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In mtb tra i monti della Carnia
Friuli Venezia Giulia

Carnia

La verde Carnia è una delle zone più interessanti delle Alpi e Prealpi friulane, ai confini con Austria e Slovenia, e facilmente accessibile ponendosi su frequentate vie di comunicazione.
Meno affollata di altre aree turistiche del Nord Italia, la Carnia offre una dimensione spesso incontaminata e piccoli borghi ricchi di storia e gelosi delle proprie secolari tradizioni.
Sul sito Carnia Bike altri itinerari da pedalare, su strada o su mountain bike.

TRA ZONCOLAN E CROSTIS
Era il “piatto forte” del Giro d’Italia di qualche anno fa ma poi, per varie vicissitudini, non se ne fece nulla. Dopo grandi polemiche, la tappa venne programmata in un'edizione successiva. Professionisti a parte, l’accoppiata Zoncolan – Crostis resta a disposizione di tutti i più allenati e coraggiosi amanti delle due ruote.
Gambe, fiato, carattere ed anche un po’ di fortuna (si passa per uno sterrato dove le forature sono in agguato) per completare un giro tra i più impegnativi delle Alpi.
Il monte Zoncolan è da sempre ritenuto uno dei più difficili passaggi delle Alpi: per alcuni è la salita più dura, per altri è invece seconda al solo passo del Mortirolo, sul versante valtellinese.
Da Ovaro la salita misura poco più di dieci chilometri e colma un dislivello di 1235 metri, portando dai 525 mslm del paese di partenza ai 1710 del valico: sulle prime rampe si è accolti da uno striscione che recita “benvenuti alle porte dell’inferno”. Un bell’incoraggiamento!
Il dislivello medio non deve ingannare: se si considera che i primi due chilometri sono in effetti ben digeribili, i successivi otto acquisiscono un aspetto ancora più spaventoso. 16%, 19%, 20% .. le pendenze medie si alternano su valori quasi impossibili. L’arrivo in vetta è quantomai sospirato ma viene conquistato solo dopo un’ultima difficoltà: tre gallerie, buie e sconnesse, dove è meglio utilizzare un faretto (più che gallerie sembrano in realtà cunicoli di guerra)!
La discesa verso Sutrio è un momento ideale per rifiatare: questo versante è più pedalabile e misura, a parità di dislivello, tre chilometri in più. Al km 24 si raggiunge Sutrio, dove si prosegue verso nord in direzione di Ravascletto.
In meno di otto chilometri, percorrendo la SR465, si arriva alle porte di Ravascletto dove si svolta a destra riprendendo a salire: nuovo obiettivo è il monte Crostis, a poco meno di duemila metri di quota.
La salita dal bivio di Ravascletto si concentra nei primi dieci chilometri: pur con pendenze massime “umane” (13-14%) la salita regala pochi momenti di tregua e sale, in un bel bosco di conifere, ad una media del 10%. All’inizio della strada sterrata, infatti, si è saliti dai 958 mslm del fondovalle fino a 1870 metri di quota: la media è di poco inferiore al 10%.
Il successivo tratto è un pianeggiante percorso in quota su fondo sterrato: in mtb, nessun problema; in bici da corsa servono invece, come anticipato, cautela e fortuna.
E’ un tratto chiamato “panoramica delle vette” e rende onore al suo nome: vale dunque la pena affrontarlo!
In vista della fine dei sei chilometri di sterrato uno strappo di cinquanta metri di dislivello porta alla Casera Crostis ed un secondo strappo in vetta al monte Crostis, a 1935 metri di altitudine.
La discesa su Comeglians misura sedici chilometri e scende fino a 540 metri di altitudine con una bella serie di tornanti, suggestivi quanto impegnativi.
Giunti a Comeglians solo quattro chilometri separano dal ritorno al punto di partenza, Ovaro.
Trattandosi di un percorso circolare è possibile “giocare” a scomporlo rendendolo più o meno impegnativo della versione proposta: il monte Zoncolan è più duro da Ovaro mentre il Crostis regala le sue pendenze più severe se salito dal versante di Comeglians.

UN FACILE ITINERARIO
Itinerario di facile percorribilità adatto a tutte le gambe ed anche divertente lungo i suoi quindici chilometri di sterrato ed asfalto. Si parte da Chiaicis, piccola località a 530 metri di quota, e si scende al lago artificiale che si attraversa su un ponte.
Si sale verso una chiesetta, posta a 620 metri di altitudine, che si raggiunge pedalando in salita per un impegnativo chilometro.
In saliscendi per quattro chilometri si arriva ad Assais dove incomincia una nuova salita che porta a Navado: l'ascesa misura quattro chilometri per un dislivello di 220 metri.
Da Navado si scende a Chiaicis in quattro chilometri.
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TRA TOLMEZZO E RAVASCLETTO
Un percorso poco impegnativo per scoprire senza troppe difficoltà diversi angoli della verde Carnia.
Itinerario: appena dopo Tolmezzo si raggiunge Arta Terme, fonte termale conosciuta anche da Giosuè Carducci, e poi Sutrio.
A Sutrio parte la ascesa più importante: otto chilometri al 5% con qualche strappo più duro, fino alla sella di Valcade.
Dalla sella si scende a Villa Santina ed, attraverso centri molto caratteristici e tipici della Carnia, si raggiunge di nuovo Tolmezzo.

