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Palazzo Diamanti a Ferrara, in una foto Caspar Diederik (scorri la gallery!)
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Immagini dal Delta del Po - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara
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Tramonto nella valle Fattibello
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L'Abbazia di Pomposa - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara (scorri la gallery)
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Il Delta visto dall'alto - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara
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Comacchio
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Valli di Comacchio
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Comacchio
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Il Delta del Po
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Avifauna del Delta
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Sacca degli Scardovari
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Il Castello di Ferrara - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara
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Cattedrale di Ferrara - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara
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Il faro di Gorino - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara
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Il castello estense di Mesola - Archivio Fotografico Provincia di Ferrara
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Alle saline di Comacchio, in visita guidata (foto Iat Comacchio - Beretta)
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Alle saline di Comacchio, in visita guidata (foto Iat Comacchio - Beretta)
Emilia Romagna

Ferrara ed il Delta del Po

CITTA' DI FERRARA
Adagiata nel mezzo della pianura Padana, Ferrara si presenta al visitatore con l'atmosfera intatta del suo passato, armoniosamente sposata con quella del suo vivace presente, circondata dalle mura, chilometri di rosso mattone e di viali alberati immersi nel verde e nel silenzio.
Città d'acqua, disegnata nei secoli dal Po, Ferrara resta intimamente legata al suo fiume: nel disegno delle tortuose viuzze medievali, straordinariamente intatte, come nel moderno porto turistico di San Paolo oppure nel reticolo di canali che la circondano fino al Mare Adriatico, dove si estende il Parco del Delta.
Il centro della città, luogo privilegiato di incontri, animazione e spettacolo, è dominato dalle moli imponenti degli edifici del potere: il Castello Estense, antica fortezza trecentesca poi residenza dei Duchi d'Este nel Cinquecento, e la splendida Cattedrale, armoniosa fusione degli stili gotico e romanico. Dal Castello partono poi le ampie strade dell'Addizione Erculea, di quell'ampliamento voluto dal duca Ercole che fece di Ferrara "la prima città moderna d'Europa" nel Rinascimento e che le è valso il riconoscimento, insieme al suo Delta del Po, dall'UNESCO di Patrimonio dell'Umanità.
Tra i magnifici edifici di quel periodo spicca, con il suo bugnato in marmo, il Palazzo dei Diamanti, dove oggi hanno sede la Pinacoteca Nazionale e la Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea, distintasi negli ultimi anni per aver ospitato mostre di richiamo internazionale. Le memorie del glorioso passato di Ferrara si possono cogliere nelle dimore estensi, come a Palazzo Schifanoia, antica residenza di delizie che ospita uno dei cicli pittorici più celebri del Quattrocento, oppure nella graziosa Palazzina cinquecentesca di Marfisa d'Este; e ancora a Casa Romei, a Palazzo Bonacossi o a Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro, sede del Museo Archeologico Nazionale. La caratteristica di capitale del Rinascimento è testimoniata anche dalle numerose opere di grandi artisti del passato disseminate nelle sue splendide chiese, tra le quali San Giorgio, prima cattedrale di Ferrara, San Paolo, Santa Maria in Vado, San Francesco, per citarne solo alcune. Un'atmosfera speciale è offerta dai chiostri silenziosi dei monasteri, come il Corpus Domini, dove riposa la salma di Lucrezia Borgia, e Sant'Antonio in Polesine, oppure dalla Certosa Monumentale che si congiunge all'oasi verde delle antiche Mura che abbracciano la città per oltre nove chilometri di lunghezza e costituiscono uno dei sistemi difensivi più imponenti ancora esistenti.
L'importante presenza degli ebrei a Ferrara nel periodo estense è testimoniata oggi dalle sinagoghe e dal Museo Ebraico e dal fascino intatto delle viuzze dell'antico ghetto. Non solo l'arte del passato ma anche quella contemporanea hanno lasciato a Ferrara una ricca eredità: il Museo Boldini e il Museo "Filippo de Pisis", ad esempio, conservano ampie collezione dei due celebri artisti insieme a numerose opere di altri contemporanei. Il ritmo della vita ferrarese sembra dettato dal passaggio silenzioso di centinaia di biciclette, mezzo ideale degli abitanti che contribuisce, insieme alle numerose aree verdi, parchi e giardini storici, a fare di Ferrara una città ideale per piacevoli passeggiate e visite in bicicletta.
Ad esempio, all'interno del vasto Parco Urbano, un insieme di piante, spazi aperti, specchi d'acqua e sentieri che si estendono a nord della cinta muraria, ricongiungendo Ferrara al suo fiume.

