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Mountain bike lungo l'Alta Via del Sale (foto: www.altaviadelsale.it)
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Mountain bike lungo l'Alta Via del Sale (foto: www.altaviadelsale.it)
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Mountain bike lungo l'Alta Via del Sale (foto: www.altaviadelsale.it)
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Mountain bike lungo l'Alta Via del Sale (foto: www.altaviadelsale.it)
Liguria

Alta Via del Sale

Il territorio dell’Alta Via del Sale coinvolge diverse province, tre regioni e due stati. Già, perché, attorno a questa antica via di transito e commerci, gli ultimi episodi storici hanno disegnato i confini delle province di Cuneo ed Imperia, in Italia, il dipartimento francese delle Alpi Marittime, le regioni italiane Piemonte e Liguria e quella francese del cosiddetto Paca (Provenza Alpi Costa Azzurra). Quest’ultimo lembo delle Alpi conserva tratti paesaggistici quasi incontaminati, o selvatici di ritorno; una storia antica e tratti culturali originali che travalicano i confini che, come detto, in epoca più o meno recente, sono stati tracciati. I segni delle attività umane affondano le radici nella Preistoria (con i graffiti) ed arrivano ai pesanti lasciti dell’età più recente, come le monumentali stazioni ferroviarie volute dal Fascismo per dimostrare grandezza al vicino francese. Grandi contrasti anche a livello paesaggistico con le praterie d’alta quota a fare da contraltare ai fitti boschi di conifere e latifoglie.

VIA DEI FORTI (dal sito www.altaviadelsale.it)
Si tratta di un percorso suggestivo che permette di conoscere la realtà naturalistica e paesaggistica del territorio, unitamente alle interessanti storiche fortificazioni militari collocate sul confine italo francese.
La partenza è prevista da Limone Piemonte.
L’itinerario parte dalle alture che sovrastano Limone Piemonte e, compiendo un ampio giro piega verso nord rimanendo in quota fino a raggiungere la Certosa di Pesio. L’itinerario principale si sviluppa per la maggior parte in territorio italiano ma sconfina per un tratto anche in territorio francese. Esiste, tuttavia, la possibilità di compiere una variante che piega decisamente verso sud scendendo verso la Valle delle Meraviglie con meta Casterino. In tutto circa quaranta chilometri.
Dall’abitato di Limone Piemonte, si percorre per un breve tratto la SS 20, sino ad imboccare il percorso che conduce verso la località Sant’Anna per raggiungere la conca erbosa dei Tetti Catalin a quota 1275 mslm, e si prosegue verso i Tetti Cortassa (1454 mslm), ove è collocato un alpeggio che svolge anche caseificazione e vendita diretta di formaggi.
Da qui si scende verso i Tetti Liset e si raggiunge Limonetto.
Si prosegue quindi per un lungo tratto lungo il percorso della GTA (la tappa relativa al percorso Limonetto - Colle di Tenda - Colla Piana- Gias dell’Ortica - Passo del Duca - Rifugio Garelli) sino a raggiungere il Colle di Tenda.
Dopo aver attraversato una splendida faggeta, si percorre una carrareccia, in alcuni tratti delimitata da antichissimi muretti a secco e si sale alla conca prativa della Cascina San Lorenzo.
Si prosegue per una mulattiera che, in alcuni tratti, coincide con l’antica Via Romana (così definita per la presenza di alcuni tratti di selciatura che rimandano alla tipologia costruttiva delle antiche strade romane) sino al Colle di Tenda (1871 mslm). Raggiunto il Colle di Tenda occorre decidere se proseguire lungo il percorso che porta verso la Valle Pesio a nord oppure deviare verso sud in territorio francese. Da qui, infatti, è possibile effettuare alcune varianti che, dalla strada principale, conducono ai suggestivi forti, sino a raggiungere la località di Casterino, oltrepassando il Forte de la Marguerie.
