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L'arrivo ai laghi di Cornisello, ai piedi dell'omonima cima

Val Nambrone

Non avrà la "scala di Bo" che propone, invece, la val Genova e non avrà i muri delle brevi salite nelle valli di Borzago e San Valentino, tuttavia, per impegno, durata e conformazione, la salita in val Nambrone, da Pinzolo fino al rifugio Cornisello, merita senz'altro il titolo di salita più impegnativa della val Rendena.

Perchè farla? A parte la soddisfazione atletica e personale di portarsi a casa 1350 metri di dislivello distribuiti su 17.5 km (di cui 16.5 di pura salita), la salita immerge in un ambiente relativamente selvaggio (anche se la specchiata delle Dolomiti di Brenta sulle acque del Lago Nero, a mezz'oretta dal rifugio Cornisello è sempre più instagrammata), sfiora le acque azzurrissime del Sarca di Nambrone, apre una suggestiva vista sulle cascate della Canavacia ed avvicina alle cascate d'Amola, regala - infine - un superbo panorama sulle Dolomiti di Brenta oltre che sui laghetti di Cornisello (piccoli specchi d'acqua "aggiustati" con finalità idrolettriche nel Novecento ,quando si voleva invece realizzare una maxi-diga che la popolazione locale avversò dopo la tragedia del Vajont) e sull'omonima cima, nel gruppo della Presanella.

Partendo dalla parrocchiale di Pinzolo (770 mslm) i chilometri sono 17.5. Si prende la statale che procede in falsopiano lasciandosi alle spalle il paese di partenza, la chiesetta di San Vigilio (con la famosa danza macabra) e poi l'abitato di Carisolo. Pendenze leggermente superiori portano al ponte sul Sarca di Nambrone oltre il quale la strada si impenna leggermente, superando i mille metri di altitudine. 
In corrispondenza di un tornante (km 5.3, 1093 mslm) si svolta a sinistra e si entra in val Nambrone, iniziando una dura salita che, priva di strappi o tratti particolarmente ripidi, non molla mai. Appena prima del rifugio Nambrone (8.4 km, 1350 metri sul livello del mare) si gode di una lieve discesa che anticipa un tratto in falsopiano che conduce fino ad un ponte sul torrente Sarca di Nambrone ed apre le porte al tratto più severo della pedalata.
Da qui (km 9.5) iniziano, infatti, cinque chilometri che alternano pendenze tra il duro ed il durissimo fino al bivio per la val d'Amola dove si potrà godere di un chilometro quasi agevole. In questo tratto le severe pendenze sono addolcite da frequenti tornanti che permettono di rilanciare l'azione o faticare meno sfruttandone l'ampiezza.
Dopo il chilometro facile la strada torna a salire con pendenze significative prima del tratto finale, su sterrato, che si mantiene relativamente severo fino alle porte del rifugio Cornisello, a 2120 metri di quota!
Il rifugio Cornisello è stato demolito nell'autunno 2022 ed è al momento in fase di ricostruzione: dovrebbe esser pronto per l'agosto 2023!

Viste le condizioni della strada è consigliabile utilizzare una gravel o - al limite - una mountain bike! Discesa sul percorso di salita con particolare attenzione al fondo dissestato ed alle curve cieche!

Per altre pedalate e percorsi in bicicletta e mountain bike a Pinzolo, Madonna di Campiglio e val Rendena, ecco il linkwww.cicloweb.net/bicicletta/b-trentino/newpinzolo.htm

  06/06/2023

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