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Dolomiti di Brenta (scorri la gallery!)
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Al rifugio Alimonta
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Primavera a malga Ritorto
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Dolomiti di Brenta, vista primaverile
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Nei dintorni di malga Fevri
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Sul sentiero della forra
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Val Gelada
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Lago Nero, a due passi dal rifugio Cornisello (val Nambrone)
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Rifugio Tuckett
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Cascate di Vallesinella
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Cascate di Vallesinella
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Cascate di Vallesinella
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Cascate di Vallesinella
Trentino

Dolomiti di Brenta

La mondana Madonna di Campiglio è una porta aperta verso un'infinità di destinazioni per le proprie passeggiate, più o meno difficili, alla conquista di panorami sempre sorprendenti. Laghetti, rifugi incastonati tra le Dolomiti, cascate. La meraviglia è dietro ogni angolo nonostante la presenza di numerose infrastrutture per lo sci da discesa, una volta forse necessarie ma sempre più invadenti ed oggi decisamente eccessive.


VAL GELADA
La bella val Gelada è meta poco nota e questo ne preserva un fascino intatto ed una tranquillità impensabile, tanto che non è raro incrociare qualche sfuggente marmotta o qualche gruppo di caprioli o camosci.
L'attacco del sentiero 334 si trova poco oltre la malga Mondifrà, a 1600 metri di quota, nei pressi dei campi da golf di Campo Carlo Magno (indicazioni presenti dopo la stazione di arrivo della funivia Grostè).
Il sentiero sale con costanza e senza pendenze eccessive finché si mantiene all'interno del bosco, lungo il corso (molto vario nella sua portata) di un piccolo torrentello. Una radura ed un conseguente breve tratto in piano anticipano i momenti più impegnativi: usciti dal bosco, infatti, la salita si fa più severa tra rocce e prati ma nel contempo si fanno più affascinanti i panorami sui gruppi Ortles-Cevedale e sulle più vicine cime del gruppo Adamello-Presanella.
La mancanza di alberi segnala il superamento dei duemila metri di quota ed in lontananza si osserva la Bocchetta dei Tre Sassi, meta dell'escursione, a 2650 metri di quota. La salita è costante: non eccessivamente severa ma comunque impegnativa. In cima, alla soddisfazione si accompagna la meraviglia per i panorami sulle vallate del Brenta orientale da ammirare prima di scendere a valle.
Il percorso può richiedere almeno due ore e trenta minuti (escursionisti allenati): il dislivello di mille metri richiede allenamento e consapevolezza dei propri limiti! Vale comunque la pena percorrere anche solo il primo tratto, più semplice, tra i boschi.



RIFUGI DEL BRENTA
Da Madonna di Campiglio si può poi accedere ai diversi rifugi del Brenta. Un’ottima base di partenza è il rifugio Vallesinella: raggiungibile in auto, a piedi o con un bus navetta è il cuore di una vallata caratterizzata dalle cascate. Vicino al rifugio le cascate Alte zampillano tra le rocce e sono risalite da un comodo sentiero. Una ripida forestale scende invece alle cascate di Mezzo, una muraglia d’acqua davvero maestosa.
Da Vallesinella si risale verso il rifugio Casinei oltre il quale si prosegue verso il rifugio Tuckett, ai piedi del Castelletto Inferiore e porta per la panoramica Bocca di Tuckett, oppure verso il rifugio Alberto e Maria ai Brentei. Da quest'ultimo rifugio, dominato dalla sagoma del Crozzon di Brenta, si può salire al rifugio Alimonta, lungo una traccia breve ma ripida, oppure addentrarsi nel vallone dolomitico fino a valicare la bocca di Brenta ed a raggiungere il rifugio Tosa.
In alternativa, da Vallesinella si raggiunge il rifugio Graffer, posto tra il monte Spinale ed il passo del Grostè. E' una salita divisa in tre parti: la prima, breve, è l'avvicinamento al sentiero che si svolge sulla forestale verso le Cascate Alte. Segue un ripido tratto nel bosco che prende quota con decisione. Infine un lungo saliscendi in quota, tra panoramiche radure.
La traccia dal Casinei al Tuckett, invece, parte con un sentiero pianeggiante che passa attraverso un fitto bosco di abeti e piccole radure erbose. Dopo qualche minuto, però, la traccia si impenna e guadagna quota uscendo presto dal limite del bosco per proseguire su una caratteristica pietraia fino alla meta. La Bocca di Tuckett, un tempo preceduta da un ampio ghiacciaio innevato anche d'estate, è una meta per chi abbia ancora voglia di faticare.
Ben diverso il profilo altimetrico verso il rifugio Brentei. Si inizia a salire subito dopo il Casinei su pendenze significative. Le fatiche diminuiscono progressivamente fino alla Sella del Fridolin. Qui, praticamente a mezza via tra Casinei e Brentei, inizia un lungo tratto tra le rocce che alterna momenti in salita a brevi discese, passando anche attraverso suggestive gallerie naturali. La vista distrae sempre dalla fatiche della camminata: l'arrivo al rifugio è indimenticabile. Come anticipato sopra, il Brentei può essere punto di arrivo ma anche una base avanzata verso il rifugio Alimonta o il rifugio Tosa.
Da non trascurare anche la possibilità di unire l'escursione ai rifugi Tuckett e Brentei sfruttando il sentiero 328.
Un'altra opportunità da non perdere è quella di scendere lungo il sentiero delle Cascate Alte di Vallesinella rientrando dal Brentei o dal Tuckett: è sufficiente seguire le indicazioni presso il rifugio Casinei per portarsi in meno di un'ora a malga Vallesinella Alta (sentiero ampio e pianeggiante). Qui inizia una affascinante discesa che tra tornanti e ponticelli arriva a sfiorare le innumerevoli cascatelle che nel loro insieme costituiscono le Cascate Alte. In meno di un'ora si fa ritorno al rifugio Vallesinella.
Tutti questi percorsi sono ben segnalati e di facile individuazione.
Frequentatissimi in alta stagione: se possibile, meglio percorrerli in periodi meno affollati!


