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Colle Santa Lucia, il Pelmo sullo sfondo (scorri la gallery)
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Lago delle Baste. E Pelmo sullo sfondo.
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Panoramica della val Fiorentina
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Al rifugio Città  di Fiume
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I prati di Mondeval
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La Maratona dles Dolomites arriva a passo Giau
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Monte Pelmo
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Casera Pioda
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In quota sopra Arabba: il Pralongià 
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Forcella Puina, in autunno
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Ra Gusela, a passo Giau
Veneto

Val Fiorentina

Sotto il nome, forse poco noto, di val Fiorentina si cela lo splendido territorio dei comuni di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia. Si tratta di una valle magnificamente incastonata tra Marmolada e Civetta, tra Pelmo e Dolomiti ampezzane: l'amante della bicicletta trova qui libero sfogo potendosi dedicare a collezionare straordinari passi alpini o alla scoperta di percorsi fuoristrada di indubbio valore.
Un territorio tutto da scoprire!


ATTORNO A SELVA DI CADORE
Partendo dalla piazza di Santa Fosca in direzione Pescul, dopo 200 metri si svolta a sinistra verso L'Andria, proseguendo per circa 1 km.
Si svolta a destra verso malga Pien de Vacia.
Da qui inizia una ripida salita asfaltata di circa quattro chilometri (si parte da circa 1648 mslm per arrivare a circa 1756 mslm). Appena superato il ponte c'è una discesa in parte asfaltata (2.6 km) e in parte sterrata (1 km), a seguire si prende la strada asfaltata che scende dal passo Staulanza e si ritorna a Santa Fosca attraversando Pescul.
Itinerario facile per mountain bike.
Dislivello totale: 682 metri.
Punto più alto località: Pont de Mondeval, 1756 mslm.
Lunghezza: 10 km
Pro Loco Val Fiorentina



TOUR DELLE MALGHE
Questa tour non molto lungo parte dai parcheggi degli impianti di risalita di Pescul.
Si sale sulla destra per una strada sterrata n.569 oppure si può prendere la seggiovia: entrambe le vie di salita portano al rifugio Fertazza.
Superato il rifugio si prosegue dritti per una salita decisamente impegnativa fino al bivio Costa del Conte.
Si scende fino a Pra de la Costa per poi risalire a Col dei Baldi.
Il tracciato prosegue pianeggiante, ci si porta a destra verso la malga Pioda, distante pochi metri e si riprende a scendere verso Palafavera, seguendo una facile e divertente carrabile con fondo in certi tratti smosso (segnavia 564).
Arrivati ai 1511 mslm di Palafavera si prosegue salendo dal piazzale antistante la seggiovia verso la val Posedera, in leggera salita per km 3.3 e 193 metri di dislivello. Ci si muove su strada sterrata prima e sentiero boschivo poi, con fondo insidioso, sino ad arrivare all’asfalto sotto la malga Boi Vescovà, qui si gira a destra e si percorrono su asfalto i circa 450 metri che porteranno al bivio per malga Fontanafredda, si prende a sinistra e superata la malga si pedala una leggera e breve salita verso forcella Pecol scollinata la quale si scende per un impegnativo tratturo dal fondo insidioso per circa due chilometri e un 15% di pendenza in discesa fino al point di Vizza Mareson.
Alla fine della discesa si svolta a sinistra e dopo un breve tratto di sterrato si rientra sulla strada asfaltata che porta all'abitato di Pescul.
In totale venti chilometri, itinerario di media difficoltà per mtb.
A cura di Pro Loco Val Fiorentina


PASSO FALZAREGO - PASSO VALPAROLA
La salita al passo Falzarego non è paragonabile alla dura ascesa al vicino passo Giau ma è un impegno di tutto rispetto.
A Cernadoi (1500 mslm) si abbandona la strada che collega Arabba e Caprile e si incomincia a pedalare verso il valico. Le pendenze medie, chilometro per chilometro, si mantengono sempre intorno al 7% salvo alcuni strappi che superano il 10%. La strada corre dapprima nel bosco, successivamente, prendendo quota, si pedala in campo aperto, dominati dal Lagazuoi e dal Sass de la Stria. Sono luoghi affascinanti, custodi però di una storia tragica: tra queste montagne correva infatti il fronte della Prima Guerra Mondiale e diverse generazioni di italiani ed austriaci consumarono qui i loro anni migliori.
Un ulteriore strappo conduce fino al passo Valparola, porta aperta sulla val Badia: lo strappo, breve, propone però pendenze decisamente superiori a quelle incontrate da Cernadoi al Falzarego.
L'altimetria del passo Falzarego, chilometro per chilometro su www.salite.ch. Dallo stesso sito, l'altimetria del versante cortinese, attraverso Pocol.