Volendo invece proseguire lungo il percorso che porta verso la Certosa di Pesio, dal Colle di Tenda si percorre per un buon tratto la ex Strada militare, abbandonando il tracciato della GTA, e dopo il Forte Centrale si continua sino al Forte Tabourde, per poi risalire verso la Cima del Beccorosso (2214 mslm).
Quindi si riprende il percorso della GTA sino alla Cima del Becco (altitudine 2300 mslm), e al Col della Perla (2083 mslm). Si avanza ancora lungo la strada sino al Colle della Boaria, per poi riprendere lungo un tratto della mulattiera il percorso GTA sino ad arrivare alla Capanna Morgantini.
Proseguendo, si giunge al ripiano pascolivo del Gias dell’Ortica (altitudine 1836 mslm) dal quale ci si affaccia sull’incantevole versante delle Carsene. Proseguendo oltre si giunge al Passo del Duca a quota 1989 mslm dal quale si può imboccare il percorso del Tour del Marguareis per giungere alla suggestiva Cascata del Saut e discendere verso la Valle Pesio.
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Motivi di interesse lungo il percorso
Forte Centrale (Forti del Colle di Tenda)
Il Forte Centrale (o Forte di Colle Alto) è un’imponente costruzione militare che si trova presso il Colle di Tenda, in Alta Val Roya, a 600 metri a est del colle stesso. Venne costruito tra il 1881 e il 1885 (su progetto di Giuseppe Maggia e Bartolomeo Mersi) per difendere la parte italiana della Valle Roya da possibili attacchi francesi dopo che, nel 1860, la parte più occidentale della zona era stata ceduta ai francesi dai Savoia. Questo edificio è una struttura fortificata di particolare interesse strategico per la tutela della zona. In parte distrutto al termine della Seconda Guerra Mondiale, fu ceduto alla Francia, nel cui territorio si trova tuttora, insieme al Comune di Tenda in seguito al Trattato di Parigi del 1947. La struttura, di un certo interesse storico-archeologico, è comunque in cattivo stato di conservazione, benché risulti visitabile agli escursionisti che si avventurano in questa zona. Lungo la linea di spartiacque del colle sono visibili altre fortificazioni nate anch’esse per la medesima strategia difensiva.
Forte Taburda (Forti del Colle di Tenda)
A pianta squadrata, il Forte Taburda è quello edificato più a sud. Posto sul costone che fronteggia il versante segnato dalla tortuosa strada che dal Colle di Tenda discende verso il fondovalle della Roya, è anch’esso protetto da un ampio e profondo fossato e domina un’ampia fetta della Valle.
Forte Pepino
Anche questo Forte, che è quello più orientale della serie fortificata, è stato eretto con una forma ad angolo ottuso ed è cinto anch’esso da un profondo fossato sui lati sud. Il tetto è mimetizzato da una spessa copertura di cotica erbosa.
Forte Margheria
L’imponente edificio è anch’esso circondato da un fossato dal quale, attraverso alcune fenditure, è possibile entrare nel Forte.
Un lato è aperto verso il vallone sottostante mentre i tre lati superiori sono chiusi da austere mura. All’esterno sono ancora visibili tracce dell’acquedotto che portava al forte l’acqua di una sorgente posta a monte. Un sentiero in rovina si arrampica su questo costone e raggiunge il sovrastante Forte Pernante.
Forte Pernante
Ben mimetizzato sul fianco del Colle sorge il Forte Pernante, edificato a pianta trapezoidale. Dalla sua posizione dominante si gode di un eccezionale panorama sulla valle sottostante e verso le montagne. La provvista idrica del Forte era garantita da un acquedotto lungo alcuni chilometri di cui rimangono tracce lungo il sentiero che taglia il pendio meridionale della Cima Salaute (che si innalza a ovest dell’edificio) e di fianco alla carrozzabile che si inoltra nel Vallone dell’Abisso.
