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Il Lario da Corenno Plinio (scorri la gallery!)
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Abbazia di Piona
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Abbazia di Piona, tra gli ulivi
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Abbazia di Piona, verso i colossi di granito
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Lungolago di Varenna
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Centrale Taccani, sulle rive del Lago
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Corenno Plinio, affacciato sul lago
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Il lago da Corenno Plinio
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Corenno Plinio baciata dal sole del tramonto
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Tramonto da Corenno Plinio
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Orrido di Bellano
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Orrido di Bellano
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Orrido di Bellano
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Orrido di Bellano, la cascata fuori dalla forra
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Orrido di Bellano, verso la chiesa
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Varenna dalle rive del lago
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Il lago di Como in inverno
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Vista su Maggiana (foto di Andrea Toffaletti)
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Vista su Maggiana
Lombardia

Lecco e dintorni

Sono diversi gli spunti, artistici, culturali e paesaggistici, della provincia di Lecco. Perno di questo territorio è ovviamente il capoluogo, la città "manzoniana" nei cui dintorni si può passeggiare alla scoperta dei luoghi che ispirarono il grande letterato milanese nella stesura di uno dei principali romanzi della storia della letteratura italiana: "I Promessi Sposi". Pescarenico è infatti un paesotto appena fuori dal capoluogo, sulla strada per Bergamo.
La città, industriosa e attiva nei commerci, offre un interessante centro storico ed un piacevole lungolago, dominati dal podio dove sorge la basilica principale, dedicata al patrono dei naviganti, San Nicolò.


UNA PASSEGGIATA NELL'ALTO LAGO
Poco oltre "quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno" di manzoniana memoria, si può pensare ad una bella gita in giornata che prevede tre tappe tra loro molto diverse ma tutte di grande interesse. E nel mezzo, magari, una sosta gastronomica in un ristorante sul lago oppure in un crotto a mezza costa (un suggerimento? Il Crotto di Biosio - clicca).
Le destinazioni sono: l'Abbazia di Piona, quasi a Colico, dove il Lario sembra chiudersi e dove sono ancora... "fresche" le acque dell'Adda e del Mera provenienti rispettivamente da Valtellina e Valchiavenna; l'orrido di Bellano, una forra glaciale situata nel centro del paese, ed infine l'antico borgo di Corenno Plinio.
Considerando che la visita all'Orrido di Bellano impegna per meno di mezz'ora e che il biglietto è un giornaliero si può pensare di visitare questa gola scavata dal torrente Pioverna sia al mattino sia alla sera, per ammirarla illuminata.
La gola è stata scavata circa quindici milioni di anni fa dal ghiacciaio dell'Adda e successivamente modellata dalle fragorose acque del torrente Pioverna: marmitte, anfratti e spelonche caratterizzano la visita che avviene camminando su passerelle in ferro che conducono fino ad una cascata più "placida", a breve distanza dal canyon. Lo sfruttamento idroelettrico è di forte impatto visivo ma la visita vale davvero il (ridotto) costo del biglietto: peraltro Bellano ha prosperato, nei secoli, proprio sfruttando l'energia garantita dall'acqua del suo entroterra che oggi alimenta la centrale idroelettrica mentre in passato ha consentito di insediare industrie, laboratori ed opifici.
A proposito di centrali idroelettriche, a nord di Dervio si può ammirare la Centrale Idroelettrica Bonomi, esempio di quando a queste strutture si dedicava anche una certa cura estetica.
Corenno Plinio è una suggestiva frazione del comune di Dervio, detta il paese dei mille gradini. Proprio così: dal livello della strada provinciale alle rive del lago si salgono (o scendono) decine di gradini per ammirare ogni angolo di questo antico paese di pescatori. Spiccano il castello, le arche Andreani (opere gotiche a carattere sepolcrale) e la chiesa dedicata a San Tommaso di Canterbury ma sarebbe sbagliato passeggiare per Corenno Plinio alla ricerca di "sight-seeing" (i posti da vedere). Bisogna invece camminare su e giù per il paese immergendosi nella sua atmosfera davvero romantica. E magari cogliere da qui gli ultimi raggi del sole che, prima di tramontare, corre a nascondersi dietro le montagne che segnano il confine tra la sponda comasca e la Svizzera.
Verso la fine del Duecento, Ottone Visconti diede Corenno in feudo alla citata famiglia Andreani che vi fece erigere il castello. Curiosità: solo dal 1864 è stato aggiunto Plinio al toponimo. Si racconta infatti che Plinio il Giovane, avvocato, scrittore e magistrato romano (vissuto nel primo secolo dopo Cristo) possedesse qui una villa.
Ed infine l'essenziale bellezza dell'Abbazia, o meglio del Priorato, di Piona. Innanzitutto il panorama, aperto sul lago e sui colossi di granito che chiudono a nord la Valtellina e poi l'Abbazia cistercense, consacrata nel 1138.
In oltre quasi nove secoli di storia l'Abbazia conobbe momenti di splendore (nel Tredicesimo secolo era citata come una delle più ricche della Diocesi) e di declino, in particolare nei decenni che precedettero la soppressione dei monasteri imposta da Napoleone. 
Acquistata dall'imprenditore Pietro Rocca nel 1935 fu subito ceduta alla congregazione dei Cistercensi di Casamari (FR) come segno di devozione a seguito dell'assassinio del fratello dell'imprenditore, caduto in un attentato in Etiopia.
La visita a Piona è gratuita ma è bene informarsi circa gli orari di apertura della chiesa e del chiostro, davvero da scoprire.
Sempre nei dintorni non si può perdere Varenna, un piccolo comune dall'antica storia che propone uno dei più bei lungolaghi italiani, un suggestivo porticciolo ed un caratteristico intreccio di viottoli e scalette. A questo si aggiungono due pregevoli ville: Villa Cipressi e Villa Monastero, impreziosita da un elegante giardino.

