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Sabbionara d'Avio (scorri la gallery!)
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Brentonico
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Malga Fos-Ce
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Vista invernale sull'Alto Garda dal Monte Altissimo di Nago
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I dintorni di Pra della Stua
Lasciati Ispirare

Tra Baldo e Stivo

Le strade che si dipanano sulle pendici orientali del Monte Baldo sono -  salvo qualche passaggio di turisti in moto, soprattutto di origine germanica -  poco trafficate e ben si prestano a lunghe pedalate,  terreno ideale per proficui allenamenti. E’ un Trentino diverso, poco dolomitico e più ... “agrituristico” dove prati da sfalcio, alpeggi e malghe si alternano a fitti boschi di conifere e latifoglie.
Si possono disegnare diversi anelli: vengono descritti tutti in partenza da Avio, ma ovviamente possono essere percorsi partendo da ogni punto lungo il tracciato.
E’ necessario prestare sempre attenzione perché la scarsa frequentazione – specie durante la settimana o in bassa stagione – può portare a distrarsi o ad azzardare comportamenti poco prudenti specie nelle tante curve cieche che si incontrano. Tutti i percorsi sono interamente su asfalto e percorribili in bici da corsa.
 

PASSO SAN VALENTINO
E’ l’anello più breve: si sale da Avio (135 mslm) alla diga di Pra della Stua (11km, 1008 mslm) e si prosegue poi oltre fino al passo di San Valentino (1325 mslm).
E’ una salita poco nota ma davvero impegnativa.  Dopo una bella chiesetta, appena fuori Avio (la cui frazione, Sabbionara, è impreziosita anche da uno splendido castello le cui mura seguono le pendici della montagna), si prende a salire con pendenza spesso severa.
Tra verdi boschi e fiancheggiando ripide pareti rocciose si perviene alla base della diga di Pra della Stua.
In questo primo tratto – in particolare dal km 2.5 al 10 - la pendenza media è di circa il 10% e sono frequenti tratti vicini al 15%.
Lo sbarramento artificiale ha creato un piccolo specchio d’acqua, incastonato tra scoscese pareti boscose. Oltre la diga un paio di tornanti richiedono ancora grande impegno (si viaggia intorno al 10% di pendenza) ma poi la strada assume pendenze più leggere fino a San Valentino, a 1314 mslm (16.5 km).
Da qui inizia una vertiginosa discesa verso Brentonico (poco prima del paese si arriva al 23% di pendenza, ma in discesa!), intervallata solo da uno strappo in falsopiano passando per la frazione San Giacomo, e poi verso la frazione Chizzola, già in valle dell’Adige. La strada fino a Brentonico (8 km) è molto ampia e la discesa è davvero veloce. Oltre la sede comunale, invece, la discesa è stretta e molto più tortuosa.
Raggiunta Chizzola, in poco più di cinque chilometri, si torna ad Avio pedalando lungo la ciclabile dell’Adige per circa dieci chilometri.

 

PASSO SAN VALENTINO E STRADA DEI DOSSIOLI
Come per l’anello precedente si raggiunge passo San Valentino, qui, però, anziché girare a destra verso Brentonico si prosegue in ulteriore salita verso il rifugio Graziani (poco meno di sei chilometri da San Valentino). La stretta sede stradale, il passaggio attraverso due belle gallerie scavate nella roccia e la romantica visione della malga di Fos-Ce alleggeriscono la pedalata che comunque non incontra difficoltà paragonabili a quelle già superate.
L’occhio più attento saprà cogliere, oltre a diversi esempi di edilizia agricola e pastorale, anche le tracce dei manufatti risalenti alla Prima Guerra Mondiale: sul Baldo, infatti, correva la linea del fronte.
Giunti al rifugio Graziani, posto a circa 1650 mslm sulla bocca del Creer, si inizia una veloce discesa verso la Bocca di Navene che apre un suggestivo panorama sul Garda centrale aprendosi anche a diverse vette del gruppo dell’Adamello.
Un tratto in saliscendi conduce al bivio con la strada dei Dossioli (km 26.5) che, in ripida discesa, riporta alla diga di Pra della Stua (km 33) dalla quale si può scendere verso Avio chiudendo la pedalata (km 44)
Clicca per aprire la mappa Kompass dei dintorni dei Dossioli e clicca qui per una visione d'insieme compresa la strada tra Mori e San Valentino.