Forte Giaura
Il Forte Giaura dalla pianta pentagonale è circondato da un profondo canale di protezione. Sul suo fianco ovest si vede il versante della Rocca dell’Abisso e si estende l’alpeggio di Pra’ Giordano. L’alpeggio è attraversato dal sentiero che si avvicina gradualmente a quello più ripido che porta sulla vetta.
Limonetto
Antica frazione collocata lungo la strada romana che conduce da Limone al Colle di Tenda. Limonetto confina con il Parco delle Alpi Marittime ed il Parco Nazionale del Mercantour, mentre percorrendo l’Alta Via del Sale è possibile, in poche ore di cammino, raggiungere il Parco del Marguareis; questa felice collocazione rende Limonetto una meta turistica connessa soprattutto alla fruizione escursionistica, legata alla pratica del trekking in estate, dello scialpinismo e delle passeggiate con le ciaspole, in inverno.
Casterino
Frazione del Comune di Tenda, località turistica ricca di strutture ricettive e base di partenza per organizzare le visite alla Valle delle Meraviglie, alla Valle di Fontanalba, alla Valmasque, alla Rocca dell’abisso ed ai forti del colle di Tenda. Qui è possibile organizzare le escursioni accompagnate alle zone della valle dove si trovano le incisioni rupestri (Meraviglie e Fontanalba). 
Passo del Duca e Conca delle Carsene
Il Passo del Duca divide il Vallone del Marguareis dal Vallone degli Arpi ed è uno dei passaggi d’accesso della Valle Pesio verso l’Alta Via del Sale, la Capanna Morgantini, il Colle dei Signori e la Conca delle Càrsene.
Capanna Speleologica A. Morgantini
Si tratta di un prefabbricato edificato dai componenti del Gruppo Speleologico Alpi Marittime, intitolato al socio Alberto Morgantini, tra i promotori della sua costruzione, precocemente e tragicamente scomparso in montagna. La capanna è collocata in zona Colla Piana, (Comune di Briga Alta) posta nella zona della Conca delle Carsene, ad uso e accesso del Gruppo Speleologico Alpi Marittime ed è di proprietà del CAI di Cuneo. Venne inaugurata il 24 luglio 1977 ed ampiamente ristrutturata nel 1997. Possibilità di accesso previo richiesta di disponibilità e di ritiro delle chiavi a Cuneo.
Cascata del Saut
É una suggestiva cascata che si trova in Val Pesio, nel Parco Naturale del Marguareis, sopra il Pian delle Gorre e nelle vicinanze del sentiero per il Rifugio Garelli. Si tratta di due cascate separate, una ha un getto limitato, mentre l’altra è decisamente più grande e sono formate dalle acque che scendono dal Marguareis e che, insieme agli altri affluenti, danno vita la torrente Pesio.
Certosa di Chiusa Pesio
Questo monastero certosino venne fondato nel 1173, ed è un imponente monumento storico molto interessante che, attraverso secoli di storia, è giunto alla sua attuale destinazione di Casa di Spiritualità dei Missionari della Consolata. L’edificio accoglie ogni anno molte centinaia di pellegrini. Nel corso dei secoli fu notevolmente modificato, rispetto alla sua forma originale, con la edificazione, al piano superiore, di un grande chiostro e di una chiesa, diventando nel tempo uno scrigno di preziose opere d’arte, con dipinti del Pentani e del Claret. Alla metà del Seicento venne profondamente ridisegnato dall’architetto fossanese Giovenale Boetto con la costruzione, fra l’altro, dell’elegante loggiato che si estende in fondo al viale di ingresso. Nel 1802 gli ordini monastici vennero soppressi dal Governo Napoleonico: gli ingenti beni immobiliari ed artistici della Certosa andarono dispersi in mille rivoli e le austere mura del monastero nell’Ottocento furono convertite in stabilimento idroterapico frequentato dall’alta società europea.Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale il grande albergo chiuse e l’antico edificio, per anni, venne abbandonato a se stesso fino a quando, nel 1934, con i Padri Missionari della Consolata, tornò ad essere un importante centro di spiritualità. Dal 1978 la Certosa è inclusa all’interno del Parco Naturale del Marguareis.
