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In val d'Orcia (scorri la gallery!)
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Montalcino
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In val d'Orcia
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Montalcino
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Sant'Antimo
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Scorci pedalando in val d'Orcia
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Scorci pedalando in val d'Orcia
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Pienza
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Monticchiello
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Montepulciano
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Montepulciano
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Una chiesetta tra le colline verso Trequanda
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Bagno Vignoni
Non Solo Nord Italia

Lo spettacolo della val d'Orcia

Pedalare nelle colline della val d'Orcia è un trionfo di panorami, scorci e distrazioni di ogni tipo: dalle inevitabili soste fotografiche, alle visite nei piccoli grandi borghi sulle colline, alle degustazioni.
Quattro itinerari pedalati dalla redazione di www.cicloweb.net ed una serie di link per approfondire la conoscenza di questo territorio che l'Unesco ha voluto preservare dichiarandolo "patrimonio mondiale dell'umanità". Chi ha padronanza delle lingue straniere può leggere qui (http://whc.unesco.org/en/list/1026 ) le motivazioni che hanno spinto l'Unesco a inserire la val d'Orcia, i suoi paesaggi e le sue vedute tra i beni più importanti per l'Umanità. Nel cuore delle colline si trova Pienza, la città ideale di Pio II, un altro tra i beni tutelati dall'Unesco: http://whc.unesco.org/en/list/789
Oltre alle nostre proposte, suggeriamo: http://www.prolocopienza.it che offre la descrizione di una dozzina di itinerari da pedalare in sella alla propria mtb.
Da non dimenticare anche la sfida di salire le pendici del monte Amiata (clic) a partire da Abbadia San Salvatore o l'arrivo alla panoramica rocca di Radicofani, ormai in vista della Maremma. Più a nord, invece, ci si può dilettare nel Chianti o nelle colline immediatamente a sud della città di Siena. Navigando su http://bici.terresiena.it si possono approfondire le possibilità cicloturistiche e ciclistiche della provincia senese.
Ed, infine, il percorso dell'Eroica. Indicato da una segnaletica apposita si snoda per circa duecento chilometri tra le colline e le valli a nord ed a sud di Siena, dal Chianti alla valle dell'Asso, dalla val d'Orcia alla valle del fiume Arbia. Sulle orme dei professionisti, che si sfidano su queste strade a primavera, si possono percorrere itinerari davvero suggestivi - alternando asfalto e strade bianche - da ritagliarsi a seconda della propria condizione fisica.
Per saperne di più, www.eroica.it.


MONTICCHIELLO - MONTEPULCIANO - PIENZA
Itinerario di media difficoltà, per mountain bike. Possibile adattamento a bici da strada, evitando gli sterrati ed i sentieri ma percorrendo la viabilità ordinaria.
Si parte da Monticchiello, piccola frazione che conserva buona parte della cinta muraria ed un'antica porta. Il borgo merita una passeggiata perché è davvero splendidamente conservato ed è più intimo delle vicine Pienza e Montepulciano, più turistiche ed affollate.
Si pedala su pendenze inizialmente severe - una tortuosa salita tra i cipressi, scenario di tante fotografie famose - in direzione di Montepulciano: la strada provinciale si inerpica fino a raggiungere la sommità di una collina poi spiana e prosegue in saliscendi fino allo scenografico arrivo a Montepulciano.
Visitata la città del "vino nobile" (un centro storico di chiara impronta medievale che culmina nella splendida piazza Grande, l'antico centro del potere dove si affacciano da secoli la cattedrale, il palazzo municipale, un pozzo ed alcuni palazzi nobiliari) si prosegue in un tranquillo saliscendi fino a Pienza.
L'antica Corsignano - ribattezzata Pienza quando papà Pio II decise di trasformarla nella sua "città ideale", aderendo alla teoria urbanistica più in voga nel Rinascimento - ha una pianta più ordinata delle cittadine vicine: le vie si incrociano perpendicolari, ritagliando precisi isolati ed aprendosi in suggestive piazzette. La principale è piazza Pio II dove si trovano la cattedrale, palazzo Piccolomini ed il palazzo municipale. Lasciandosi sulla sinistra la cattedrale si arriva alle mura della città da cui si gode di un indimenticabile panorama sulla val d'Orcia.
Una picchiata di quasi otto chilometri porta ai piedi dell'ultimo strappo: sono i tre temibili chilometri che risalgono a Monticchiello.
In tutto si pedala per 40 km.
IN MOUNTAIN BIKE: con una mountain bike si possono disegnare due varianti davvero interessanti.
La prima è un "taglio" che da Monticchiello porta a Montepulciano senza seguire il sinuoso corso della strada provinciale.
La seconda è la strada bianca che collega Pienza e Monticchiello: in corrispondenza del primo tornante fuori Pienza si gira a sinistra e si affronta un'impegnativa discesa. Di seguito, tra casolari ed agriturismi, si pedala in saliscendi sempre su fondo sterrato sino ad iniziare la secca risalita verso Monticchiello.



