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Valle Inferno (scorri la gallery!)
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Fioritura di crocus ai prati della Pigolota
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Fioritura di crocus ai prati della Pigolota
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Fioritura di crocus ai prati della Pigolota
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Valle Inferno
Lasciati Ispirare

Nel cuore delle Orobie

Itinerario che farà storcere il naso ai puristi della mtb ma che, a chi condivide lo spirito di www.cicloweb.net, ovvero divertirsi ed esplorare pedalando, piacerà senz’altro. Non è da escludere una gravel, vista la compattezza dello sterrato incontrato. Breve ma con mille metri di dislivello, il percorso si snoda nel cuore della montagna bergamasca, ai piedi del Pizzo dei Tre Signori tra i comuni di Ornica e Valtorta, piccoli borghi di antica origine e consolidata tradizione dapprima pastorale, poi mineraria ed oggi turistica.
In particolare, Ornica è sede di uno dei primi esperimenti di “albergo diffuso” e vanta un centro storico suggestivo, meritevole di una deviazione.

Il percorso circolare proposto sale su asfalto da Cassiglio fino ad Ornica, ne sfiora il centro storico e prosegue, su pendenze davvero severe, fino a guadagnare uno sterrato compatto che, lambendo la bella valle dell’Inferno, porta d’accesso verso le quote più elevate ed i confini con la Valtellina, si mantiene in costa fino ai prati della Pigolota (da visitare in particolare durante la fioritura dei crocus) per poi scendere decisamente, su sterrato e poi su cemento fino a Grasso e Valtorta.
Il rientro avviene poi sulla provinciale.

Partenza dunque da Cassiglio (640 mlsm, km 0) dove, seguendo il corso del torrente, si inizia a pedalare lungo la provinciale di fondovalle. Una salita mai difficile, che prende quota con moderazione. Ben diverse le pendenze che si affrontano una volta svoltato a destra verso Ornica (740 mslm, 2.7 km): niente di trascendentale ma la fatica, in vista del borgo, aumenta.
Diventano davvero impegnative, invece, le pendenze che si affrontano in uscita da Ornica (950 mslm, 6 km), lungo la strada principale (SP7), seguendo le indicazioni per l’agriturismo Ferdy e l’asineria. Alcuni tratti raggiungono anche il 20%. La fatica è tanta ma il tratto più duro è breve: ben presto, infatti, le pendenze si fanno più pedalabili e la strada conduce ad un importante bivio. Qui (1150 mslm, 7.6 km) si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per l’agriturismo Ferdy, e lasciando la SP7 che prosegue invece verso Cusio ed altri paesi della val Brembana.
Il tratto che si affronta ora è quello più interessante dal punto di vista panoramico e naturalistico: il fondo si fa sterrato, anche se spesso interrotto da tratti su cemento. La vista si apre alle vette che chiudono la valle dell’Inferno e la val Stabina, ai verdi alpeggi e in corrispondenza di un’indicazione escursionistica è possibile lasciare la mtb per guadagnare, in due minuti, una bella vista sulla valle dell’Inferno ed il Pizzo dei Tre Signori (1330 mslm, 9.9 km).
Il percorso prosegue ora in sostanziale saliscendi e il punto di maggior interesse è il prato della Pigolota: qui, tra aprile e maggio, fioriscono i crocus i cui petali, bianchi e viola, donano un’aurea fiabesca a questo alpeggio sperduto tra le montagne bergamasche. Una piccola cappella rende più suggestivo questo quadretto (1420 mslm, 12.6 km).
Non resta che scendere: la discesa è davvero veloce e propone un primo tratto su sterrato, un secondo su cemento ed infine torna ad essere asfaltata a Grasso e poi a Valtorta (17 km, 950 mslm).
Dopo quest’ultimo paese, solo otto chilometri di strada provinciale separano dal rientro al punto di partenza.
Al termine della gita si saranno pedalati 25 km per circa mille metri di dislivello.

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