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In alta Valtorta (scorri la gallery!)
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I prati della Pigolota
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I prati della Pigolota
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I prati della Pigolota
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Valle dell'Inferno, in alta Valtorta
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Vista verso il Pizzo Camino dalla Croce di Salven
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Vista verso il Pizzo Camino dalla Croce di Salven
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Verso la Bergamasca, dalla Croce di Salven
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La salita a passo Vivione (località Cimalbosco)
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Al passo Vivione
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Al passo Vivione
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Vivione: fine delle fatiche!
Lombardia

Bergamasca

Le Alpi Bergamasche (dalle colline attorno a Bergamo fino al cuore Orobie, ai confini con la Valtellina, dove si superano anche i 3000 metri di quota) sono molto frequentate - in particolare dai lombardi - proprio perchè facilmente raggiungibili dai centri urbani della Pianura Padana.
Le principali località sono centri turistici non solo estivi, ma anche invernali (come ad esempio Foppolo, Schilpario o Castione della Presolana). La montagna bergamasca accoglie località di grande interesse: cime dal sapore dolomitico (prima su tutte la Presolana), cascate fragorose (da provare, almeno una volta, l'emozione della cascata del Serio nei cinque giorni di apertura annuali) e boschi silenziosi dove addentrarsi in sella alla propria bicicletta.

Segnaliamo inoltre tre siti web con diverse pagine dedicate ad itinerari per scoprire in Mtb la montagna bergamasca e le Orobie: http://www.valleserianabike.it/ e http://www.percorsimtbvalbrembana.it.
Diversi percorsi sono disponibili anche sul sito dello Stezzano Bike Team, per consultarli è sufficiente navigare sulle pagine Stezzanobiker.Altervista.org

SELVINO
Interessante salita ai margini della val Seriana. La vegetazione che circonda il ciclista è rada, non per l'altitudine, modesta, ma per il clima, caldo e secco della zona. Da Nembro si incomincia a salire ed in soli undici chilometri (ed una ventina di tornanti!) si porta a termine l'ascesa ai 960 metri di Selvino. La salita misura undici chilometri ed il dislivello complessivo è di 650 metri: dai 310 mslm di Nembro ai 960 mslm di Selvino, si sale con pendenza regolare. Giunti alla meta ci si trova in un bel paesino, proprio sul crinale tra le valli Brembana e Seriana. Le pendenze non sono mai eccessive (media del 6%, senza "muri") ma la salita è comunque una bella escursione da inserire in un qualche tracciato circolare magari insieme al colle di Zambia, la Forcella o il passo della Crocetta.
Sul sito www.salite.ch, l'altimetria della salita a Selvino.
Alla vetta si sale anche da Algua altimetria.



LA RONCOLA
Dal centro di Alemanno San Salvatore si parte per salire i 530 metri di dislivello che portano a Roncola. Si tratta di una bella salita, tipicamente prealpina, ovvero breve ma non banale. Si sale per 7.5 km al 7% di pendenza media, sconfinando raramente oltre il 10%. La strada regala panorami sulla pianura e su questi primi colli alpini.
Durante il percorso non è difficile incontrare qualche "collega" e magari qualcuno dei vari professionisti bergamaschi che scelgono queste strade per allenarsi.



FUIPIANO
Un'altra bella salitella nella zona della Val Imagna è l'ascesa ai mille metri di quota di Fuipiano Valle Imagna.
Non è certo proibitiva ma comunque richiede un buon allenamento per essere affrontata in brillantezza: i chilometri sono dieci ed il dislivello di 600 metri.
Pendenza media del 6% dunque con punte del 10% nel finale e falsopiano di più di due chilometri nel primo tratto.



FORCELLA DI BERBENNO
Salita breve e abbastanza costante. L'altitudine raggiunta è modesta, 730 mslm, ma meno modeste sono le pendenze della salita. Si sale con costanza su pendenze intorno al 7% per sei chilometri da Casazza, 345 mslm, sino al valico. Qualche tornante lungo il percorso e qualche strappo al 10%. La forcella di Berbenno si supera pedalando per soli 4.5 km su pendenze che variano dal 5% all'8%.
L'altimetria a partire da Brembilla.
Alla forcella si sale anche da Ponte Giurino e  Sant'Omobono Imagna (clicca sui nomi dei due paesi per le altimetrie).



