Diga e invaso di Ravedis - Foto F Zanet (2).jpg
Ravedis (scorri la gallery!)
Erto - Schegge del paese vecchio 7364.jpg
Una vista su Erto
Piancavallo Foto JC Marzi.jpg
Piancavallo dalla pianura, foto JC Marzi
ambkfriuli2.jpg
Mtb in Friuli Venezia Giulia
montanaia1.jpg
Il Campanile di val Montanaia
montanaia2.jpg
Il Campanile di val Montanaia
zbarcis.jpg
Il lago di Barcis
Friuli Venezia Giulia

Piancavallo

Dai primi rilievi che si elevano dalla pianura fino alle cime delle Dolomiti Friulane si nascondono località suggestive, valli selvagge e fragorose cascate.
Dalla val Zemola, alla splendida Valcellina, alla val Settimana queste zone regalano testimonianze di una storia millenaria: dai ritrovamenti di orme di dinosauro alle sorprendenti meraviglie naturali come il Campanile di val Montanaia o la forra scavata dal torrente Cellina.
Gli itinerari proposti in questa pagina sono dedicati a chi pedala in sella ad una mountain bike.

VALCELLINA
Itinerario di difficoltà minima, adatto anche ai "neofiti", ma meritevole in quanto lungo i suoi quindici chilometri porta a conoscere i luoghi incantati della Valcellina, aspra ed affascinante, orrida e selvaggia.
Da Montereale si segue l'indicazione per Barcis e superati due tornanti si attraversa una galleria che apre le porte della Valcellina. A destra la diga di Ravedis, a sinistra la strada nuova che accoglie il traffico motorizzato.
Poco prima del ponte che scavalca il torrente Cellina, si gira a sinistra e si sale leggermente tra punti panoramici, gole e gallerie.
Al km 7.5 si giunge a Barcis ed al suo lago. E' il momento di far ritorno sulla stessa strada, ammirando di nuovo gli incantati scenari della valle.
Clicca per aprire la mappa a cura dell'ufficio turistico locale

SELLA COL SPIZZAT
Brevi tratti di sentiero e principalmente fondo sterrato per questi diciannove chilometri che corrono, in modo circolare, attorno a Piancavallo passando per varie casere e fino a Sella Col Spizzat.
Da Piancavallo (1260 mslm) si scende verso Aviano per imboccare, nei pressi di una cabina Enel, una carrareccia a sinistra che entra nel bosco .
Si scende a Casera Collalt seguendo l'indicazione "passeggiata delle malghe", tra tracce di sentiero nei prati. Dopo qualche decina di metri si incontra una sterrata che si segue a sinistra pedalando tra le casere Barzan e del Medico. Poco oltre si segue l'indicazione casera Caseratte e si incomincia a salire con costanza dopo questi primi nove chilometri di saliscendi molto vivaci.
Si pedala sul segnavia CAI 985 fino a Sella Col Spizzat, km 13 - 1500 metri di altitudine.
Si inizia allora a scendere sempre lungo il sentiero CAI 985, tra prati e rocce prima e poi nel bosco, fino a Pian delle More, 1190 mslm - km 16. In tre chilometri si fa ritorno a Piancavallo su asfalto. Difficoltà media.
Clicca per aprire la mappa a cura dell'ufficio turistico locale

PRESCUDIN
Itinerario interessante per il suo snodarsi nei boschi del Prescudin, in una delle più interessanti zone del Friuli e della Valcellina: questo ambiente è protetto dalla Riserva naturalistica del Prescudin.
Si pedala in costante salita asfaltata da Arcola, 428 mslm, a Palazzo Prescudin, altrimenti detto Villa Emma, che dista cinque chilometri dalla partenza ed è a 686 metri sul livello del mare.
La fortuna e lo spirito di osservazione possono regalare piacevoli incontri faunistici ai bikers più discreti.
Difficoltà media.

