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Trezzo, partenza ai piedi del castello (scorri la gallery!)
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La centrale elettrica Esterle
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Il traghetto di Imbersago
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Il traghetto di Imbersago
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Il ponte di Paderno
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Lombardia

Ciclabile dell'Adda

La pista ciclabile che corre lungo il fiume Adda è un piacevole itinerario che, tra tratti asfaltati e sterrati, conduce da Trezzo d'Adda fino alle porte del ramo lecchese del lago di Como.
La pedalata, che si svolge all'ombra di fitti boschi di latifoglie e accompagnata dal fragore delle acque del fiume, prende le mosse ai piedi dell'imponente castello di Trezzo e nei primi chilometri si sfiorano gli impianti Esterle e Bertini, due centrali idroelettriche di inizio secolo che offrono un interessante spaccato sullo stile “liberty” che caratterizzava anche opifici ed insediamenti industriali durante il primo Novecento.
Proseguendo oltre si pedala accanto alle “rapide” del fiume Adda che per qualche centinaio di metri abbandona il suo placido scorrere per regalare un tratto più vivace e spumeggiante. A fianco delle rapide corre il Naviglio che, come già teorizzato da Leonardo da Vinci, in passato ha consentito di rendere navigabile anche questo tratto del fiume creando un itinerario "acquatico" dal lago di Como (ramo lecchese) fino alla città di Milano, in combinazione con il Naviglio della Martesana.
Il ponte di Paderno, al km 10, è un'altra meraviglia ingegneristica: realizzato ad inizio del Novecento unisce le due sponde con un'unica campata. All'epoca della costruzione era considerato un capolavoro del genio umano, al pari della Tour Effeil, anch'essa realizzata solo con dadi e bulloni, senza saldature.
Proseguendo oltre in direzione di Brivio si passa accanto al leonardesco traghetto di Imbersago: qui, seguendo di nuovo gli studi del geniale Leonardo da Vinci, le due sponde sono unite da un cavo al quale è fissata un'imbarcazione che si muove tra le due rive sfruttando unicamente la forza della corrente dell'Adda.
Il percorso, pressoché pianeggiante, misura circa 15 km da Trezzo ad Imbersago. E' possibile arrivare anche a Garlate, Pescate e, abbandonando però i tracciati dedicati a pedoni e ciclisti, anche al lungolago di Lecco.

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