Altre passeggiate, più semplici, conducono a malga Ritorto, dalla località Paludac, appena prima del ponte sul rio Rastel scendendo verso Sant’Antonio di Mavignola. A malga Ritorto si arriva più comodamente partendo da Patascoss, poco sopra Madonna di Campiglio, oppure dalla stessa Madonna di Campiglio.
Altra facile destinazione, molto suggestiva, è il lago Nambino, raggiungibile dall’omonima piana, sulla strada per Patascoss: dal lago di Nambino si può salire verso gli sfasciumi d'alta quota e percorrere il cosiddetto sentiero dei cinque laghi.
Sempre da Patascoss, come detto sopra, si raggiunge, con un trenino o camminando su asfalto, ancora malga Ritorto: l'alpeggio - incredibilmente panoramico - è un utile appoggio per escursioni verso il passo della Falculotta (poco segnalata) o verso il frequentato - e già citato - itinerario dei Cinque Laghi che fa rientro a Madonna di Campiglio passando per i laghi Ritorto, Lambin, Serodoli, Gelato e Nambino (traccia n.217).
Per questo percorso si veda la mappa Kompass poco sotto.
Facile obiettivo anche il lago delle Malghette, dall’arrivo della funivia Pradalago o dalla deviazione lungo la statale che scende verso Dimaro e la val di Sole, poco oltre passo Campo Carlo Magno.


Infine, dal rifugio Cornisello, in alta val Nambrone, parte una piacevole escursione verso il lago della Vedretta: posto a 2600 mslm questo piccolo specchio d'acqua prende il nome dalla "vedretta" (piccolo ghiacciaio) che ne caratterizzava la sponda occidentale prima di arretrare sensibilmente. L'accesso al sentiero 239, diretto al lago, avviene costeggiando i laghi di Cornisello fino ad incrociare le indicazioni: la traccia prende quota con pendenze severe. Il dislivello di circa cinquecento metri viene colmato praticamente senza tratti in cui rifiatare. All'arrivo, le fatiche sono ripagate da un suggestivo ambiente "post-glaciale". Come detto, infatti, fino agli anni Novanta il ghiacciaio, o meglio la Vedretta, arrivava fino alle rive occidentali del lago. Oggi, invece, è difficile anche solo intuirne la presenza.
Più di mille metri più in basso, invece, dal rifugio Nambrone, a 1300 mslm, un comodo sentiero pianeggiante conduce in pochi minuti alle belle cascate d'Amola.

 

Si consiglia di vedere anche la pagina dedicata alle passeggiate in partenza da Pinzolo e dalla bassa val Rendena!

Su www.cicloweb.net
- itinerari per pedalare in bicicletta e mountain bike in val Rendena, a Pinzolo e Madonna di Campiglio;
- una pagina dedicata ad un'escursione verso il ghiacciaio dell'Adamello
- altre passeggiate partendo da Pinzolo e dagli altri centri della val Rendena 
- guida alla val Rendena ed a Pinzolo
guida a Madonna di Campiglio

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