DOPPIO SAN VALENTINO
E’ l’unione dei due percorsi raccontati sopra: raggiunta per la seconda volta la diga di Pra della Stua si torna a salire guadagnando per la seconda volta passo San Valentino per poi scendere verso Brentonico e Chizzola  (o volendo, Mori, 230 mslm) e rientrare ad Avio pedalando lungo la ciclabile dell’Adige.


MONTE BALDO E MONTE STIVO
La vera “chicca” della zona, però, è questo “otto” che si può disegnare attorno al monte Baldo ed al monte Stivo. Si prosegue fino a Mori estendendo  il percorso descritto appena sopra, ovvero Avio – San Valentino – Graziani –Dossioli – San Valentino – Brentonico: non si scende a Chizzola ma si prosegue lungo la statale per Mori (circa sette chilometri di veloce e divertente discesa).
A Mori si prende la ciclabile verso il Lago di Garda e la si percorre fino a Loppio (3.5 km, 225 mslm). E’ un tratto facile, si pedala tra i vigneti, a breve distanza dalla statale. A Loppio s’incomincia a salire verso la val di Gresta, su severe pendenze, fino al paese di Ronzo Chienis (11km, 950 mslm) ed oltre, raggiungendo il mitico valico di Santa Barbara (13 km, 1165 mslm), dove si sono decise alcune edizioni del Giro d’Italia. Attenzione a questa salita: con il caldo rischia di farsi davvero sentire. Si è sempre esposti al sole e l’altitudine non elevata aumenta la probabilità di trovarvi temperature elevate. Al Santa Barbara si arriva dopo uno strappo tremendo: le pendenze sfiorano il 15% per un lungo tratto. Dal valico, all’ombra del Monte Stivo, si inizia una panoramica discesa verso Bolognano (13 km, 125 mslm): la piccola strada scende tortuosa in un fitto bosco, regalando ottimi scorci sul Lago di Garda.
Giunti a Bolognano si prosegue verso Nago sopportando il traffico della strada statale per quattro chilometri (in alternativa si può scendere ulteriormente, fino alla piana del Sarca e risalire a Nago mediante la pista ciclabile). A Nago (88.3 km) si intercetta la ciclabile che conduce,superato il passo San Giovanni, di nuovo a Loppio (93.6 km) e poi a Mori: da qui chi ha ancora fiato e gambe può azzardare una risalita a Brentonico (sette impegnativi chilometri con pendenze variabili tra il 5% ed il 7%) per poi scendere a Chizzola oppure, più facilmente, ma meno panoramicamente, proseguire lungo la SP Destra Adige e poi lungo la ciclabile dell’Adige fino a Mori.
La variante completa supera largamente i tremila metri di dislivello cumulando i 1200 metri della prima salita al passo di San Valentino, i 300 del secondo passaggio, i 950 del Santa Barbara, i 200 del San Giovanni ed i 600 della risalita a Brentonico!
Il doppio anello, ovvero Avio – San Valentino – Graziani – Dossioli – Pra della Stua – San Valentino – Mori – Loppio – Santa Barbara – Bolognano – Nago – Loppio – Mori – Avio, misura 115 chilometri ed il dislivello totale è di circa 2650 metri.
Clicca per aprire la mappa Kompass dei dintorni del passo Santa Barbara e clicca qui per una visione d'insieme compresa la strada tra Mori e San Valentino.
 

Alcune altimetrie, grazie a www.salite.ch (clicca)
- passo San Valentino, da Avio
- rifugio Graziani, da Avio
- Brentonico (eventualmente San Valentino), da Mori
- Santa Barbara, da Loppio
- Santa Barbara, da Bolognano
- San Giovanni, da Nago


Questo percorso attraversa vari ambiti turistici del Trentino, dalla Vallagarina all'altopiano di Brentonico passando per la val di Gresta ed il Garda Trentino.
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