 
CICLABILE DEL TANARO (dal sito www.altaviadelsale.it)
L’itinerario ciclabile è una pista ciclabile di recente realizzazione, quasi interamente asfaltata (risultano ancora da asfaltare due tratti tra Barchi ed Ormea e tra Cantarana e Ponte di Nava). Si tratta di una vera e propria arteria verde, una greenway, che collega PriolaGaressio ed Ormea proseguendo sino a Nava con un dislivello molto contenuto e pendenze poco significative: si sale dai 500 mslm di Priola agli 803 mslm di Ponte di Nava su uno sviluppo di circa 26 km.
Lungo l’itinerario, che si insinua nel solco della Alta Valle del Tanaro con un andamento scorrevole ed ombroso, si incontrano sorgenti e punti sosta panoramici che accrescono l’amabilità della pedalata o della camminata.
Un itinerario ideale per famiglie che consente di vedere la valle sotto una prospettiva differente e percorrerla in maniera tranquilla e sostenibile.
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LA VIA DEL REDENTORE (dal sito www.altaviadelsale.it)
Itinerario ciclabile presenta un discreto dislivello (dai 1263 mslm del punto di partenza ai 2200 mslm del Monte Saccarello), percorrendo per buona parte il territorio incluso nel Parco Regionale delle Alpi Liguri.
Partendo da Mendatica, si raggiunge la località di San Bernardo di Mendatica (altitudine 1263 mslm). Superato San Bernardo si percorre il sentiero che conduce al Colle di Garezzo, entrando in area Parco.
Da qui si possono seguire due percorsi: è possibile salire verso il Monte Frontè e superare l’omonimo passo (altitudine 2090 mslm) per continuare per un tratto lungo l’Alta Via dei Monti Liguri, sino al raggiungimento della Statua del Redentore, sul Monte Saccarello (una variante al percorso principale consente invece di raggiungere la località di Monesi di Triora).
In alternativa, dal Monte Saccarello, si può scendere verso la Collardente, in territorio francese. Da questo punto si può proseguire in Francia, lungo una variante sino al Comune di La Brigue, oppure, su territorio italiano, scendere verso l’abitato di Realdo.
Un’altra soluzione dà la possibilità di proseguire e, attraversando Verdeggia (frazione di Triora), di tornare al passo della Guardia (1461 mslm); in alternativa dal Colle di Garezzo si mantiene una quota più bassa e si raggiunge direttamente il Passo della Guardia con un tragitto più breve e meno impegnativo. Dal passo della Guardia si continua verso il passo del Pellegrino (1388 mslm), il passo di Gorda (1252 mslm), il Monte Trono (1182 mslm) sino a raggiungere il centro abitato di Triora.
Lungo il percorso sono presenti il Rifugio Sanremo (non custodito) sul Monte Saccarello (il più alto della Liguria) e un bed&breakfast nella frazione di Verdeggia, oltre alle strutture presenti a Triora e Mendatica.
L'itinerario misura 30 chilometri - per direzione - da Mendatica a Triora.
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PERCORSO CICLABILE TENDA - BRIGA 
(dal sito www.altaviadelsale.it)
Si parte da La Brigue oppure da Tende, Saint Dalmas de Tende o Casterino. L’area interessata è soprattutto francese ma coinvolge un’ampia porzione del territorio transfrontaliero, posto sul confine con l’Italia e passa attraverso i Comuni di Tenda, La Brigue, Limone Piemonte, Briga Alta, Triora, Mendatica, Chiusa Pesio.
Il percorso offre una serie di varianti così da adattarlo alle proprie capacità ed attraversa un paesaggio naturalistico di notevole bellezza, toccando i centri di media valle, sfiorando le cime severe della cresta rocciosa, immergendosi nel fitto del Bosco delle Navette ed attraversando la suggestiva Valle delle Meraviglie, culla di un’antichissima civiltà pastorale preistorica. Notevoli sono anche molti centri abitati che si possono visitare come Tenda e La Brigue, coi loro centri storici di sicuro fascino così come le borgate alpine che si incrociano durante il tragitto.