PASSI OROBICI
Chi ha "fame" di passi trova pane per i suoi denti nella montagna bergamasca. In particolare, si suggerisce la possibilità di disegnare due anelli molto ambiziosi e l'ulteriore chance di concatenare questi due anelli in un "otto" davvero impegnativo.
Ponendo la propria base a Rogno, in val Camonica, ci si riscalda per sedici chilometri fino a Malegno (attenzione a non finire sulla superstrada, seguire sempre la vecchia provinciale). A partire da questo paese, frazione di Cividate Camuno (nota per le sue iscrizioni rupestri) si affrontano le docili rampe della Croce di Salven, un valico che impegna moderatamente ma concede anche diversi tratti di respiro. Misura quindici chilometri per un dislivello di circa 800 metri.
In discesa verso la val di Scalve (attenzione: il versante bergamasco è ben più angusto di quello bresciano e la strada è parecchio dissestata anche se in parte riasfaltata nel corso del 2019) si può optare per:
- pronta risalita verso il passo della Presolana che propone pendenze di tutto rispetto con punte oltre il 15%. La salita dura otto chilometri e supera un dislivello di 550 metri. Dal passo si prosegue in discesa verso Clusone e poi in falsopiano verso il lago d'Iseo. Picchiata su Lovere, passerella sulle rive del Sebino e rientro a Rogno (totale: 84 km e circa 1400 metri di dislivello).
- un'alternativa, lunghissima, da Dezzo di Scalve è lanciarsi alla conquista del passo Vivione: mille metri abbondanti di dislivello e poco più di ventuno chilometri per questa ascesa.
Durissimi i primi tre chilometri poi un tratto di relax passando tra i paesi dell'alta val di Scalve (Schilpario e Vilminore) e poi di nuovo dura salita, su una sede stradale davvero ridotta. Stretta è anche la discesa in val Camonica (20 km) fino alle porte di Cedegolo dove, badando a non imboccare la superstrada ma a mantenersi sulla vecchia provinciale, si fa rientro a Malegno in sedici chilometri ed ulteriori tredici verso Rogno. In totale più di cento chilometri.
I due anelli possono essere concatenati da chi è veramente allenato: oltre 3300 metri di dislivello e più di 160 km per il percorso Rogno - Malegno - Croce di Salven - Dezzo di Scalve - passo Vivione - Cedegolo - Malegno - ripetizione del Croce di Salven - Dezzo di Scalve - passo della Presolana - Clusone - Lovere - Rogno.
Clicca per una mappa d'insieme, tratta da www.openstreetmap.org e da questo link scarica la mappa GPS, su cartografia www.openstreetmap.org e ricavata su http://www.mapslow.eu/it, con Licenza Creative Commons. 


VIVIONE
Poco noto ma estremamente interessante, il passo del Vivione (1828 mslm) collega la Bergamasca alla val Camonica.
Una salita che, poco trafficata e su sede stradale ristretta, lascia spazio alle biciclette.
La salita vera inizia a Schilpario (1124 mslm) e risale il corso del torrente Dezzo in alta valle di Scalve.
Un primo tratto rettilineo o quasi ed una successiva fase a tornanti consentono di guadagnare i settecento metri di dislivello: le pendenze non sono quasi mai proibitive e consentono qualche "presa di fiato" vista l'alternanza di chilometri all'8-9% ed altri al 5-6%.
Clicca per aprire l'altimetria grazie a www.salite.ch



RIFUGIO MONTE FARNO
Sette chilometri e settecento metri di dislivello per questa salita nella zona compresa tra Bergamo ed il lago d'Iseo.
Si parte da Gandino e si pedala su pendenze severissime tranne per un tratto centrale che offre la possibilità di tirare il fiato.
L'arrivo è a quota 1250 mslm.
Clicca per una mappa d'insieme, tratta da www.openstreetmap.org 


PASSO SAN MARCO
Un itinerario che ha profumo di storia, disegnato lungo l'antica via Priula, tracciata dalla Serenissima Repubblica di Venezia per congiungersi alla Valtellina, ai Grigioni ed al nord Europa senza dover passare dal lago di Como e pagare dunque dazio al Ducato di Milano.
Si parte da Piazza Brembana ed i primi quattro chilometri fino ad Olmo al Brembo (556 mslm) sono un ideale terreno per un primo riscaldamento.
Oltre Olmo si inizia a salire con più decisione: al 7% sino a Mezzoldo e la strada diviene ancora più intensa in seguito quando si inerpica fino a raggiungere pendenze del 12%.
Il panorama è molto vario tra ampi pascoli verdeggianti e fitti boschi di latifoglie prima e conifere in vista del passo. La distanza totale è di ventiquattro chilometri in salita per un dislivello di circa millequattrocento metri.
L'altimetria nel dettaglio, www.salite.ch
Clicca per una mappa d'insieme, tratta da www.openstreetmap.org e ricavata su http://www.mapslow.eu/it, con Licenza Creative Commons. 