PASSO GIAU
La salita al passo Giau è davvero impegnativa e richiede ottimo allenamento.
Da Selva di Cadore si superano quasi mille metri di dislivello in circa dieci chilometri. Le pendenze sono elevate, mediamente al 10%, e sono davvero rari i tratti in cui rifiatare. Si può dire che solo qualche metro non mette a dura prova le gambe di chi decide di sfidarsi su queste rampe.
A due-tre chilometri dall'arrivo si pedala in campo aperto, la fitta vegetazione si dirada. Il panorama si fa sempre più affascinante e lo sguardo è rapito dal profilo delle Dolomiti. Si nota in quota il rifugio Nuvolau, in posizione davvero ardita.
Al valico lo sguardo si apre alle Dolomiti ampezzane, abbracciando i Lastoi del Formin ed il Ra Gusela, che già aveva fatto da "segnale" lungo la salita, mentre in lontananza s'intuiscono il Cristallo e, scendendo sull'altro versante, l'Antelao.
L'altimetria del passo Giau, chilometro per chilometro su www.salite.ch. Dallo stesso sito, l'altimetria del versante cortinese, attraverso Pocol.



TOUR DELLA VAL FIORENTINA
Il Tour panoramico della Val Fiorentina permette di attraversare i numerosi villaggi dei comuni di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia.
Dal piazzale degli impianti di risalita di Pescul si percorre la strada sterrata n.569 fino al bivio della Costaza a 1568 mslm.
Qui si scende in direzione Fiorentina, antico villaggio abbandonato dopo l'alluvione del 1966. Rientrati sulla strada asfaltata è il momento di una salita che porta fin quasi alla piazza di Selva di Cadore, 100 metri prima di questa si svolta a sinistra per la frazione di Villa e da lì si prosegue per Codalonga superando l'omonimo torrente che fino al 1918 rappresentava il confine di Stato tra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico. Si risale fino a Pian.
Incrociata la statale sul lato opposto sale ripido El troi dei Siori che porterà a superare i Vauz zona detritica dove un tempo si trovavano alcune delle miniere del Fursil a Posalz.
Da Posalz si scende fino alla strada per il passo Giau che si percorrerà per alcuni metri fino a trovare sulla destra l'indicazione per Rova-Zardin arrivati a questi sulla sinistra inizia una rampa molto ripida che sale e poi spiana fino a Pien Dare (1652 mslm) e da li scende a L'Andria.
Arrivati al borgo si prosegue sulla sinistra e superati il Pont de Tofol si risale sulla sinistra per una strada asfaltata che oltre malga Pien de Vacia porterà a località Piera de l'Autà a 1756 metri di quota.
Le fatiche sono finite: la strada prosegue in discesa fino a località Palui dove sulla destra parte un sentiero lungo i prati che superato un ponticello sul torrente Cordon porterà al punto di partenza a Pescul.
Ventuno chilometri, difficoltà media.
Per mountain bike.
A cura di Pro Loco Val Fiorentina



PIAN DI COLLE
Si parte dalla piazza di Santa Fosca verso Selva di Cadore, dopo circa due chilometri si gira a destra in direzione Rova - Zardin.
Superate le case di Zardin inizia una stradina sterrata la cui prima parte è pianeggiante e che in seguito diventa più ripida. Si procede per circa due chilometri di sterrato giungendo sull'asfalto della strada del passo Giau, si gira a sinistra e si scende fino all'incrocio con la SS251 (*); proseguendo poi in direzione Selva di Cadore si ritorna a Santa Fosca .
In totale il dislivello è 272 metri. Il punto più alto si raggiunge in località Le Cesure, 1472 mslm.
Nove chilometri, per mountain bike, difficoltà media.
Varianti ed estensioni dal punto (*):
Percorrendo per soli trecento metri la strada statale, si svolta a destra in direzione Posalz.
Si prosegue fino alla fine della strada asfaltata e si prende la stradina sterrata che parte in centro al piazzale, in direzione Pian di Colle. Dopo circa un chilometro di discesa mediamente impegnativa si arriva sulla strada statale, e percorsi duecento metri su fondo asfaltato si svolta a sinistra in direzione Codalonga.
Oltrepassato un ponte dopo le case si incomincia a salire su uno sterrato con un fondo abbastanza compatto che, nelle vicinanze del cimitero di Selva, diventa asfaltato. Dopo circa cento metri di salita molto ripida si arriva nella piazza di Selva e si continua verso destra in direzione Santa Fosca.
L'itinerario misura così undici chilometri, con dislivello di circa cinquecento metri.
Pro Loco Val Fiorentina


