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Ingresso a Vernetti - Locanda Ceaglio (scorri la gallery)
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"La vita di una volta", il museo all'aperto
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Scende la sera tra le case della borgata
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Locanda Ceaglio
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L'inverno di una volta
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Fotografie d'epoca
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La sala da pranzo prima dell'afflusso degli ospiti
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Uno scorcio sulla borgata

Ceaglio, l'albergo diffuso

Durante il nostro viaggio in Valle Maira finalizzato alla partecipazione al Maira Occitan Trail, siamo stati ospiti presso Ceaglio, un albergo diffuso nel comune di Marmora.

Fulvia, il marito Alberto, i figli Fabrizio e Massimo hanno dato nuova vita a Vernetti, frazione, o meglio borgata, di Marmora: un piccolo quanto caratteristico paese, fatto di poche case in pietra locale e legno, ristrutturato e rinato come luogo di ospitalità.
Nelle varie abitazioni sono state ricavate alcune stanze per il soggiorno in mezza pensione, un residence, una sauna .. e la sera, dopo il suono del campanaccio, ci si ritrova per la cena (ovviamente tipica) nella struttura principale.  Un po' come se tutti gli abitanti di un paese cenassero insieme dopo la giornata. 
E la mattina ci si ritrova per colazione ammirando il vallone del Preit e aspettando che il sole faccia capolino sulla chiesetta di Canosio.
In tedesco "albergo diffuso" si traduce con "hoteldorf", "villaggio albergo", che - forse - rende ancora di più l'idea. A proposito di Germania, Ceaglio collabora anche con Peter Vogt che, rapito dalla Valle Maira, si è trasferito presso la struttura dove opera come interprete, fotografo, autore e traduttore. 
Una grande piccola storia nel cuore delle Alpi occitane!

Ceaglio oltre all'aspetto ricettivo ha curato anche un "open-air museum" proponendo all'ospite una panoramica su oggetti e strumenti di antica data. Il museo all'aperto "d’la vito d’en bot" ("la vita di una volta) consente di passeggiare nelle vie della borgata tra una raccolta di attrezzi, oggetti e fotografie dedicati alla vita di una volta.

Il nostro breve soggiorno è stato l'occasione per scoprire una nuova forma di ospitalità e fare due chiacchiere con la stessa Fulvia che ci ha raccontato difficoltà e soddisfazioni, ricordi e progetti.
Sicuramente un posto dove tornare anche per la comodità logistica: da qui si può partire in bici per il Fauniera (su strada) e la Gardetta (in mtb) ed è vicino ai punti di partenza delle escursioni verso il Colle del Mulo e l'altopiano della Gardetta. Inoltre, si può passeggiare tra le tante altre borgate di Marmora o raggiungere L'Ubac, la borgata di Canosio dove stalle, fienili e abitazioni avevano tutte lo stesso tetto ed erano unite da camminamenti protetti.

Per saperne di più: www.ceaglio-vallemaira.it/

Ma in chiusura... come potremmo definire l'albergo diffuso? "Secondo il sito dell'Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi, "l'albergo diffuso è una tipologia di recente diffusione in Italia ed Europa, nata dall’idea di utilizzo a fini turistici delle case vuote ristrutturate coi fondi del post terremoto del Friuli (1976). Il modello di ospitalità “albergo diffuso” è stato messo a punto da Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico ed è stato riconosciuto in modo formale per la prima volta in Sardegna con una normativa specifica che risale al 1998.
La progressiva e costante diffusione dell’”albergo diffuso” è dovuta principalmente all’attenzione di una parte della domanda turistica ai contenuti di sostenibilità e rispetto dell’ambiente proposte da alcuni luoghi di soggiorno. E’ in questo contesto che va collocata la natura propria di tale tipologia ricettiva. La naturale collocazione, pertanto, dell’”albergo diffuso”, riferendosi ad un modello ampio ed elastico definibile come “paese albergo”, vede privilegiare i piccoli centri storici ed i borghi e nuclei di antica formazione o gli insediamenti rurali o montani, pur non escludendo la validità di soluzioni legate a singole presenze significative in contesti diversamente urbanizzati".

  16/10/2023

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