E POI...
Piani di Erna: una passeggiata che non presenta particolari difficoltà (la quota oscilla dolcemente tra i 1400 ed i 1000 metri di altitudine), ma regala scorci eccezionali sul Lago e sul Resegone che domina il cammino, è il Sentiero Natura, immerso nella conca dei Piani d'Erna. Durante il percorso venti tabelle illustrano le particolarità naturali e culturali dei luoghi attraversati nei sette chilometri metri di cammino.
Nei pressi di Lecco, alla base del lago di Annone, si trova Oggiono, un paese attorno al quale si snodano percorsi ispirati alla ricerca di segni archeologici, religiosi, ville e castelli signorili e testimonianze della prima industrializzazione lombarda. Risalgono, ad esempio, al '400 le prime forme conosciute di artigianato dei metalli, con le imprese dei Missaglia e dei Negroni, armaioli di Ello. Nel Seicento si sviluppano i filatoi della seta e con essi il paesaggio viene modificato profondamente.
Dal Cinquecento le grandi famiglie lombarde iniziarono a costruire le proprie residenze in Brianza ed il fenomeno si fece intenso nei due secoli successivi: scomparse le rocche di Oggiono, Molteno, Sirone ed Ello rimangono oggi interessanti esempi di villa nobiliare. Villa Annoni Bondioli ad Annone, Villa Aureggi-Nava a Caraverio, Villa Montecuccoli - Cicogna a Dolzago meritano una visita. Ad Ello, Villa Amman è un esempio di neoclassicismo e viene comunemente attribuita a Piermarini. La stessa Oggiono ospita due ville di pregio: Villa Sironi, in posizione panoramica, e Villa Donegana, dall'elegante portico.
In tutti i paesi sono presenti edifici sacri di varie epoche, dal romanico al gotico, al Rinascimento lombardo ed al Neoclassicismo. Esempi delle varie fasi artistiche sono le romaniche San Nazaro e Celso e San Martino ad Annone, Sant'Alessandro a Cavonio (Dolzago). Risalgono invece al Settecento la chiesa di San Giorgio a Molteno o la chiesina di Verdegò (Barzago), barocca è Sant'Antonio di Piecastello (Castello di Brianza) e neoclassici sono l'Assunta di Annone o il campanile della chiesa di San Giorgio (Molteno).
Sulla sponda occidentale del ramo lecchese del Lario si trova il comune di Oliveto Lario, paese che deve il suo nome alla coltivazione di piante da cui si ricava un olio dal gusto intenso. Nella zona sono tracciati alcuni sentieri di notevole interesse paesaggistico e naturalistico. Sui pendii sono presenti anche alcuni fenomeni di carsismo (grotte di Noca, grotte dell'Asee, grotta di Madonna delle Selve). La vegetazione e la fauna sono tipiche della fascia prealpina.
Varie possibilità escursionistiche sono offerte anche dal Monte di Brianza (San Genesio), costituito da colline di altitudine compresa tra gli 800 e 900 metri. L'origine dei rilievi è chiaramente glaciale ed è possibile individuare anche massi erratici (dal latino "errare"), ovvero massi trasportati a valle dai ghiacciai alpini durante le ultime glaciazioni.
La vegetazione originaria è formata da latifoglie decidue (castagni, querce, noccioli e betulle) ma la forte presenza della robinia (importata dall'America) ha determinato uno sviluppo di altre piante e cespugli infestanti come il sambuco ed i rovi che rendono meno godibile il sottobosco.
L'evoluzione economica ha decretato un triste destino per molte frazioni del Monte di Brianza che oggi sono distrutte dal tempo e dagli uomini, disabitate o scomparse: dove resistono, tuttavia, il fascino evocativo è davvero forte.