PIEN DA RE
Partendo dalla piazza di Santa Fosca in direzione Pescul, dopo 200 metri si svolta a sinistra verso L'Andria, in prossimità della chiesetta e di alcune case. Prima di una strettoia si gira a destra dove inizia una stradina asfaltata molto ripida che porta da quota 1468 mslm fino a 1643 mslm in 1km (18% pendenza media).
A questo punto l'asfalto finisce e, dopo aver superato un torrente, inizia una leggera salita che in 500 metri porta al punto più alto del percorso (1652 mslm). Dopo una doverosa sosta per riprendere fiato inizia la discesa verso Zardin, la prima parte è un percorso abbastanza facile ma sul finale diviene un po' più tecnico con alcuni tornanti molto stretti.
Arrivati a Zardin si prende la strada asfaltata che parte a sinistra, si attraversa Rova e si ritorna a Santa Fosca .
Dislivello totale: 524 metri
Punto più alto località: Pien da re, 1652 mslm
Lunghezza: 8km
Difficoltà media
Pro Loco Val Fiorentina


COLLE SANTA LUCIA
Dalla piazza di Colle Santa Lucia si muove verso passo Falzarego: al primo bivio a destra, verso località Collaz oltre la quale si gira a sinistra in discesa lungo una mulattiera che, al km 6, porta ad un bivio dove svoltare a sinistra. Un paio di chilometri ancora e si supera Andraz, piccola frazione che preannuncia un bivio dove inizia una mulattiera che sale a destra. Si sbuca sulla strada asfaltata che si attraversa per prendere un'altra stradina asfaltata che porta a Larzonei (salita impegnativa).
Presto l'asfalto si fa mulattiera con un percorso ondulato fino a Colcuc: all'incrocio a sinistra, poi a destra verso Forzela.
Fino a Forcia l'itinerario si snoda su un sentiero accidentato e ripido in cui forse è meglio scendere dalla bici.
Si giunge a Forcia dove a sinistra si scende su mulattiera per Ru.
Un chilometro e mezzo e da Ru si rientra a Colle Santa Lucia.



RIFUGIO FERTAZZA
Partenza dalla piazza di Santa Fosca in direzione passo Staulanza. Arrivati a Pescul si svolta verso gli impianti di risalita e si prende la stradina che parte sulla sinistra in fondo al piazzale, qui iniziano 4.6 km di strada sterrata, la prima parte, fino al superamento di un ponte, non è molto impegnativa, ma in seguito si incontrano alcune rampe che richiedono un impegno ragguardevole.
A questo punto basta seguire le indicazioni Civetta Superbike per arrivare al rifugio Fertazza. Dal rifugio Fertazza si prende la stradina che sale in direzione Col Dei Baldi e, dopo altri 1200 metri, si arriva a Possedera dove è d'obbligo la sosta per ammirare il Pelmo e il Civetta, montagne simbolo di queste vallate. Ripreso fiato si scende lungo la pista da sci per circa 600 metri, quindi si gira a destra verso malga Fontana Fredda. Davanti alla malga la strada diventa asfaltata per un breve tratto in discesa, rimanendo sempre sulla sinistra si arriva al passo Staulanza, superato il passo si prosegue fino a Santa Fosca .
Dislivello totale: 966 metri
Punto più alto: località Possedera, 1907 mslm
Lunghezza: 19km
Pro Loco Val Fiorentina



RIFUGIO CITTA' DI FIUME
Partenza dalla piazza di Santa Fosca in direzione passo Staulanza, si superano Pescul, la Baita Flora Alpina e il bivio per il Campeggio Cadore ed il rifugio Aquileia, si prosegue sulla strada asfaltata fino al terzo tornante e si gira a sinistra verso il rifugio Città di Fiume.
A questo punto inizia la strada sterrata che porta al rifugio, superata la malga Fiorentina ci sono duecento metri di strada con un fondo poco compatto ma ben pedalabile.
In prossimità del rifugio si ha l'impressione di poter toccare il Pelmo. Dopo una breve sosta si ripercorre tutta la strada fatta all'andata e si ritorna a Santa Fosca.
Itinerario difficile con dislivello totale: 988 metri.
Punto più alto: rifugio Città di Fiume 1918 mslm.
Lunghezza: 15km
Pro Loco Val Fiorentina