VAL SETTIMANA
Itinerario suggestivo che risale tutta la val Settimana partendo dai 577 mslm di Claut fino ai 940 mslm di casera Pussa, punto dove termina la carrareccia e partono vari sentieri per scoprire altri luoghi di questa valle.
Arrivando dalla statale di Barcis si prende, prima di Claut, la direzione verso la val Settimana. Si pedala ai lati di un torrente cristallino prima di giungere alla cascata della val Piovin. La valle si stringe e si risale a mezza costa fino ad arrivare ad un pianoro erboso, Settefontane. Si è al settimo chilometro, poco oltre metà della salita.
Il nome di questa località, e della malga poco oltre, è dovuto alla numerosità delle sorgenti che caratterizzano questo alpeggio. Il panorama dalla Casera Settefontane è ampio sui prati alpini degli Ampes e sulle Pale delle Candele. Tra cascate e panorami sempre suggestivi si arriva a casera Pussa, km 13 e quota 940 mslm. In discesa si torna lungo l'itinerario di salita.
Difficoltà media.

ATTORNO AL CIASTELAT
Diciassette chilometri di sentiero e sterrato corrono attorno al monte Ciastelat con una salita fino a Forcella di Giais ed una decina di chilometri in saliscendi una volta scesi dalla Forcella fino alla Casera di Giais. L'itinerario presenta quindi un grado di difficoltà medio alto.
Dal Pian delle More si prende una forestale e si inizia a salire nel bosco delle Ronciade fino ad un bivio con un segnavia CAI: si prende il sentiero che, al chilometro 6, giunge alla Forcella di Giais, 1442 mslm, dove si possono scorgere i rapaci volteggiare sopra le cime o le tracce lasciate dai vari caprioli che abitano la zona.
Dalla Forcella, sul sentiero 988, si pedala per qualche centinaio di metri in quota per poi scendere fino a Casera di Giais: questa è una discesa impegnativa, in single-track.
Dalla Casera si imbocca il sentiero 986 che attraverso l'altopiano sassoso della Casera Valfredda giunge a Casera Montelonga, ottimo punto panoramico. Da questa casera, al km 13, si completa l'aggiramento del Ciastelat lungo il sentiero 971 per tornare al bivio del chilometro 2.5 e tornare a Pian delle More.

VAL ZEMOLA e DIGA DEL VAJONT
Il lago del Vajont si aggira con un facile percorso di tredici chilometri di asfalto, sterrato e sentiero attraverso i paesi di Pineda, Erto e Casso.
A nord del lago stacca la val Zemola, bella e selvaggia.
Si parte da Erto, 760 mslm, e ci si dirige (direzione segnalata) verso val Zemola e rifugio Maniago: l'orrido che chiude la val Zemola sembra dividere questa valle dal resto del mondo e rende ancora più stupefacenti i paesaggi aperti e solari che invece contraddistinguono la valle.
La salita è costante, sterrata dopo cinque chilometri, e molto panoramica: si ammirano le vette della Palazza e del Duranno. Particolare anche la strada, incisa sulla roccia come una cengia, disegnata in quota.
La meta è Casera Pezze (1442 mslm), distante dieci chilometri da Erto, ma si può proseguire verso rifugio Maniago su creste franose.
Quando si pedala in questi luoghi è d'obbligo un momento di riflessione sulla frana e l'alluvione del Vajont, sulla tragedia che colpì Erto, Casso e Longarone e sulla follia dell'uomo quando attenta alla Natura.
Clicca per aprire la mappa a cura dell'ufficio turistico locale

CASERA MONTELONGA
Salita impegnativa e stimolante che scala la montagna del Montelonga attraversando in seguito il Ciastelat e rientra, passando per Pian delle More, su asfalto al lago di Barcis, punto di partenza.
Dalla sponda sud del lago di Barcis (località Portuz, 400 mslm) si sale a sinistra per uno sterrato che si inerpica per 5.5 km fino ad un bivio dove girare a sinistra ed iniziare la parte più dura della salita.
La strada si eleva con una serie di tornanti fino ai pressi di casera La Pala. Vi si arriverebbe deviando verso destra. L'itinerario invece prosegue sulla carrareccia e più dolcemente, sempre tra abeti e faggi, sale fino all'incrocio con il sentiero 970 che si prende per salire alla casera Montelonga, 1327 mslm, km 10.
Lo scollinamento è prossimo ed avviene al chilometro numero 12 (1414 mslm), tra paesaggi affascinanti e panorami molto ampi (sentiero 971 su fondo umido e sempre sotto l'ombra di latifoglie e conifere).
Ci si congiunge con la carrareccia nel versante ovest del Ciastelat e seguendo le indicazioni per Pian delle More, prima, e per Portuz, poi, si giunge al punto di partenza su sterrato ed asfalto (discesa km 17 circa).
Clicca per aprire la mappa a cura dell'ufficio turistico locale

