemente Zoldo o Zoldano) è un'area geografica della provincia di Belluno, solcata dal corso del torrente Maè, affluente destro del Piave.  Ne sono parte i comuni di Val di Zoldo (nato dalla fusione di Zoldo Alto e Forno di Zoldo), Zoppè di Cadore che, nonostante l'appellativo, è completamente inserito nello Zoldano sia geograficamente sia per quanto riguarda i servizi, e Cibiana di Cadore. Al comune di Longarone appartiene il tratto iniziale detto Canal del Maè.
Zoldo e Palafavera, con Alleghe e Selva di Cadore, sono le principali località del comprensorio del Civetta, un'ampia zona montana tra la Marmolada e l'Ampezzano.
Nella zona fioriscono sia il turismo invernale, con un comprensorio sciistico e tantissimi itinerari per ciaspolare, sia quello estivo: i verdi boschi, intervallati da pascoli millenari e dominati dai maestosi profili delle Dolomiti, sono un'irresistibile attrattiva per amanti della bicicletta, della mountain bike e di trekking più o meno impegnativi
Per informazioni su ulteriori percorsi:
Ufficio turistico di Zoldo Alto
V.le Dolomiti, 4 Mareson, Zoldo Alto (Belluno)
Tel: 0437/789145
oppure
Ufficio turistico di Forno di Zoldo
via Roma, 10 Forno di Zoldo (Belluno)
Tel: 0437/787349

Grazie al sito www.salite.ch, qualche altimetria nei dintorni, per cominciare:
- Passo Falzarego, da Caprile,
- Passo Pordoi, da Arabba,
- Passo Campolongo, da Arabba,
- Passo Giau, da Selva di Cadore,
- Forcella Staulanza, da Caprile,
- Forcella Staulanza, da Dont,
- Passo Valles, da Cencenighe,
- Passo San Pellegrino, da Cencenighe,
- Forcella Cibiana, da Forno di Zoldo,
- Forcella Cibiana, da Venas,
- Passo Duran, da Agordo,
- Passo Duran, da Dont


ZOPPE' ED IL GIRO DEL COL DE PIAN
Difficoltà: facile
Lunghezza: km 5 circa
Tratti più impegnativi: nessuno
Partenza nei pressi della chiesa di Sant'Anna, con una leggera salita su asfalto circa 1 km, si arriva nelle vicinanze dell'eliporto. Da qui si gira sulla destra (strada sterrata) e si inizia una bella discesa che termina dopo 1,5 km circa. Si riprende a salire passando vicino ad un piccolo stagno con appresso il "Cason dei Piridei". Continuando il percorso con dei leggeri saliscendi si arriva ad una radura da dove si ha un bel panorama verso i Spiz di Mezzodì. Da qui in poco tempo si raggiunge la strada principale che porta al punto di partenza.
Itinerario facile, per mtb.
fonte: Consorzio Pro Loco Zoldo - www.valdizoldo.net


PALMA E PIANAZ
Difficoltà: facile
Lunghezza: km 3
Tratti più impegnativi: nessuno
Nella frazione di Mareson, vicino all'Hotel Cristelin si gira a sinistra, si passa sul ponte del Rio Canedo fino ad un fienile ristrutturato. Da qui, sulla sinistra su strada sterrata, in leggera salita fino ad un nuovo bivio. Si scende a sinistra per un tratto pianeggiante fino ad alcune case, da qui si gira a destra e si arriva a Palma. Dal piazzale di Palma, si passa il ponte sul Maè e si gira a sinistra lungo gli argini, fino ad arrivare al punto di partenza.
Itinerario facile, per mtb.
fonte: Consorzio Pro Loco Zoldo - www.valdizoldo.net


IL LAGO DI ALLEGHE
Da Alleghe si pedala in direzione di Masarè e successivamente dello Chalet al Lago. Si prosegue per Saviner di Alleghe: segue una discesa su sentiero sino ad un ponte di corda dove si incomincia il ritorno verso Alleghe che avviene lungo strada statale.
Il percorso è quasi interamente su asfalto salvo i duecento metri di sentiero in discesa: in tutto cinque chilometri.
Itinerario facile, per mtb.



