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Corno dell'Adamè da Baita Adamé (scorri la gallery!)
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Rifugio Lissone
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I meandri del torrente Poia
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Baita Adamé
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Valle Adamé

Valle Adamé

Immaginate di salire una scalinata "naturale", ovvero di arrampicarvi per 40-60 minuti su un sentiero ripido, tra gradini rocciosi e radici per poi sbucare su un piccolo laghetto artificiale, presidiato da un rifugio, ed essere catapultati in un ambiente d'alta quota completamente diverso dove un torrente dall'azzurro pastello scorre in una verde piana adagiandosi in un'infinità di meandri.
Questo è l'impatto della camminata al rifugio Lissone, alla malga Adamé ed alla Baita Adamé in valle... Adamè!
 

Siamo nel cuore del gruppo dell'Adamello, versante camuno, e quanto descritto è la passeggiata da malga Lincino (dove termina la strada che sale da Cedegolo) fino alla valle Adamé. Si tratta di una tipica valle "pensile", frequente in Adamello-Presanella, di origine glaciale: è grandioso impatto scenografico raggiunta la quota di 2000 mslm. Il torrente scorre sinuoso solcando la valle che alterna estese pianori divisi da modesti dislivelli. Sul più basso di questi "piani" si trovano il rifugio Lissone e la malga Adamé (che ospita galline, capre e mucche e vende al pubblico i suoi prodotti), il più alto, invece, è presidiato dalla Baita Adamé, a 2150 metri di quota, gestita dal Cai di Cedegolo. Proprio oltre la Baita si intravede il Corno dell'Adamé, alto 3275 metri, a dominare l'alta valle.
Impossibile sbagliare percorso così come è difficile non rimanere estasiati dal colore azzurro delle acque e dal verde dei prati d'alta quota. Da non perdere la fioritura dei rododendri, a giugno.

Un pannello illustrativo, lungo la salita, spiega come questo settore fosse importante durante la Grande Guerra: qui infatti correva una sorta di "retro-fronte" a presidio del territorio italiano. Poco oltre, sulle nevi dell'Adamello, si combatteva aspramente per guadagnare pochi metri e poi difenderli. Spesso invano. Appena a monte dell'attuale rifugio Lissone si trovava la ridotta Adamé, un muraglione di blocchi di granito, servita da due teleferiche una delle quali si può far coincidere a quella che attualmente serve il rifugio.

Riassumendo quindi: 40-60 minuti di aspra salita su quella che è praticamente una scalinata naturale porta dai 1650 metri sul livello del mare di malga Lincino ai 2020 del rifugio Lissone. Poi si cammina in piano o lieve salita lungo un fondovalle caratterizzato da grandi pianori solcati dai meandri del torrente Poia: in meno di un'ora si raggiunge Baita Adamè. Oltre si salirebbe ancora, con decisione, verso i passi più in quota, collegamento con le altre vallate adamelline.  

Per i più allenati si può ipotizzare una salita da Cedegolo fino a malga Lincino con una bicicletta (fondo asfaltato): 17 km per 1200 metri di dislivello. Non è un avvicinamento banale ma la soddisfazione è quindi massima. 

Per altre passeggiate in val Camonica e dintorni, www.cicloweb.net/trekking/t-lombardia/trekkingvalcamonica.htm

  04/08/2023

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