RUN LIFE
Già terreno di una granfondo di mtb, il Run Life, l'itinerario è difficile ed impegnativo, su carrarecce, sentieri e poco asfalto per un totale di trentacinque chilometri e mille metri di dislivello in salita.
Si parte da Piancavallo per raggiungere, in dieci chilometri (lieve discesa di tre chilometri e poi salita), la casera Valle Friz, 1515 mslm (indicazione Baracca del Sauc e al bivio a destra).
E' una salita impegnativa e panoramica che porta al punto più alto dell'itinerario, in corrispondenza appunto di casera Valle Friz.
In questa località vale la pena soffermarsi ad ammirare il panorama ed il Bus del Gias, grotta dove si mantiene perenne una coltre di ghiaccio.
Incomicia dalla casera Valle Friz una lunga discesa che porta in dieci chilometri al bivio prima di Mezzamonte dove girare a sinistra per attraversare in costa la Longiarezze.
La strada finisce ai piedi del Col Sussat che si varca pedalando sul sentiero CAI 984 per scendere al bivio che precede l'abitato di San Tomè.
A questo bivio si incrocia una carrareccia, strada vecchia di Dardago e Piancavallo, che rappresenta l'ultima e più dura salita dell'itinerario: nove chilometri per arrivare dai 500 metri di quota del bivio ai 1220 metri di altitudine di Baracca del Suac ed infine a Piancavallo, 1259 mslm.
Clicca per aprire la mappa a cura dell'ufficio turistico locale

NEI BOSCHI DEL CANSIGLIO
L'itinerario si snoda per sessanta chilometri nei pressi di una delle più grandi foreste d'Italia, protetta ma sfruttata dai Dogi della Serenissima Repubblica di Venezia come riserva di legname per remi e barche.
Le salite non sono impegnative nè il fondo è particolarmente sconnesso, unica insidia può essere la lunghezza del percorso.
Si parte da Piancavallo a 1259 metri di altitudine e si sale su sterrato a Casera Valle Friz (1515 mslm, 10 km).
Nei pressi della casera ci si trova ad un bivio in cui, procedendo a destra, si giunge alla Casa Forestale della Candaglia pedalando nella fitta pecceta dell'antica foresta secolare.
Alla Casa, 1200 mslm km 27, la discesa non è ancora finita e prosegue sino al km 37 circa, in località Crosetta: alla Casa si gira a destra per il Piancansiglio e si tiene sempre la sinistra nelle successive deviazioni.
Qui si riprende a salire verso Sponda Alta, 1212 mslm, Col de S'Cios e Pra del Bisier, 1361 mslm - km 54 - da cui si fa ritorno veloce a Piancavallo.

Grazie a www.salite.ch, proponiamo le altimetrie dei seguenti passi, sparsi per tutto il Friuli:
- Altopiano del Montasio
- Cima Sappada, da Forni Avoltri
- Salita del Crostis, da Ravascletto
- Salita del Crostis, da Comeglians
- Monte Zoncolan, da Ovaro
- Monte Zoncolan, da Sutrio
- Passo del Predil, da Cave del Predil
- Passo del Pura, da Ampezzo
- Passo del Pura, da Sauris (lago)
- Passo di Monte Croce Carnico, da Paluzza
- Sella Razzo, da Comeglians
- Sella Razzo, da Ampezzo
- Forcella del monte Rest
- Piancavallo, da Pedemonte di Aviano
- Piancavallo, da Barcis

.. mentre cliccando su due link sotto è possibile scaricare due opuscoli a cura della regione Friuli Venezia Giulia:
Zoncolan in mtb a cura della regione Friuli Venezia Giulia
Zoncolan in bicicletta a cura della regione Friuli Venezia Giulia


Su www.cicloweb.net sono molte le pagine dedicate al Friuli Venezia Giulia. Clicca i link sotto per scoprire:
- gli itinerari da pedalare in FVG,
- le passeggiate in Friuli Venezia Giulia,
- le guide alle località della regione

Condividi su  -