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Cimmo da Marmentino (scorri la gallery!)
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Scenari rurali in val Trompia
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Un'edicola votiva ed una piccola strada
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Pedalando in alta Val Trompia
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Vista su Maniva
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Una cascina a Marmentino
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Sopra Marecc
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Vaghezza
Lombardia

Alta Val Trompia

L'alta Val Trompia si raggiunge in poco meno di un'ora da Brescia ed è quasi idilliaca se confrontata ai luoghi attraversati per raggiungerla.
Infatti, da Brescia fino a poco prima di Marcheno si è immersi in una realtà fortemente industrializzata, urbanizzata e multietnica. Lo sviluppo tumultuoso ha lasciato ben poco alla natura ed alla salvaguardia dell'ambiente.
Oltrepassato Marcheno, al contrario, la valle si fa più stretta, i camion scompaiono ed i paesi diventano molto più caratteristici.
Da Lavone stacca la frequentatissima strada che porta alle pendici del monte Guglielmo, vero e proprio santuario (anche perchè in vetta, un santuario c'è davvero!) degli amanti della montagna bresciani. In alta valle ci si avventura fino alle pendici del Maniva, comprensorio sciistico invernale, e apprezzata meta per escursioni in media montagna durante la bella stagione.


GIRO IN QUOTA: CAREGNO
Da Bovegno si scende fino a Lavone (4.1 km) lungo la statale della val Trompia dove si svolta a destra per risalire verso Pezzaze e poi Pezzoro (km 3.5-4). Dal paese si prende la strada che porta alla forcella di Pezzoro in cui comincia un lungo tratto di strada sconnessa ed in saliscendi che mantiene a quota 1000 metri nella zona del Caregno. I primi tornanti segnano l'inizio di una veloce ed impegnativa discesa su fondo asfaltato che porta fino ad Inzino ed a Gardone Val Trompia da cui si risalirà fino a Bovegno (la risalita in falsopiano lungo la statale misura 16 km). Nella sua completezza il tracciato circolare qui disegnato è di 30 km circa.
Da Pezzoro si può anche raggiungere il rifugio Valtrompia a 1259 mslm in poco più di due chilometri: la strada è ripida e percorrerla tutta in sella è una bella sfida! Il rifugio è posto sulla via per il monte Guglielmo che però, in mountain bike, è difficilmente raggiungibile.
Grazie a www.salite.ch, l'altimetria da Gardone ai Prati di Caregno.



PASSO MANIVA
Il versante meridionale del passo Maniva è una salita tosta: chiunque si metta su questa strada sa che dovrà conquistare con fatica i 1655 metri di altitudine del passo ed i crescenti panorami  che abbracciano l’alta val Trompia e le creste che segnano lo spartiacque con la val Camonica e la val Sabbia.
Partenza classica da Collio: i chilometri sono poco meno di dodici ed il dislivello superiore agli ottocento metri. Pendenze davvero diseguali: fino a San Colombano la salita è pedalabile e si possono spingere rapporti anche lunghi. Successivamente si alternano tratti duri, oltre il 10%, a tratti più abbordabili ma difficilmente si scende sotto il 7%.
Da segnalare anche la presenza di numerosi tornanti che - oltre a permettere di ammirare l'alta Val Trompia allontanarsi sempre più all’orizzonte - offrono anche attimi di tregua.
Una volta giunti al passo si possono valutare più opzioni:
- con una mountain bike o una gravel si può scendere ad Anfo superando il passo Baremone (tratto sterrato piuttosto sconnesso verso i passi della Berga e della Spina prima di passare sul versante di Idro) e rientrare poi in val Trompia o da Lodrino (via Casto) o da Bagolino (via Ponte Caffaro – passo Maniva, versante nord). In entrambi i casi l’estensione è lunga ed impegnativa.
- sempre con una gravel o una mountain bike si può conquistare il Dosso dei Galli, a più di 2180 metri sul livello del mare, caratterizzato dalle fatiscenti tracce della base Nato. Sono otto chilometri dal passo ma la salita, molto varia nelle pendenze, si concentra nei primi cinque. Si può continuare oltre se si ha gamba, fiato e tempo a disposizione. Infatti, dal Dosso si arriva in dieci chilometri, spesso sterrati, al passo Croce Domini e da lì, scendendo per ulteriori diciotto chilometri, si arriva alle porte di Bagolino dove, seguendo le indicazioni per Collio, si aprono le porte del versante settentrionale del Maniva (questo itinerario circolare è descritto qui - clicca)!
Grazie a www.salite.ch, l'altimetria della salita da Collio.



