in bicicletta e mountain bike al cospetto delle Pale di San Martino
Lo spettacolo delle Pale di San Martino, la verde val Canali, la prossimità al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e la foresta di Paneveggio, dove secoli addietro saliva anche Stradivari, alla ricerca dei migliori abeti per i suoi violini.
Quale migliore biglietto da visita per una località di montagna? Situata ai confini tra Trentino e Veneto, la valle che sale dalla conca del Primiero a San Martino di Castrozza e poi al passo Rolle offre una sintesi di tutto il patrimonio naturalistico del Trentino: cime innevate, boschi di larici ed abeti, laghi e laghetti alpini, belle vallate trasversali che salgono fino ad alta quota addentrandosi in contesti grandiosi quanto intimi e silenziosi.
PISTA CICLABILE DEL PRIMIERO
La pista ciclabile del Primiero collega tra loro tutti i centri abitati della conca, da Imer sino a Siror. Il facile percorso è una sorta di "introduzione" alla vallata.
Lunga quasi dodici chilometri ha origine a Masi di Imer, sull'argine del torrente Cismon, corso d'acqua che si segue ora su una, ora sull'altra sponda.
Oltrepassato Mezzano (uno dei borghi più belli d'Italia), il tracciato attraversa un suggestivo tratto di bosco a ridosso della montagna per poi uscire sui prati che conducono a Fiera di Primiero, capoluogo principale della valle. Nel pittoresco centro del paese, il torrente Canali confluisce nel Cismon e la pista si divide in due formando un anello. Il percorso passa per Transacqua ed attraversa Tonadico lungo le strade del paese, per poi raggiungere Siror lungo la vecchia e poco trafficata strada di collegamento tra i due paesi.
A Siror la pista si riporta sul Cismon e lo segue sino a chiudere l'anello a Fiera di Primiero.
Sulle pagine web della Provincia Autonoma di Trento ulteriori informazioni e la possibilità di scaricare la traccia GPS.
LAGO DI VAL NOANA
Il lago di Noana è il perno di questo itinerario: una volta partiti da Mezzano, da Fiera o da Imer si entra nella valle del lago fino a dominarlo dall'alto, lambirne le rive e di nuovo salire per ammirarlo da posizione sopraelevata.
Da Mezzano si entra nella val di Noana e si procede su asfalto sino al rifugio Fonteghi, a 1100 metri di quota e 8.3 km dal paese: l'unico tratto sterrato in questo inizio è nei pressi del terzo chilometro quando per evitare un lungo tunnel si imbocca una deviazione.
Dal rifugio si scende di circa cento metri per arrivare sulle rive del lago Noana: ora il fondo stradale si fa sterrato ed in seguito un sentiero che conduce al letto del torrente che va guadato. Oltrepassato il corso d'acqua si procede lungo la traccia 726 che sale ad Ineri (km 11.7, 1205 mslm) e scende nuovamente per poi risalire a Falasorini (km 14.7, 1250 mslm): da qui si scende a Mezzano (640 mslm) in cinque chilometri, incrociando l'asfalto dopo un paio di chilometri. Da segnalare - come variante - che procedendo da Mezzano verso il lago si incontra un bivio (km 6, nei pressi di un tornante) dove girando a destra si attacca la durissima salita di malga di val Stua: dal bivio sono 1.5 km al 6% di pendenza ed un successivo tratto di 2.2 km per colmare il residuo dislivello di 310 metri.
DUE PASSI: CEREDA E GOBBERA
Per raggiungere i 1369 mslm del passo Cereda bisogna pedalare per circa 8.4 km a partire da Fiera di Primiero (direzione Agordo). La pendenza non è eccessiva ma comunque significativa: poco più del 7% di media. Attenzione, però: il dato medio nasconde tratti davvero "in piedi" specie attorno al bivio per la val Canali. Vale la pena, peraltro, deviare proprio in val Canali e godere del riflesso delle Pale di San Martino sulle limpide acque del laghetto Welsperg. Da non perdere la vista sui ruderi di castel Pietra, da secoli a presìdio di questo valico.
Breve ma intensa anche la salita al passo Gobbera, che collega Imèr e Canal San Bovo, nel Vanoi. Meno di sei chilometri (5.8 per la precisione) e quasi trecentocinquanta metri di dislivello. Più leggero il versante del Vanoi, salvo il muretto iniziale: 4.5 km con duecentocinquanta metri di dislivello.
Valicato il passo Gobbera si può anche optare per la difficile, quanto panoramica, salita al lago di Calaita: giunti sulle rive di questo specchio d'acqua, sul quale si affacciano le Pale di San Martino, si può volgere indietro la bici ma anche proseguire e disegnare un bell'itinerario circolare (solo in mtb o gravel) passando per forcella Calaita e poi in discesa a San Martino di Castrozza. E' uno dei percorsi descritti nella sezione "Lasciati ispirare": clicca qui!