MALGA PIODA
L'uscita si svolge sul versante zoldano del comprensorio turistico della Civetta e parte da Palafavera, a 1510 metri di quota, precisamente dal piazzale degli impianti. Seguendo le indicazioni per il segnavia 564, si sale lungo una comoda sterrata con pendenza costante, dal fondo compatto e senza strappi.
In poco più di tre chilometri si arriva alla malga Pioda, subito dopo si supera la forcella Alleghe e si prende il sentiero 561 che porta a scollinare i 1922 metri del Col dei Baldi (km 4.5).
Concesso il doveroso momento di contemplazione all'eccezionale panorama si inizia la discesa: attenzione ai balzi ed agli ostacoli lungo la strada, naturali ed artificiali.
Giunti verso la fine della discesa si superano una sbarra (utilizzata per impedire alle mucche di uscire dall'area della malga) e ci si lascia alle spalle la malga Boi Vescovà.
Raggiunto l'asfalto si riprende a salire e subito dopo il bivio, incrociando il segnavia 568, si gira a destra verso la SS251. Breve tratto tranquillo su asfalto fino ad incrociare la statale e poi discesa fino a Palafavera.
In tutto dieci km con un dislivello di 415 metri.
Gli ultimi tre chilometri su asfalto: difficoltà media, per mtb.



FORNO - PRALONGO - COLCELVER - COL DE LE OLE - SOTTOROGNO - DONT - VILLA - TABIA' PRATORAN - ASTRAGAL - PIEVE - DOZZA - FORNO
Difficoltà: media
Lunghezza: 14 km circa
Tratti più impegnativi: salita da Pralongo a Colcelver di km 2,2 circa - ultimo tratto in salita in località Prai da Mont - alcuni tratti in discesa da Tabià Asinera a Tabià Ronch
Si parte da Forno di Zoldo centro in prossimità della chiesa di Sant'Antonio si svolta in direzione Pralongo. Dopo circa km 1,5 di salita su asfalto si giunge nel centro dell'abitato da dove svoltando a destra si prosegue in salita fino all'antica ed ormai disabitata frazione di Colcelver.
Continuando in salita per strada silvo-pastorale fino a quota 1388 slm, si giunge in prossimità di un bivio. Da qui salendo sempre verso destra si raggiunge la sommità del Col de le Ole (1416 mslm) da cui con una lunga ed impegnativa discesa sempre su sterrato, si raggiunge l'abitato di Sottorogno. Da questa piccola frazione si scende verso Dont. In corrispondenza del ponte sul torrente Maé si svolta a destra sempre su asfalto, fino all'abitato di Villa. Oltrepassata la frazione di Villa, si prende la carrareccia che ci porta fino ad Astragal. Da qui si scende fino alla Borgata Ligont e si prosegue attraversando di seguito le frazioni di Calchera, Cella, Pieve e Dozza. Nella piazza di Dozza, si scende a destra in prossimità della chiesetta dell'Addolorata, si svolta a destra attraversando l'abitato di Campo. Giunti all'inizio di via Venezia si svolta a sinistra, imboccando la stradina in discesa che in poco tempo riporta al punto di partenza.
Difficoltà medio alta, per mountain bike.



RIFUGIO CITTA' DI FIUME
Siamo oltre forcella Staulanza, quindi già in Val Fiorentina pur se a due passi dalla Val Zoldana.
Partenza dalla piazza di Santa Fosca in direzione passo Staulanza , si superano Pescul, la Baita Flora Alpina e il bivio per il Campeggio Cadore ed il rifugio Aquileia, si prosegue sulla strada asfaltata fino al terzo tornante e si gira a sinistra verso il rifugio Città di Fiume.
A questo punto inizia la strada sterrata che porta al rifugio: superata la malga Fiorentina ci sono duecento metri di strada con un fondo poco compatto .
In prossimità del rifugio si ha l'impressione di poter toccare il Pelmo. Dopo una breve sosta si ripercorre tutta la strada fatta all'andata e si ritorna a Santa Fosca. Senza bici o bici in spalla, prima di scendere, si consiglia di raggiungere forcella Puina, in meno di mezz'ora, per godere di un fantastico panorama sulle Dolomiti che cingono l'alto Cadore e l'Ampezzano. E' sufficiente seguire il sentiero che sale sopra il rifugio verso malga Prendera e forcella Ambrizzola.
Itinerario difficile con dislivello totale : 988 metri.
Punto più alto : rifugio Città di Fiume 1918 mslm 
Lunghezza : 15km
Pro Loco Val Fiorentina