COLLE SAN ZENO
Raggiunto Lavone in quattro km di discesa dolce, partendo da Bovegno, si svolta verso Pezzaze, paese che si raggiunge in 2.5 km di salita di medio livello. Da Pezzaze il fondo stradale è asfaltato per altri tre chilometri ed in seguito, dopo Aiano, si fa sterrato. La salita è abbastanza lunga (12 km da Pezzaze) ma mai proibitiva e si può percorrere anche se non si eccelle in forma fisica. Quando la strada prosegue facendosi più rettilinea, il rifugio Piardi (1149 mslm) ed il Colle San Zeno (1434 mslm) sono ormai prossimi. Dal punto di arrivo di questo itinerario si può osservare un bel panorama sulla zona del Lago d'Iseo e sulla alta val Trompia e, se lo si desidera, si può scendere per la val Palot fino ad arrivare, dopo parecchi chilometri, a Pisogne, sul margine estremo del Lago d'Iseo.
Per mountain bike.
Grazie a www.salite.ch, l'altimetria della salita da Lavone.

 

MARMENTINO
Marmentino si compone di varie frazioni e località sparse sullo spartiacque tra la val Trompia e la val Sabbia. Si tratta di una vallata di facile accesso che collega i centri della val Trompia più settentrionale con Vestone e l'alta val Sabbia.
La quota massima raggiunta è di 950 metri circa, a nove chilometri di distanza da Tavernole sul Mella. Scollinati, si può anche scendere a Vestone (km 28 da Tavernole) e poi tornare in val Trompia risalendo da Casto e Lodrino, disegnando quindi un lungo anello nel cuore della montagna bresciana.


LODRINO
Breve ascesa che porta alle case di Lodrino, centro collocato a 700 metri di altitudine sullo spartiacque tra la val Trompia e la val Sabbia.
Lodrino si raggiunge con una salita agevole, salvo alcuni tratti molto severi, ed abbastanza tortuosa. Il bivio per l'inizio di questa salita è a Brozzo, nei pressi di Marcheno, un paese dove si incomincia ad assaporare un clima più montano rispetto alla bassa val Trompia. I chilometri di salita sono sei, il dislivello di 350 metri circa pedalati su una strada dalla sede non ampia e sostanzialmente poco frequentata, ideale per una pedalata tranquilla.



PASSO DEI TRE TERMINI
Il passo dei Tre Termini unisce la val Camonica, o meglio il bacino del lago d'Iseo, alla val Trompia. I due versanti più "canonici" quindi sono quello che parte da Iseo, davvero pedalabile su pendenze che oscillano tra il facilissimo ed il medio, e quello che parte da Ponte Zanano, frazione di Sarezzo, in val Trompia, che è anch'esso molto pedalabile pur se scomponibile in due settori: fino al km 4 le pendenze sono modeste, successivamente, in particolare dopo il bivio per Brione, si sale con più decisione pur senza incontrare grandi difficoltà.
In questo link l'altimetria da Ponte Zanano (clic) ed in questo quella da Iseo (clic), grazie a www.salite.ch
Ma si può scollinare questo valico anche percorrendo altre tre strade, più affascinanti.
Due partono da sud e transitano da alcune delle tante frazioni di Polaveno prima di immettersi sul versante triumplino del passo. Si può partire da Ome per arrivare in sette chilometri al bivio, una salita che concentra i 350 metri di dislivello nei primi quattro chilometri (l'inizio è durissimo!) e poi prosegue in saliscendi fino alla breve ma intensa discesa fino al bivio (clicca per l'altimetria di questa variante, fino a San Giovanni di Polaveno dove inizia la discesa fino al bivio del versante triumplino del passo). Oppure si può partire da Gussago e risalire fino a Brione dove inizia un bel saliscendi tra boschi e borghi prealpini prima di arrivare a San Giovanni (frazione di Polaveno) e scendere al citato bivio.
Dal bivio a valle di San Giovanni si affrontano i tre chilometri più duri del versante triumplino del passo Tre Termini (clicca per l'altimetria della salita da Gussago al passo Tre Termini).
L'ultima variante, la quinta, è quella più dura e più panoramica.
Si parte da Sulzano (o da Sale Marasino) sulle rive del lago d'Iseo. Si affrontano pendenze davvero durissime per i primi quattro chilometri passando per Tassano e Martignago: solo l'incantevole vista sul lago d'Iseo può distrarre da una fatica incredibilmente intensa. Giunti in località Nistisino si rifiata per qualche centinaio di metri prima di tornare a salire, immersi nei boschi, su pendenze non comparabili a quanto già affrontato.
Al km 8.3 si raggiunge un valico, dove corre il confine tra i comuni di Polaveno e Sulzano, e si affrontano meno di tre chilometri di discesa in direzione di Polaveno. Ci si immette dunque sul tratto finale della salita ai Tre Termini: al passo mancano solo seicento metri, facili.
Volendo si può mettere in circuito questa salita con la discesa su Iseo, rientrando a Sulzano lungo la pista ciclabile del lago.
Clicca per l'altimetria della salita da Sulzano a Nistisino ed oltre, fino al confine tra i comuni di Polaveno e Sulzano.
Una mappa d'insieme delle varie vie di salita, grazie a Kompass


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