FORCELLA DI CORCE
Da Tolmezzo si sale su asfalto e con buon impegno (dislivello di 550 metri) sino alla frazione Fusea ed oltre sino alla Sella Curiedi. Nei pressi di un campo sportivo (km 0, 870 mslm) si pedala su asfalto sino al km 2 quando ad un bivio si imbocca la strada sterrata che sale a destra. Si tratta di una salita costante, non difficile, che porta sino ai 1285 mslm di forcella di Corce (km 8) attraverso alcune malghe e la foresta di Corce. Giunti alla forcella si prosegue in discesa sterrata verso Buttea per tornare su asfalto al km 11 e rientrare a Curiedi e poi a Tolmezzo.
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RIFUGIO MARINELLI
Il rifugio Marinelli si può raggiungere lungo due vie che possono essere anche unite in un bel percorso circolare (attenzione alla lunghezza del trasferimento su asfalto da passo di Monte Croce Carnico a Rigolato con superamento del "passo" di Ravascletto).
Si scoprono molti dei luoghi più belli e panoramici della Carnia.
Da Rigolato, 800 mslm, si raggiunge il rifugio Tolazzi, a 1350 mslm, da dove parte lo sterrato che sale in soli 5.6 chilometri sino al Marinelli: si tratta di una salita davvero impegnativa che in questa manciata di chilometri colma un dislivello di 800 metri.
Giunti al rifugio si può ammirare la cima che domina tutte le Alpi Carniche, ovvero il monte Coglians, alto 2780 metri.
Dal rifugio si può scendere verso la statale che porta al passo di Monte Croce Carnico, nei pressi di Casetta in Canadà (983 mslm): una discesa di sterrato, ciottolato e ghiaia, lunga dieci chilometri.
La possibile inversione del senso di marcia dell'itinerario proporrebbe in salita questo impegnativo tratto: 13% è la pendenza media!
Per l'itinerario circolare la distanza tra Casetta in Canadà e Rigolato è di km 42 con discesa leggera fino a Paluzza, risalita a Ravascletto nuova discesa a Comeglians e ulteriore salita a Rigolato.
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TRE FORCHE ATTORNO AL PIETINIS
Bell'itinerario, vario ed impegnativo, tra il lago di Sauris ed i 2077 metri di altitudine del monte Piétinis.
L'anello è quasi tutto su sterrato e misura 23 chilometri durante i quali si supera un dislivello totale di 1200 metri.
Usciti da Sauris si scende fino a Stavoli Gostach (1140 mslm, km 2) dove si incomincia a salire sino a forca Pietinis, 1880 mslm - km 13, passando accanto a tante diverse malghe.
Dalla forca si scende a Casera Pietinis (cento metri di dislivello e 1.5 km di discesa) per risalire a forca Vinadia Grande (quota 1880 mslm, salita di ottocento metri) dove si scende ancora (1.5 km per dislivello di 200 metri) per ricominciare nuovamente a salire fino a 1833 metri di Forca Festons (km 19.52 metri 1860).
Questa Forca segna la fine della salita: in soli quattro chilometri si scende sino a Sauris di Sotto, al punto di partenza.
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RIFUGIO GIAF
Il rifugio Giaf si trova a 1400 metri di altitudine ed offre interessanti panorami sulla valle del Tagliamento e sulle cime circostanti.
Dal centro sportivo di Forni di Sopra, 887 mslm, si prende verso monte su sterrato-prato e si prosegue per circa 2.5 chilometri fino a Chiendarens (945 mslm) ed oltre fino a raggiungere, al chilometro 7, un bivio a 1168 metri di quota.
A questo bivio si sale a sinistra per arrivare in 1.5 chilometri di dura salita (dislivello 240 metri) al panoramico rifugio.
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CROSTIS
Si tratta di una "parte" del primo itinerario descritto nella pagina. Da Ravascletto si parte, in saliscendi su asfalto, verso Salars e Tualis, località raggiunte rispettivamente in 2 e 5.5 chilometri.
Inizia a Tualis - 900 mslm - una dura salita su asfalto che sale, in dieci chilometri di tornanti, fino ai 1929 metri di altitudine di Casera Chiadinis (km 16), ai piedi del monte Crostis.
Si pedala ora in quota, su prati e sterrati, per alcuni chilometri prima di iniziare a scendere: è la famosa panoramica delle vette, la strada simbolo del "Crostis", la celebre salita abbinata allo Zoncolan in una durissima tappa del Giro d'Italia.
Dai pressi della Casera Valsecca - km 24 - si perde quota sino a sella Valcalda a 959 mslm (km 34) e da lì si fa ritorno a Ravascletto.
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Grazie a www.salite.ch, proponiamo le altimetrie dei seguenti passi:
- Altopiano del Montasio
- Cima Sappada, da Forni Avoltri
- Salita del Crostis, da Ravascletto
- Salita del Crostis, da Comeglians
- Monte Zoncolan, da Ovaro
- Monte Zoncolan, da Sutrio
- Passo del Predil, da Cave del Predil
- Passo del Pura, da Ampezzo
- Passo del Pura, da Sauris (lago)
- Passo di Monte Croce Carnico, da Paluzza
- Sella Razzo, da Comeglians
- Sella Razzo, da Ampezzo


Su www.cicloweb.net sono molte le pagine dedicate al Friuli Venezia Giulia. Clicca i link sotto per scoprire:
- gli itinerari da pedalare in FVG,
- le passeggiate in Friuli Venezia Giulia,
- le guide alle località della regione

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