LE MONTAGNE
Ad est del Lago la provincia di Lecco è montuosa: valle San Martino, Valvarrone, Valsassina e val d'Esino sono le quattro valli principali, interessanti destinazioni sia estive sia invernali.
La Valvarrone è dominata dal più alto monte della provincia, il Legnone (2610 metri di altezza).
I paesi della Valvarrone sorgono tutti su un declivio settentrionale, collegati da una strada tortuosa, da poco resa ben percorribile. Sono centri dal richiamo arcaico che conservano antiche tradizioni accanto ad una proverbiale operosità industriale. Florida nell'aspetto si presenta Premana con le case digradanti lungo il pendio e custode di un interessante Museo Etnografico: raccoglie numerose tracce della passata attività agricola e preartigianale. Tipica la produzione del ferro, localmente specializzata nell'artigianato delle forbici, ancora fiorente a livello internazionale.
Punto di collegamento tra la Valvarrone e la Valsassina è la zona di Casargo e di Margno. Quest'ultima località offre un comprensorio sciistico ai Piani della Betulle con un suggestivo panorama sui laghi di Como e Lugano e sulle Alpi italiane e svizzere. E' collegato con gli impianti dell'Alpe di Paglio, un vasto altipiano che si distende sotto la mole imponente del Pizzo dei Tre Signori (2544 mslm).
La Valsassina è situata fra i gruppi montuosi prealpini da un lato, le Grigne e gli altri massicci che diramano nelle valli bergamasche e che raggiungono la massima altezza con il Pizzo dei Tre Signori. Esiste ad Esino Lario una raccolta museale dedicata alle Grigne che comprende materiale naturalistico ed archeologico relativo alla zona del Lario orientale e al territorio delle Grigne.
Vi si segnalano collezioni naturalistiche quali fossili zoologici di invertebrati.
Non solo montagne: nelle graziose cittadine si incontrano momenti architettonici di tutto riguardo. Chiese, palazzi nella spettacolare cornice delle austere montagne.
A Primaluna, centro religioso della Valsassina, l'elemento più antico è costituito dalla torre campanaria romanica della Prepositurale; presso la chiesa desta interesse il museo civico storico ed etnografico, che presenta diverse collezioni relative all'etnografia e all'antropologia.

Su www.cicloweb.net:
- guide alla montagna lombarda, attorno al Lario e non solo,
- pedalare in Lombardia, dal Lago di Como alla pianura,
- passeggiate ed escursioni in Lombardia
Ed inoltre ciaspolate in Lombardia, da www.ciaspole.net

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