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Mot 2023, un successo!

Il motto del Mot (e scusate il gioco di parole) è "Valle Maira scoprila di corsa". Ed è quanto di più vero ci possa essere. 

Il percorso principe, il 4x40 (ovvero quattro tappe da circa quaranta chilometri) parte dai primi rilievi della Valle Maira, ai Ciciù di Villar, e si conclude ad Acceglio dopo esser passato attraverso tutta l'alta valle. Un vero e proprio viaggio nella Valle Maira, dalla pianura alle quote più alte, passando per le sue borgate, le sue curiosità geologiche, i suoi panorami.

Il percorso 38K, invece, quello che abbiamo provato, è una vera immersione in tanta parte della montagna della Valle Maira.
Si parte da Chiappera, splendida borgata ristrutturata e posta ai piedi dell'elegante quanto imponente Rocca Provenzale (1575 mslm). Si corre in un bosco di larici ed abeti affacciandosi per un attimo sulla bella Saretto poi si inizia a salire, ancora nel bosco, fino al Colle di Ciarbonet ed al monte Estelletta (2322 mslm) dove si cambia versante e si scende una ripida prateria d'alta quota affacciandosi su un'antica grangia.
La discesa termina a Viviere, un'altra borgata recuperata, sede di un rifugio alpino inaugurato una decina d'anni fa (1700 mslm, km 12).
Dopo il ristoro si riprende a salire, direzione passo della Gardetta. La seconda salita parte su un'ampia forestale e poi prosegue su un sentiero abbastanza ampio che abbandona il bosco e le praterie per salire tra pietraie e rocce. Si notano due bunker, opere del Vallo Alpino Littorio: l'Italia fascista intendeva così presidiare il confine con la Francia. Volendo si può anche entrare a curiosare...
Si sale fino al passo della Gardetta, a 2430 metri di quota (km 17 circa), dove si viene sorpresi da un panorama incantevole: un altopiano che appare infinito, cinto da montagne che sfiorano i tremila metri di quota e caratterizzato, verso est, dalla sagoma della Rocca la Meja (2831 metri di altezza).
Si inizia così a scendere, tra strada sterrata e sentieri prativi, fino al secondo ristoro presso il Colle del Preit, perdendo più o meno quattrocento metri di quota (km 20).
E' il momento di raccogliere le energie per l'ultima salita che - ai piedi della Rocca la Meja, simbolo della gara - torna a prendere quota puntando il Colle dell'Ancoccia ed il Colle del Mulo (km 26), entrambi a circa 2530 metri di altitudine e divisi da una ventina di minuti di saliscendi.
La discesa parte su un sentiero ostico che perde rapidamente quota con diversi tornanti e si innesta poi su una mulattiera (che negli anni Quaranta si voleva far arrivare fino al Colle del Mulo ma visti gli accordi di pace i lavori cessarono) che conduce fino al rifugio Valanghe (2195 mslm).
Ultimo ristoro, un'occhiata al Monviso sullo sfondo, e via in discesa, per perdere oltre millequattrocento metri di quota (calcolati dal Colle del Mulo): un po' di asfalto, tante deviazioni nel bosco per un finale ancora impegnativo anche se di salita non se ne vede più fino all'arrivo tra Canosio e Marmora!

Senz'altro un'esperienza fantastica, complice anche la giornata soleggiata che ha consentito di godere appieno di tutti i panorami!

Durante la giornata di sabato s'è corsa anche la gara più breve, la 18K, e si è svolta la camminata occitana (Occitan Walk), l'evento non competitivo per chi vuole scoprire il territorio in modalità slow!

  09/10/2023

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