FORNO - PRALONGO - PRAMPER - PRALONGO - BARON - FORNO
Difficoltà: media
Lunghezza: km 15,6 circa
Tratti più impegnativi: discesa su sterrato da Pralongo fino a Pra Toront salita sulla strada della Val Pramper dalla località Pian de la Fopa fino al Pian dei Palui di circa km 2
Si parte da Forno di Zoldo centro ed in prossimità della chiesa di Sant'Antonio si svolta indirezione Pralongo. Dopo circa km 2,5 di salita su asfalto si giunge nel piazzale del campo sportivo. Da qui, imboccando la via della Fusinela si scende fino ad un ponte in legno sul torrente Malisia. Prima di attraversare il ponte si svolta a destra e si scende per uno sterrato impegnativo, fino alla località Pra Toront, da qui si svolta a destra e si ricomincia a salire sempre su sterrato fino ad arrivare nei pressi di una casera (detta "casera del Fazio"). A questo punto, per chi vuole, è possibile proseguire in direzione Pramper, fino all'omonima malga, addentrandoci nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Dopo km 5,5 circa si arriva alla malga Pramper da dove dopo una sosta ristoratrice si può rientrare per la stessa strada che abbiamo percorso in salita. Per i meno allenati, svoltando a sinistra, si comincia la discesa: un ponticello, un tratto con la bici a mano ed un sentiero impegnativo porta fino all'abitato di Baron da qui, brevemente e sempre in discesa torneremo al punto di partenza.
Difficoltà medio alta. Per mountain bike.



RIFUGIO CARESTIATO
Difficoltà: difficile
Lunghezza: km 13,2
Tratti più impegnativi: nessuno
Dalle ultime case di Goima si segue la provinciale fino al passo Duran. In prossimità del passo salendo per i pascoli nel versante nord ovest si incontra la strada forestale che porta facilmente e con dislivello minimo per strada sterrata fino al rifugio Carestiato (1834 mslm). Per il ritorno seguire itinerario a ritroso.
fonte: Consorzio Pro Loco Zoldo - www.valdizoldo.net



FORNO - PRALONGO - CASERA DEL PIAN - EL VACH - STERRATA PER COLCELVER - PRALONGO - FORNO DI ZOLDO
Difficoltà: media
Lunghezza: 12,5 km circa
Tratti più impegnativi: salita da Pralongo a Colcelver di km 2,2 circa - l'ultimo tratto in salita in località Prai da Mont
Si parte da Forno di Zoldo centro ed in prossimità della chiesa di Sant'Antonio si svolta in direzione Pralongo. Dopo circa km 1,5 di salita su asfalto si giunge nel centro dell'abitato da dove svoltando a destra si prosegue in salita fino ed antica ed ormai disabitata frazione di Colcelver. Continuando la salita per strada silvo-pastorale fino a quota 1388 mslm, si giunge in prossimità di un bivio. Da qui, si svolta a sinistra e si prosegue fino a termine della strada silvo-pastorale. Proseguendo con la bicicletta a mano, si scende per un sentiero e si arriva al laghetto del Vach. Dopo un'abbondante bevuta di acqua sorgiva, prendendo la strada silvo - pastorale si prosegue la discesa fino alla malga al Pian e poi fino all'abitato di Pralongo. Giunti in prossimità del campo sportivo si può rientrare a Forno di Zoldo per la strada comunale. Per mtb, medio difficile.
fonte: Consorzio Pro Loco Zoldo - www.valdizoldo.net



COL DE PIAN
Difficoltà: media
Lunghezza: km 11
Tratti più impegnativi: ultimo tratto per Arsiera fino al Ru Val Inferna
Si parte della frazione di Fornesighe sulla SS347 del passo Cibiana. Seguendo la strada regionale, poco dopo il paese si imbocca sulla sinistra una strada sterrata che in breve tempo porta a "La Veda", piccolo angolo con numerosi tabiàvia del Ferro" in direzione delle miniere della "val Inferna"... Sempre in quota fino al Ru Val Inferna fino alle Fratte (bici a mano) si scende poi fino ad imboccare la strada silvo-pastorale che poco dopo sbocca sulla strada asfaltata presso un tornante.
Da qui, si procede in discesa passando per Cornigian e ritornando al punto di partenza di Fornesighe.
fonte: Consorzio Pro Loco Zoldo - www.valdizoldo.net