Da La Brigue (770 mslm) inoltrarsi nel Vallon de Galas da dove una serie di tornanti affronta in modo deciso la salita verso un’altura  dove si incrocia una strada più grande. Questo punto può essere raggiunto anche attraverso due alternative meno impegnative. Una, più a nord supera il bellissimo santuario di Notre Dame de la Fontaine e sale più dolcemente verso la sommità. La seconda, più a sud, costeggia il Vallone del Rio Secco ed aggira la zona dei tornanti raggiungendo l’incrocio citato prima.
Da qui, attraverso il Col du Loup si procede verso il Colle di Sanson (1685 mslm). Giunti a questo punto si incontra una biforcazione che offre la possibilità di proseguire verso Realdo perdendo quota per circa dodici km e di raggiungere il piccolo villaggio costeggiato da imponenti falesie. In alternativa si può andare verso il Colle Melosa e la cima di Marta mantenendosi in quota.
Il tragitto principale, però, dalle Basse di Sanson prosegue verso il passo di Collardente (1600 mslm).
Qui, da un’ulteriore biforcazione è possibile scendere verso Triora o San Bernardo di Mendatica; se si prosegue sul percorso principale si raggiunge il passo del Tanarello (2042 mslm) e si incontra un bivio che da la possibilità di salire verso la maestosa Statua del Redentore, oppure proseguire verso Monesi di Triora ed Upega entrando nella parte sommitale della Valle Tanaro. Si entra quindi nell’immenso bosco delle Navette, sconfinata e fascinosa distesa di larici ed altre conifere e si raggiunge la sommità della Valle d’Upega, presso il Colle di Selle Vecchie (2098 mslm).
Da qui si arriva al Colle dei Signori (2112 mslm) nelle cui vicinanze si incontra il Rifugio Don Barbera. Mantenendo la quota si supera il Colle della Boaria (2102 mslm) - diramazione possibile verso la Certosa di Pesio - si tocca il Colle della Perle (2083 mslm) e si viaggia verso la zona delle storiche fortificazioni militari viaggiando sul filo del confine italo-francese sfiorando la Cima del Bec (2300 mslm), la Cima Pépin (2344 mslm) e la Cima del Becco Rosso (2214 mslm).
Il Forte Tabourde appare in tutta la sua imponenza (1982 mslm); da qui è possibile ripiegare verso nord e raggiungere il Forte Centrale.
Per giungere in questo punto è possibile una variante verso il Lago della Perla ed il Colle Campanino. Dal Forte Centrale (1950 mslm) parte una diramazione della strada militare che scende verso Limone Piemonte. Proseguendo in territorio francese si raggiunge il Forte di Margheria (1842 mslm) e il percorso continua fino a raggiunge la bassa di Peyrafique (2028 mslm).
Qui ci sono due possibilità: imboccare la diramazione verso Casterino oppure andare verso la Bassa d’Ourne (2040 mslm) in direzione di Tenda.
Da Casterino, punto di partenza per le ineguagliabili escursioni nella Valle delle Meraviglie alla scoperta dei graffiti preistorici, prende avvio anche l’interessante Anello di Fontanalbe: si parte da Casterino alla palina IGN367; da qui bisogna seguire la strada asfaltata attraversando il villaggio fino a raggiungere la palina IGN395 (caseificio) per poi seguire il sentiero che passa accanto al Lago des Grenouilles (palina IGN392). Si prosegue poi lungo il sentiero che compie un ampio giro, fino alla palina IGN390 per poi scendere di nuovo verso Casterino, attraversando il bosco di Mélèze fino alla palina IGN391 dove c’è una zona attrezzata per l’arrampicata sugli alberi.
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