LE FRAZIONI DI TREQUANDA
Itinerario breve e suggestivo, alla scoperta di un angolo di Toscana abbastanza trascurato dalle guide turistiche: le frazioni di Trequanda. Difficoltà media, percorso su asfalto.
Partenza dalla celebre Pienza, http://whc.unesco.org/en/list/789, bella picchiata lungo la SP71 in direzione di Castelmuzio (km 10) e Petroio (km 12). Ad una veloce e divertente discesa, lunga circa tre chilometri, segue un'inesorabile salita che sfiora la bella chiesa di Sant'Anna in Camprena e poi conduce alle due frazioni.
Entrambe meritano una visita: lontane, come detto, dai flussi turistici più intensi sono piccoli tesori, borghi medievali genuini, dove la gente non mancherà di sorridere ed aiutare in caso di incertezze sulla direzione da prendere.
Castelmuzio offre un vasto panorama sulle colline, sulle quali spicca la citata chiesa di Sant'Anna, Petroio, invece, colpisce per la sua pianta quasi elicoidale che culmina nella piazza principale, dove spicca una torre.
Petroio è anche la città della terracotta: ospita infatti un'antica fornace e, in uscita dal paese verso Trequanda, si possono incontrare diverse fabbriche artigianali.
Un paio di chilometri dopo Petroio si arriva al bivio con la SP57: si gira a destra, verso Pienza. Qualche saliscendi e poi una picchiata fino alla località Osteria delle Noci. Si prosegue diritto, si lasciano sulla sinistra le indicazioni per Montefollonico e, poco dopo, si svolta a destra per uno sterro: circa sette chilometri di lieve discesa riportano sulla SP71 proprio nel punto in cui inizia una dura salita (ripercorre a ritroso il percorso di andata) da percorrere sino ad arrivare alle porte di Pienza (km 32).