Altimetria: passo Cereda, da Tonadico (clicca sul link)
Altimetria: passo Gobbera, da Imer (clicca sul link)
TOGNOLA DOWN HILL
itinerario fornito da Ski-Tognola.com
Dall'arrivo della telecabina si scende per lo sterrato sino a malga Tognola che si raggiunge al km 1.5 (1988 mslm). Alla malga si prosegue in discesa verso la val Tognola sino ad un ponte di legno (km 5.6) superato il quale si prosegue lungo lo sterrato sino alla strada di malga Crel (1515 mslm, km 7.6).
La forestale si imbocca in discesa per arrivare in pochi minuti al parcheggio della telecabina (km 9, 1420 mslm) e poi nel centro di San Martino.
Due interessanti varianti di questa "down-hill" partono dalla malga di Val Cigolera (a quota 180l mslm segnalata con le indicazioni "9" una volta giunti allo skilift Cigolera e distante 5 km dall'arrivo della funivia Tognola):
- la prima scende direttamente dalla malga a San Martino (km 5 dalla malga, 10 in totale) scendendo prima verso la forestale della Tognola e poi verso il paese.
- La seconda invece si porta in salita (forte) sino alle piste da sci: oltrepassato lo scavalco, si passa sotto i cavi della seggiovia e si scende fino alle indicazioni Malga Ces. Si percorre (a piedi) un tratto del Sentiero della Pace. Si passa sotto i cavi di un'altra seggiovia (Punta Ces) ed ignorata la deviazione a destra verso San Martino ci si porta alla scuola di sci Cristiania (1830 mslm, km 7.6).
Si segue la pista per un breve tratto e si prende poi lo sterrato che passa sopra malga Ces e si innesta sulla strada asfaltata. Strada che si abbandona presto a benefico di uno sterrato (indicazioni Val Cigolera) che dopo un breve tratto di salita scende sino alla forestale dell'Alpe Tognola che porta ad un bivio dove la direzione di destra è quella che riporta a San Martino (km 13.3).
Punti di appoggio:: Rifugio Tognola (tel.0439/68329) - Malga Tognola (tel.348/2841606) - Bar Ristorante Malga Ces (tel. 0439.68145)
VAL SORDA - MALGA FIAMENA
itinerario fornito da Ski-Tognola.com
L'itinerario qui proposto prende il via dall'arrivo della telecabina Tognola e si snoda lungo i fianchi della Valsorda sino a Fiera di Primiero da cui sarà possibile tornare a San Martino o lungo la statale oppure seguendo il percorso della Rampikissima, deviando dalla strada del Gobbera 5 km prima di raggiungere Fiera (Camp e prati Dismoni).
Giunti all'arrivo della telecabina si imbocca lo sterrato che porta in un chilometro e mezzo alla malga Tognola dove (a fianco della staccionata della seggiovia Cima Tognola) si imbocca il sentiero 352 Caoria che scende nei boschi sino ad una casa forestale (km 5, 1570 mslm). Il sentiero va percorso con attenzione e si presenta non ciclabile in alcuni suoi tratti.
Sempre in direzione Caoria si percorre una forestale che porta sino ad un ponte (km 7.8, 1305 mslm) dove imboccare la salita di sinistra verso malga Fiamena. I cinque chilometri di salita, su pendenze costanti, portano sino a 1640 metri di altitudine dove, nei pressi di un tornante (km 12.4) si abbandona la strada per un sentiero che in seicento metri sale alla malga (1749 mslm, km 13).
Una strada forestale porta dalla malga al Colle delle Mede (1510 metri di quota, km 17,7) prima leggera salita poi discesa). Tre chilometri oltre il colle si giunge sull'asfalto e si continua sino a Cicona (1000 mslm, km 21.5). Nel paese ci si dirige verso Zortea per immettersi successivamente sulla provinciale del Gobbera che scende sino a Imer e Fiera di Primiero (attenzione ad imboccare il sentiero sulla sinistra per un'eventuale ritorno a San Martino su sterrato).
Il ritorno a San Martino si svolge anche lunga la comoda, ma impegnativa, strada statale (circa dodici chilometri).
Itinerario piuttosto impegnativo per mtb.
Punti di appoggio: Rifugio Tognola (tel.0439/68329) - Malga Tognola (tel.348/2841606
Clicca per aprire tre stralci di mappa Kompass: la val Sorda, il passaggio dalla malga Fiamena a Canal San Bovo e il passaggio verso Fiera di Primiero ed Imer.
MONTE BEDOLE'
Si parte da Fiera di Primiero (715 mslm) e si incomincia a salire lungo la statale che procede su buone pendenze verso San Martino di Castrozza, schiudendo panorami sempre più ampi sulle Pale di San Martino.