SUI LUOGHI DELL'UOMO DI MONDEVAL
Questo itinerario, per mountain bike, permette di attraversare da est a ovest le zone dove un tempo viveva e cacciava l'Uomo di Mondeval: è un estensione del precedente.
Attraversare le silenziose e affascinanti praterie di Mondeval riporterà indietro nel tempo quando questi luoghi erano visitati solo da animali e alcuni nomadi.
Da Santa Fosca ci si dirige in direzione passo Staulanza.
Al secondo tornante sulla sinistra si trova un parcheggio.
Da qui inizia una strada bianca che porta al rifugio Città di Fiume, 1918 mslm. Pendenze moderate, fondo buono.
Superato il rifugio si prosegue per il sentiero n.467 sotto le pendici del Col de la Puina. Un continuo sali e scendi porta a superare forcella Roan e Casera Prenderà fino a risalire con decisione fino a forcella Ambrizzola. Numerosi i tratti bici in spalla.
Mondeval de Sora si staglia dinanzi a noi, con le montagne che lo sovrastano: Lastoi de Formin e Croda da Lago in primo piano ed alle nostre spalle il Bec de Mezodì e Le Rocchette.
Si scende leggermente per il sentiero n.436 (quota: 2360 mslm).
Sulla sinistra in lontananza possiamo vedere il masso dove è stata ritrovata la sepoltura dell'Uomo di Mondeval, vissuto 7000 anni: il reperto è conservato nel Museo Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore.
Proseguendo per i pascoli d'alta montagna superiamo sulla sinistra il piccolo Lac de le Baste e a breve giungiamo alla forcella. Qui inizia un tratto molto impegnativo e scosceso dove è consigliabile trasportare in alcuni tratti la mtb a spalla fino a forcella di Zonia. Dalla forcella si scende per Val de Zonia.
Il sentiero n.462 all'inizio è impegnativo ma poi man mano si apre fino a diventare una strada sterrata che scende fino ad incrociare la statale del passo Giau, a quota 1699 mslm. Si continua per la strada asfaltata dopo alcuni tornanti si incrocia sulla sinistra una strada silvo pastorale con indicazione Rova-Zardin che rientra a Selva di Cadore.
Riassumendo, dunque, si toccano rifugio Citta di Fiume – forcella Ambrizzola – forcella Giau - Zonia - Zardin-Rova - Selva di Cadore per un totale di ventisette chilometri.
Difficile, per mtb.
A cura di Pro Loco Val Fiorentina



La Maratona dles Dolomites è l'evento più importante per chi ama pedalare e si svolge, ogni anno dal 1987, proprio sui passi che si inerpicano da Arabba fino al cuore delle Dolomiti.
Altimetrie e planimetria della Maratona dles Dolomites!
- I percorsi
- Altimetria del Sellaronda
- Altimetria del percorso medio
- Altimetria del percorso Maratona

La guida a Selva di Cadore, Pescul ed a tutta la val Fiorentina: www.cicloweb.net/guide/g-veneto/nsfiorentina.htm
Escursioni e passeggiate tra Civetta e Pelmo, tra Sella e Marmolada in val Fiorentina: www.cicloweb.net/trekking/t-veneto/trekkingselva.htm
E quando c'è la neve, con le ciaspole tra le Dolomiti venete, anche vicino a Selva di Cadore e dintorni: www.ciaspole.net/itinerari1/veneto

Grazie al sito www.salite.ch, qualche altimetria nei dintorni:
- Passo Falzarego, da Caprile,
- Passo Pordoi, da Arabba,
- Passo Campolongo, da Arabba,
- Passo Giau, da Selva di Cadore,
- Forcella Staulanza, da Caprile,
- Forcella Staulanza, da Dont,
- Passo Valles, da Cencenighe,
- Passo San Pellegrino, da Cencenighe,
- Forcella Cibiana, da Forno di Zoldo,
- Forcella Cibiana, da Venas,
- Passo Duran, da Agordo,
- Passo Duran, da Dont



La cartografia è fornita da Kompass
Carta K55 Cortina d'Ampezzo
Carta K77 Alpi Bellunesi
www.kompass-italia.com

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