BAGNO VIGNONI - MONTALCINO E GLI STERRI SENESI
Itinerario abbastanza lungo, in partenza da Pienza. Si arriva in scioltezza ad imboccare la SS2 Cassia: non si percorre la strada per San Quirico (SS146) ma si prendono la SP88 e successivamente la SP53, a sud del paese.
Si arriva sulla Cassia proprio pressi di una svolta a sinistra che conduce alla vicina Bagno Vignoni (strappo in salita, impegnativo dopo la ripida discesa e la pianura che caratterizzano i quindici chilometri iniziali).
Dopo aver visitato la famosissima Piazza delle Sorgenti, dove si raccolgono le acque provenienti da una fonte termale, si torna sulla SS2 Cassia che va percorsa per circa cinque chilometri verso Siena: si arriva così a San Quirico d'Orcia, animato borgo che raccoglie sull'arteria principale, via Dante, i principali motivi di interesse: la Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, la chiesa della Madonna di Vitaleta, un'antica parrocchiale romanica ed il suo vicino giardino delle rose, due suggestivi affacci sulle mura trecentesche e le porte che vi si aprono.
Tornati nuovamente sulla SS2 Cassia si gode di una decina di chilometri di discesa e falsopiano fino ad incrociare la deviazione per la SP14 che nel pieno delle meravigliose colline toscane risale sino a Montalcino .
Il "gran premio della montagna" è fissato sotto la porta che entra nella cittadina sfiorando la fortezza.
E' il momento di scegliere: chi ha già faticato troppo torna sui propri passi fino a San Quirico d'Orcia e da lì, lungo la SP146, rientra a Pienza.
Chi vuole mettersi alla prova sulle vivaci e caratteristiche strade bianche senesi (i cosiddetti sterri) scende lungo tutta la cittadina ed imbocca una ripida discesa (non a caso la strada è detta "sferracavalli") che porta ad incrociare la SP45 nei pressi di una moderna cantina. Si pedala per pochi metri su asfalto e si riprende lo sterro seguendo le indicazioni per la "comunità incontro": in sei chilometri si arriva a Torrenieri e poi si prosegue lungo la SS2 Cassia a ritroso fino a San Quirico d'Orcia. Variante riservata a chi pedala su gravel o mountain bike.
Qui si seguono le indicazioni per Pienza e si pedala, distratti da panorami favolosi (come peraltro lungo tutto il percorso), lungo la SS146 che riporta a Pienza. In tutto si fatica per circa 72 km, cumulando un dislivello superiore ai millecinquecento metri: l'itinerario per mtb è molto impegnativo.


SALISCENDI TRA CASTIGLIONE D'ORCIA E MONTALCINO
Itinerario dal vivace profilo altimetrico in partenza da San Quirico d'Orcia, bellissimo borgo che, cinto da mura trecentesche, offre al visitatore scorci di grande fascino: la collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, la chiesa della Madonna di Vitaleta, l'antica parrocchiale romanica, il giardino delle rose.
Lungo la SS2 Cassia si scende in direzione di Roma fino ad incontrare le indicazioni per Castiglione d'Orcia: la provinciale che sale al paese, dominato da un'antica torre, è decisamente impegnativa ma, fortunatamente, breve.
Più lungo, ed ugualmente impegnativo, il successivo tratto che scende fino alla località "stazione ferroviaria di monte Amiata" e poi prosegue in costante saliscendi fino a Montalcino (SP 55). La località più interessante incontrata lungo questo tratto è senz'altro l'abbazia di Sant'Antimo, millenario monastero strappato solo di recente ad un rovinoso declino. Carlo Magno e suo figlio, Ludovico il Pio, furono tra i finanziatori della costruzione e dello sviluppo di questa spettacolare abbazia, immersa tra vigneti e boschi spontanei.
Giunti a Montalcino - uno scrigno che custodisce una fortezza medievale, un centro storico di rara suggestione ed una serie di chiese romaniche - si può fare rientro. Come per un itinerario descritto poco sopra si pone una scelta, riservata però a chi pedala su gravel o mountain bike.
Chi vuole mettersi alla prova sulle vivaci e caratteristiche strade bianche senesi (i cosiddetti sterri) scende lungo tutta la cittadina ed imbocca una ripida discesa (non a caso la strada è detta "sferracavalli") che porta ad incrociare la SP45 nei pressi di una moderna cantina. Qui si pedala per pochi metri su asfalto e si riprende lo sterro seguendo le indicazioni per la "comunità incontro": in sei chilometri si arriva a Torrenieri, lungo la SS2 Cassia che si percorre fino a San Quirico d'Orcia, dove arriva al termine di una salita non banale.
Chi invece non vuole affrontare gli "sterri" senesi scende lungo la SP14 fino ad incrociare la Cassia poco dopo Torrenieri e la percorre fino a San Quirico d'Orcia.

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