Al km 7.5 (1100 mslm di quota) una deviazione stacca dalla statale e risale, sempre su asfalto, verso il rifugio Dismoni che si raggiunge una volta superate dure pendenze e numerosi tornanti (km 10, 1260 mslm). Nei pressi del rifugio si intravede un bivio dove imboccare uno sterrato che sale leggermente fino ad un altro incrocio dove prendere a sinistra lungo una forestale diretta al lago di Calaita. Successivamente si ignorano le deviazioni verso Calaita e si incomincia ad ammirare un vasto panorama non solo sulle cime ma anche sul fondovalle.
Si continua a salire su pendenze non eccessive e su buon fondo sterrato sino all'imbocco di un sentiero che porta al Bedolè: è il km 14.5 (quota 1445 mslm). La salita ciclabile è finita e le possibilità sono due: si può tornare indietro oppure raggiungere, a piedi, la sommità del monte Bedolè, a 1792 metri di quota. La discesa (che alterna asfalto e sterrato) si può percorrere lungo l'itinerario di salita oppure passando attraverso vari rustici, prati ed abetaie (loc Camp, Segnana e Pradet) fino a Mezzano, da cui fare veloce ritorno a Fiera: questa discesa misura sette chilometri fino a Mezzano (685 mslm ) ed altri quattro chilometri di falsopiano conducono a Fiera.
Con questa discesa l'itinerario misura in totale venticinque chilometri. Vale la pena divagare per le vie di Mezzano, scelto come "uno dei borghi più belli d'Italia" per aver saputo conservare i caratteristici tratti di un borgo rurale alpino.
Percorso difficile, per mtb.
PASSO GOBBERA - LAGO DI CALAITA
Da Fiera si scende fino a Mezzano (uno dei "borghi più belli d'Italia") e Imer, 4.5 km. Dal piccolo paese, a quota 637 mslm, si incomincia una salita sempre pedalabile con buon ritmo che, dopo 9.3 km, valica il passo di Gobbera (990 mslm).
Una volta che ci si è tolta la soddisfazione del valico, si deve scendere verso Prade, nel cuore verde del Trentino, il Vanoi, e poi svoltare verso il lago di Calaita. Lo specchio d'acqua, in cui si riflettono le spettacolari Pale di San Martino si trova a 1605 mslm e chiude la valle scavata dal torrente Lozen (circa 10 km dal bivio tra la forestale che va al lago e la statale del passo Gobbera, salita con un crescendo di pendenze sempre su asfalto).
Proseguire verso il lago è senza dubbio un tuffo nella natura e non delude nessuna aspettativa, peraltro i più abili biker (da qui solo mtb) possono incominciare una traversata attraverso varie malghe in quota fino a San Martino di Castrozza (forcella Calaita e malga Crel, seguendo il segnavia 350).
Difficoltà medio-alta per questo itinerario su strada fino al lago, per mtb oltre.
Altimetria: passo Gobbera, da Imer
Altimetria: lago di Calaita
GRAN TOUR DELLE PALE DI SAN MARTINO
E’ un vero e proprio “tour” delle Pale di San Martino questo percorso di ottantaquattro chilometri che, tra asfalto e sterrato, parte da Imer e vi fa ritorno dopo aver valicato due passi, il Gobbera ed il Rolle, sfiorato il lago di Calaita, percorso la foresta di Primiero e quella di Paneveggio.
Soddisfazione e fatica indimenticabili!
Si parte da Imer, 670 mslm. Seguendo le indicazioni per il lago di Calaita si inizia a salire su pendenze costanti e mai pesanti verso il passo Gobbera dove si giunge al km 6.4 (985 mslm).
Dopo una rapida discesa si riprende a pedalare dapprima in falsopiano poi in decisa salita in direzione del lago di Calaita: la placida visione del lago si paga con uno strappo al 18% che chiude una salita tutto sommato pedalabile (km 16.7, 1600 mslm).
Inizia qui il primo tratto “off-road”: lungo il lago si snoda una mulattiera rocciosa e particolarmente sconnessa che porta fino alla forcella di Calaita, a 1663 mslm. Da qui si pedala qualche decina di metri in salita e poi in discesa sul sentiero 350 (talora bisogna scendere dalla bici per superare i tratti più sconnessi) fino ad incrociare una comoda traccia forestale.
Presa in direzione San Martino di Castrozza la stradina corre in piano e poi in discesa fino alla celebre località turistica ai piedi delle Pale (km 27, 1474 mslm). Vale tuttavia la pena affrontare un breve strappo in salita e raggiungere, prima di scendere a San Martino, malga Crel, uno straordinario balcone naturale affacciato sulle Pale di San Martino.