SALITA A FOPPOLO
Mille metri di dislivello in circa venti chilometri per questa impegnativa salita nel cuore della val Brembana. Idealmente si può dividere la salita in due tronconi: i primi dieci chilometri, agevoli, salgono dai 507 mslm di Lenna agli 848 mslm di Branzi, con una pendenza media del 3%.
Pendenza media più che doppia per gli ultimi dieci chilometri che si presentano subito dopo Branzi con quattro tornanti scavati nella roccia, spettacolari quanto difficili. Con diverse gallerie, tra boschi e praterie si arriva a Foppolo, nella conca prativa tra i monti Valgussera, Montebello, Toro e Vescovo.
L'altimetria dettagliata è sul sito www.salite.ch (clic)



MOUNTAIN BIKE IN VALTORTA
Itinerario che farà storcere il naso ai puristi della mtb ma che, a chi condivide lo spirito di www.cicloweb.net, ovvero divertirsi ed esplorare pedalando, piacerà senz’altro. Breve ma con mille metri di dislivello, il percorso si snoda nel cuore della montagna bergamasca, ai piedi del Pizzo dei Tre Signori tra i comuni di Ornica e Valtorta, piccoli borghi di antica origine e consolidata tradizione dapprima pastorale, poi mineraria ed oggi turistica.
In particolare, Ornica è sede di uno dei primi esperimenti di “albergo diffuso” e vanta un centro storico suggestivo, meritevole di una deviazione.
Il percorso circolare proposto sale su asfalto da Cassiglio fino ad Ornica, ne sfiora il centro storico e prosegue, su pendenze davvero severe, fino a guadagnare uno sterrato compatto che, lambendo la bella valle dell’Inferno, porta d’accesso verso le quote più elevate ed i confini con la Valtellina, si mantiene in costa fino ai prati della Pigolota (da visitare in particolare durante la fioritura dei crocus) per poi scendere decisamente, su sterrato e poi su cemento fino a Grasso e Valtorta.
Il rientro avviene poi sulla provinciale.
Partenza dunque da Cassiglio (640 mlsm, km 0) dove, seguendo il corso del torrente, si inizia a pedalare lungo la provinciale di fondovalle. Una salita mai difficile, che prende quota con moderazione. Ben diverse le pendenze che si affrontano una volta svoltato a destra verso Ornica (740 mslm, 2.7 km): niente di trascendentale ma la fatica, in vista del borgo, aumenta.
Diventano davvero impegnative, invece, le pendenze che si affrontano in uscita da Ornica (950 mslm, 6 km), lungo la strada principale (SP7), seguendo le indicazioni per l’agriturismo Ferdy e l’asineria. Alcuni tratti raggiungono anche il 20%. La fatica è tanta ma il tratto più duro è breve: ben presto, infatti, le pendenze si fanno più pedalabili e la strada conduce ad un importante bivio. Qui (1150 mslm, 7.6 km) si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per l’agriturismo Ferdy, e lasciando la SP7 che prosegue invece verso Cusio ed altri paesi della val Brembana.
Il tratto che si affronta ora è quello più interessante dal punto di vista panoramico e naturalistico: il fondo si fa sterrato, anche se spesso interrotto da tratti su cemento. La vista si apre alle vette che chiudono la valle dell’Inferno e la val Stabina, ai verdi alpeggi e in corrispondenza di un’indicazione escursionistica è possibile lasciare la mtb per guadagnare, in due minuti, una bella vista sulla valle dell’Inferno ed il Pizzo dei Tre Signori (1330 mslm, 9.9 km).
Il percorso prosegue ora in sostanziale saliscendi e il punto di maggior interesse è il prato della Pigolota: qui, tra aprile e maggio, fioriscono i crocus i cui petali, bianchi e viola, donano un’aurea fiabesca a questo alpeggio sperduto tra le montagne bergamasche. Una piccola cappella rende più suggestivo questo quadretto (1420 mslm, 12.6 km).
Non resta che scendere: la discesa è davvero veloce e propone un primo tratto su sterrato, un secondo su cemento ed infine torna ad essere asfaltata a Grasso e poi a Valtorta (17 km, 950 mslm).
Dopo quest’ultimo paese, solo otto chilometri di strada provinciale separano dal rientro al punto di partenza.
Al termine della gita si saranno pedalati 25 km per circa mille metri di dislivello.

Su www.cicloweb.net anche una guida a Bergamo ed alle montagne della Bergamasca (clicca)

Grazie al sito www.salite.ch si propongono le altimetrie di alcune salite bergamasche.
- Croce di Salven, da Dezzo di Scalve;
- passo della Presolana, da Dezzo di Scalve;
- passo del Vivione, da Dezzo di Scalve;
- Monte Avaro, da Olmo al Brembo;
- passo della Crocetta, da San Pellegrino Terme;
- passo della Crocetta, da San Giovanni Bianco;
- passo della Presolana, da Rovetta;
- passo di Ganda, da Gazzaniga;
- valico di Ca' Perucchini, da Medega

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