0soarza.jpg
Soarza in fiore (scorri la gallery!)
ciliegio1.jpg
ciliegisoarza1.jpg
Ciliegi in fiore tra Soarza e Villanova
ciliegisoarza2.jpg
Ciliegi in fiore tra Soarza e Villanova
cremonaargini1.jpg
Recline, insolita visione sull'argine del Po
cremonaargini2.jpg
Sull'argine del Po, tra Cremona e Soarza
cremonaargini3.jpg
Sull'argine del Po, tra Cremona e Soarza
isolagiarola.jpg
Isola Giarola, a due passi da Villanova
soarza2.jpg
Primavera nella Bassa piacentina
Emilia Romagna

La pedalata dei ciliegi

La strada panoramica dei ciliegi misura circa dieci chilometri ed unisce Soarza al capoluogo comunale, Villanova d'Arda, ed al bel borgo di San Pietro in Cerro, dominato da una fortificazione quattrocentesca alla quale si accede percorrendo un suggestivo viale alberato.
Villanova d'Arda è la stazione ferroviaria più comoda per il percorso che può essere iniziato anche a Cremona o eventulalmente a Fiorenzuola d'Arda. In entrambi i casi bisogna però considerare un “surplus” di chilometri: tredici per arrivare a Soarza dalla città del Torrazzo (vedi il percorso sull'argine del Po) ed altrettanti per arrivare da Fiorenzuola d'Arda a San Pietro in Cerro lungo la trafficata ex statale.

Il percorso proposto si snoda su una sinuosa strada provinciale che corre tra innumerevoli filari di ciliegi: dalla stazione di Villanova si percorre la strada verso Busseto fino ad arrivare, in meno di un chilometro, al ponte sull'Arda. Qui, a sinistra ci si muove in direzione di Soarza, a destra verso San Pietro in Cerro.
Azzeccando la giornata giusta (solitamente tra il 25 marzo ed il 10 aprile) si rimarrà incantati dalla fioritura di queste piante che, nel corso di giugno, regaleranno i loro golosi frutti!
Non ci sono difficoltà tecniche o altimetriche: il percorso è pianeggiante e asfaltato (anche se il fondo è spesso dissestato) da Soarza a Villanova e poi a San Pietro in Cerro. In quest'ultimo paese è il principale motivo di interesse culturale: un fortilizio del 1491, sorto su un maniero precedente, che costituiva una sorta di avamposto volto a proteggere il territorio piacentino dalle incursioni cremonesi.
Ad un severo aspetto esterno fa da contraltare la leggiadrìa dell'interno: presto, infatti, le funzioni militari della fortificazione passarono in secondo piano e San Pietro in Cerro divenne una residenza nobiliare.

Una possibile deviazione conduce verso Isola Giarola, parco naturale lungo il Po.

Condividi su  -