MONTE RITE
Il Monte Rite, alto 2183 metri, ospita in vetta il Messner Mountain Museum Dolomites di Reinhold Messner. Il MMM Dolomites è stato inaugurato il 29 giugno 2002 ed è allestito in un forte della Grande Guerra. Dedicato all'elemento "roccia", il "museo nelle nuvole" narra la storia dell'esplorazione e dell'alpinismo dolomitico. Nella galleria trovano spazio quadri e opere rappresentanti le Dolomiti dal Romanticismo fino all'arte contemporanea. Il museo di Reinhold Messner apre sempre a giugno, con la collezione fissa ed una mostra temporanea.
Recapiti del Museo: 0435 890996, fax 0435 890997, dolomites@messner-mountain-museum.it
Il museo non è l'unica attrazione. Il Monte Rite, infatti, si trova in Comune di Cibiana di Cadore (Belluno, Veneto), nelle Dolomiti, tra Pieve di Cadore e Cortina d'Ampezzo. Dalla cima del Monte Rite lo sguardo spazia su Pelmo, Civetta, Marmolada, Tofane, Sorapis, Antelao, Marmarole, Schiara, Agnèr, Cimon della Pala. Il comprensorio del Monte Rite interessa anche il comune di Valle di Cadore e il versante occidentale è compreso nella selvaggia valle di Zoldo. Si trova appena a nord del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Cibiana è il "paese dei murales", un vero museo all'aperto con le firme di grandi artisti del '900. 
La vetta del Monte Rite è raggiungibile anche a piedi da passo Cibiana (due ore di cammino).
La salita al monte Rite, sterrata, misura otto chilometri. Le pendenze sono regolari e caratterizzate da numerosi tornanti. Si supera un dislivello di seicento metri circa dai 1530 del passo Cibiana ai 2173 metri sul livello del mare della vetta: ovviamente, per mountain bike!
Presentazione a cura di www.messner-mountain-museum.it



IN QUOTA ATTORNO AD ALLEGHE
Estensione di un itinerario descritto sopra, per mtb. Si parte dal piazzale di Palafavera (1510 mslm) e ci si avvia verso casera Pioda ed il Col dei Baldi lungo una bella carrabile (segnavia 564).
Superata la malga (dove trovano alloggio mucche di una varietà piuttosto insolita, dal folto manto rossiccio) si prosegue sino alla forcella Alleghe, lasciata sulla sinistra. Si continua verso il Col dei Baldi, lungo il segnavia 561.
Dopo aver ammirato il panorama si inizia la ripida discesa (attenzione agli ostacoli!) fino a poco oltre malga Boi Vescovà (attenzione alla sbarra).
Poco oltre la malga si sale per qualche decina di metri, si trova l'asfalto e subito dopo l'incrocio con la strada (segnavia 568 - km 6,5 - 1725 mslm): prendendo a sinistra la strada si arriva a malga Fontanafredda e subito dopo questa malga la strada torna sterrata.
Al km 8, 1910 mslm, si arriva ad un altro grande punto panoramico della zona, forcella Possedera: seguendo le indicazioni del Civetta Superbike si prosegue in discesa su un tratturo.
Nei pressi di Pra' della Costa si arriva ad una carrareccia (km 9, 1836 mslm) che si prende a destra e che porta appunto al Prà. Si prosegue lasciando gli impianti sulla destra e sulla sinistra una baita ristoro. Poco dopo si incrocia il pilone della seggiovia e si scende sotto la stessa per circa 5-600 metri, tornante a sinistra, passaggio tra gli alberi e si sbuca su una pista da sci.
Si prosegue diritto in discesa portandosi leggermente sulla destra, si trova un bivio e si prosegue a sinistra lungo la pista da sci fino a trovare le indicazioni per il Sentiero dei Cacciatori (km 10, 1660 mslm), ovvero il sentiero Lavadoi: un single-track tecnicamente impegnativo.
Al km 11 si arriva al Pian dei Sech e di nuovo si pedala in discesa sbucando poi il sentiero 564. A sinistra si pedala in salita verso la forcella Alleghe, valicata dopo 6-700 metri. Dalla forcella si intuisce il percorso da compiere per la discesa, passando ancora per Malga Pioda, fino a Palafavera (1510 mslm, km 15.5).

 

Per scoprire Zoldo e dintorni su www.cicloweb.net:
- la pagina dedicata al trekking;
- la guida a Val di Zoldo, villaggio degli alpinisti.
E su www.ciaspole.net diverse ciaspolate nella sezione dedicata alla montagna veneta: clicca e scopri le ciaspolate in Veneto.



La cartografia è fornita da Kompass
Carta K55 Cortina d'Ampezzo
Carta K77 Alpi Bellunesi
www.kompass-italia.com

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