nelle Orobie, oltre un alpeggio e verso tre laghi dall'acqua cristallina
Sono ovviamente molte le opportunità per camminare in una vallata estesa come la val Tartano, che si allunga per quasi venti chilometri da Talamona fino allo spartiacque con la val Brembana. E l'autunno è una stagione ideale per trovare poca gente ed apprezzare le infinite tonalità di colori che i boschi di latifoglie e larici riescono a regalare.
La più affascinante tra le passeggiate, tuttavia, ci pare essere l'escursione ai laghetti di Porcile, così chiamati non tanto per un legame con suini ed allevamenti ma per una italianizzazione forse sfortunata, ma sicuramente curiosa, del dialettale "purscil", ovvero purezza.
Non è una camminata difficile. E nemmeno troppo lunga: le indicazioni escursionistiche prevedono due ore e un quarto da Arale fino ai Laghi di Porcile (senza specificare, però, se s'intenda il primo dei laghi o il più lontano).
Si parte da Arale (a 1450 metri di quota) o leggermente più a valle (località Pila, 1330 mslm) qualora non si voglia affrontare in auto un tratto di strada sterrata a tratti sconnessa, sconsigliata alle auto più delicate ed ai "piloti" più inesperti o timorosi.
In circa mezz'ora - quaranta minuti (a seconda del punto di partenza) si abbandona la forestale per immettersi sul sentiero 112 che conduce in altri quarantacinque minuti di buona salita alla Casera di Porcile (1800 metri circa), cinta dai larici ed affacciata sul torrente Tartano che qui riceve le acque del torrente Valle dei Lupi.
Si può scegliere se seguire il 112 che raggiunge, in buona salita, il Lago Piccolo (2005 mslm), poi il Lago Grande (2030 mslm) ed infine il Superiore (2095 mslm) oppure costeggiare in destra orografica il torrente Valle dei Lupi e prendere quota con decisione verso la stessa Valle dei Lupi. Dopo diversi minuti di salita impegnativa si esce dal bosco di larici, sempre più rado, si costeggia un torrente e poi, lasciandosi alla sinistra un isolato baitello, si raggiunge il Lago Grande per poi andare a scoprire gli altri due laghi seguendo le evidenti tracce.
Sono ovviamente numerose le estensioni. Per godere della migliore vista sui laghi, e sui monti Cadelle e Valegino che li dominano, si può arrivare al passo di Tartano (2125 mslm), caratterizzato da una imponente croce bianca, lungo lo spartiacque con la val Brembana (segnavia 101).
Sul passo si trovano tracce della Linea Cadorna, presidio militare che correva dal Varesotto fino al passo del Mortirolo. La Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale, è passata alla storia come una guerra di logoramento e trincea sia in pianura sia, soprattutto, in montagna. In quota, i fronti più caldi furono senz'altro quelli dell'Adamello, delle Dolomiti, di Asiago, degli Altipiani Trentini. Anche le Orobie, però, furono fortificate perché il generale Luigi Cadorna decise di proteggere questi crinali nel timore di un ipotetico sfondamento austriaco dei passi Stelvio e Tonale o di un'incursione attraverso la neutrale Svizzera. Fu la "milizia territoriale", in pratica i "civili" del posto, a realizzare queste opere che - talvolta - si possono confondere con recinti rurali. Visto che la Guerra prese altre direzioni, le truppe che presidiavano la Linea Cadorna furono progressivamente assegnate ad altre, più cruente, destinazioni.
In particolare nei pressi dei due valichi (di Lemma e di Tartano) si possono osservare trincee con vani portamunizioni, camminamenti e cavernette di riparo realizzate per affacciarsi sulla val Tartano e scorgere con grande anticipo gli eventuali movimenti del nemico.
Un'altra idea per una passeggiata, molto più facile e dalle caratteristiche più... "etnografiche" che paesaggistiche, è seguire gli anelli dei percorsi dedicati a Suor Laura. Si tratta di due itinerari circolari in Val Lunga, disegnati tra le contrade: si andrà così alla scoperta delle case costruite secondo lo stile "blokbau", di antiche chiesette, di storiche abitazioni dove passavano i mercanti impegnati nei commerci con la Bergamasca (che un tempo era più raggiungibile del fondovalle valtellinese), fienili, ... I percorsi sono contrassegnati da frequenti tabelle illustrative. I dettagli su questo PDF:www.cicloweb.net/suorlauratartano.pdf
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