Da San Martino si pedala su asfalto alla volta di passo Rolle: in nove chilometri si colma un dislivello di cinquecento metri (36 km, 1985 mslm). In realtà non si arriva proprio al valico ma si gira a destra appena sotto, nuovamente su sterrato, in direzione di Capanna Cervino (2085 mslm) e Baita Segantini (2170 mslm) dove si arriva in tre chilometri di impegnativa salita. Alzando lo sguardo incombe l’altissima sagoma del Cimon della Pala, la più famosa delle vette del gruppo pur non essendo in realtà la più alta.
Dopo una pausa contemplativa ed il giusto ristoro si può iniziare la divertente discesa (attenzione però ai sassi di grandi dimensioni che s’incontrano) lungo la spettacolare val Venegia, una conca verdeggiante splendidamente ornata dal profilo delle Pale di San Martino.
Al km 47, in località pian dei Casoni, la discesa prosegue sulla veloce provinciale del passo Valles che incrocia al km 50 la strada che risale a passo Rolle (km 56.7). E’ l’ultimo sforzo: si colma un dislivello di quasi cinquecento metri all’ombra di un rigoglioso bosco di conifere che si apre solo nei pressi del passo, con una nuova sorprendente visione delle Pale.
E’ il momento della veloce discesa: si può percorrere tutta la statale fino a San Martino oppure tagliare lungo qualche pendio erboso seguendo le tracce che si aprono sui tornanti della statale (non ci sono indicazioni ma si intuiscono i segni delle altre mtb). Dopo San Martino la statale corre veloce in discesa fino a Siror, Fiera di Primiero ed Imer (passando per la frazione Mezzano, uno dei borghi più belli d’Italia) dove l’itinerario si chiude dopo 84 km e più di duemilacento metri di dislivello. Itinerario difficile per mountain bike.
E' uno dei percorsi descritti nella sezione "Lasciati ispirare": clicca qui! Due stralci di mappa Kompass per questo itinerario: la val Venegia e la salita a San Martino di Castrozza.
PASSO ROLLE
Questo percorso unisce il centro principale della bassa valle di Primiero (Fiera) al centro più famoso, San Martino di Castrozza, privilegiato punto di osservazione delle Pale, e poi al valico che chiude la valle collegandola alla val di Fassa e alla val di Fiemme, appunto passo Rolle.
Ventitrè chilometri per milleduecento metri di dislivello significano una pendenza media di circa il 5%.
In realtà però il percorso si può suddividere in due tratti.
Da Fiera di Primiero (715 mslm) si raggiunge San Martino di Castrozza (1470 mslm) in 12.5 km, colmando un dislivello di 800 metri. Superata la celebre località affacciata sulle Pale di San Martino si prosegue con numerosi tornanti fino ai 1950 mslm del passo.
La pendenza da superare è mediamente ridotta, ma molto severa in alcuni tratti. Solo il finale regala qualche tratto davvero pianeggiante, o quasi...
Una volta al passo si può valutare, solo in mtb, l'opzione di raggiungere con breve ma impegnativa salita baita Segantini, uno splendido affaccio sul Cimon della Pala, le Pale e la val Venegia.
E' possibile anche scendere lungo tale vallata fino a pian dei Casoni e fare rientro a passo Rolle una volta ripresa la statale del passo (3 km a valle di pian dei Casoni).
Chi ha deciso di affrontare la salita in mtb può seguire numerosi tagli evitando la discesa lungo la statale.
Altimetria del passo Rolle, da Fiera di Primiero
RIFUGIO CALTENA
Per gli amanti delle salite da perdere il fiato il rifugio Caltena rappresenta senza dubbio un obiettivo molto interessante: da Transacqua, nei pressi di Fiera di Primiero, si sale per 4.5 km e si colma un dislivello di 530 metri, da 715 a 1245 metri di altitudine.
Il fondo stradale è misto (asfalto, sterrato e cemento) e molto tortuoso e porta al rifugio da cui si gode un bellissimo panorama, una sorta di terrazzo naturale per ammirare le belle cime e le verdi vallate del Primiero.
Raggiunto il rifugio si può procedere in saliscendi per altri sei chilometri fino a Baita Cogolate (1320 mslm) da cui si può fare ritorno o scendere attraverso i Prati Caltena e Poit (da Caltena a Transacqua, lungo questa via i chilometri sono sedici, da Cogolate solo discesa).
Nella mappa Kompass evidenziati in giallo il rifugio Fonteghi ed il Caltena.
Le altre pagine dedicate al Primiero ed a San Martino di Castrozza su www.cicloweb.net:
- la guida nel Primiero ed a San Martino di Castrozza,
- percorsi di trekking a passo Rolle, San Martino di Castrozza e nel Primiero
La cartografia è fornita da Kompass
Carta K75 Pale di San Martino
Carta K59 Gruppo Sella
www.kompass-italia.com