In collaborazione con
www.ferraraterraeacqua.it

Da non perdere una passeggiata per le colorate vie di Comacchio, paese simbolo del Ferrarese e di quel territorio che si estende tra la pianura agricola ed il mare.
Comacchio è, sotto l'aspetto paesaggistico e storico, uno dei centri maggiori del Delta del Po. Ha origine circa duemila anni fa, durante la propria storia fu assoggettata al potere dell'Esarcato di Ravenna prima, del Ducato di Ferrara in seguito, per poi tornare a far parte dei territori dello Stato Pontificio.
L'etimologia del nome è incerta (greco-latino cumaculum= "piccola onda"; "raggruppamento di dossi" in etrusco). La fondazione viene attribuita proprio agli Etruschi, che erano già stanziati nel Delta del Po. Vicino a Comacchio si trovava infatti la città etrusca di Spina. Sorta sull'unione di tredici piccole isole (cordoni dunosi litoranei) formatisi dall'intersecarsi della foce del Po di Primaro col mare, ha dovuto orientare il proprio sviluppo, sia sul piano dell'urbanistica sia su quello dell'economia, sull'elemento acqua.
I ponti sono l'elemento qualificante del centro storico di Comacchio, dato che il centro abitato antico sorgeva su piccole isole collegate le une alle altre. Da non perdere:
* Complesso architettonico dei Trepponti. Creato nel 1634 dall'architetto Luca Danesi, è costituito da cinque ampie scalinate (tre anteriori e due posteriori), culminanti in un piano in pietra d'Istria; è il simbolo di Comacchio.
* Ponte degli Sbirri, secentesco
* Palazzo Bellini, ottocentesco, ospita la Galleria d'Arte Contemporanea, l'Archivio Storico, la biblioteca e gli uffici dell'assessorato alle istituzioni culturali.
* Torre dell'Orologio (risalente al Trecento)
* Loggia dei Mercanti o del Grano
* Ospedale San Camillo
* Loggiato dei Cappuccini, formato da 142 archi sostenuti da altrettante colonne di marmo e lungo oltre 400 metri.
testo da www.wikipedia.org

LIDI DI COMACCHIO
La costa della Provincia di Ferrara si estende per venticinque chilometri dal Po di Goro al fiume Reno ed è tutta nel comune di Comacchio. Si tratta di un litorale sabbioso, lungo il quale si susseguono i sette centri balneari, formatisi a partire dagli anni '50. Prima, infatti, c'era soltanto una lunga ed incontaminata distesa di sabbia, interrotta a tratti da pinete, piantate a partire dall'inizio del '900. In concomitanza con la costruzione del nuovo tracciato della SS. Romea, terminata nel 1961, iniziò il processo di urbanizzazione e lottizzazione dei terreni, che ha creato i Lidi, oggi meta di un consolidato turismo balneare, caratterizzato da appartamenti e seconde case (circa 27.000 appartamenti) lasciando solo in alcuni tratti spazio all'antica fascia vegetale.
Ognuno dei sette lidi ha una realtà ed un'anima diversa, tale da rendere le sette spiagge peculiari e diverse le une dalle altre. Venendo da nord s'incontra il Lido di Volano, dove il Po arriva a mare. Racchiude un'inestimabile risorsa ambientale ed è il lido forse "più naturale" perché meno antropizzato. Segue il Lido delle Nazioni, dalla vocazione più mondana e sportiva, che è il più recente.
Simili sono il Lido di Pomposa e il Lido degli Scacchi, le cui caratteristiche di tranquillità e attenzione al verde li rendono particolarmente adatti al turismo delle famiglie. Porto Garibaldi è la località in cui maggiore è la popolazione residente: vive non solo durante la stagione balneare, ma rappresenta il porto di Comacchio, fulcro di numerose attività economiche.
I lidi più a sud, Estensi e Spina sono caratterizzati da spiagge chilometriche, interminabili, come difficilmente si può vedere altrove. Il primo è il più famoso, il più frequentato perché ricco di servizi commerciali, di locali notturni, e di strutture di intrattenimento; il secondo è a vocazione prettamente residenziale: è ricco di pinete e villette immerse nel verde.

PARCO DEL DELTA DEL PO
Il Parco Regionale del Delta del Po è stato istituito nel 1988 ed è il più esteso tra i parchi e le riserve dell'Emilia Romagna, con una superficie di oltre 54.000 ettari, di cui 35.000 circa di "pre-parco" e 1.100 di aree urbane.
Per quanto riguarda l'area ferrarese, si tratta della fascia litoranea compresa fra il Po di Goro a nord e la Foce del fiume Reno a sud, costituita da oltre 40 km di costa e da biotopi ambientali ed aree urbane molto diversificate
La parte ferrarese del Parco del Delta del Po è stata suddivisa in tre grandi aree:
Stazione di Volano, Mesola, Goro
Le Oasi naturalistiche di quest'area sono:
le foci del Po di Volano e del Po di Goro, la Pineta di Volano, il Gran Bosco della Mesola, la Sacca di Goro, le Valli di Canneviè e Porticino, le Valli Bertuzzi, Cantone e Nuova, Fanno parte dell'area anche alcune importanti emergenze storico-artistiche come i caratteristici centri abitati di Mesola, Volano e Goro e le antiche opere idrauliche: Torre Palù, la Chiavica dell'Agrifoglio, Torre Abate e la Torre della Finanza. Nelle immediate vicinanze si trova anche la celebre Abbazia di Pomposa.
Stazione di Comacchio e Valli di Comacchio
Oltre alle ampie distese vallive di Comacchio, l'area comprende il centro storico della città lagunare e costituisce uno dei punti di maggior interesse del Parco del Delta del Po.
Il toponimo Comacchio (del paese si parla poco sopra) potrebbe derivare dal greco kuma, onda, attestato nella voce altomedioevale "cumaculum", piccola onda, ma un'altra interpretazione lo riconduce a "commeatulus", raduno di navi oppure di dossi, dato che la leggenda vuole che il paese sia sorto su 13 isolotti. Non mancano nemmeno interpretazioni etimologiche che partono dalla lingua etrusca. 
Nel XX secolo le bonifiche di buona parte delle valli l'hanno unita alla terraferma, ma il suo centro storico conserva intatto l'aspetto originario ed è attraversato da una rete di canali che ancora la caratterizzano come città lagunare.
Stazione Valli di Argenta e Campotto
Il comprensorio, istituito in Ecomuseo, è composto da diversi elementi: Oasi Naturalistica di Campotto , Bassarone e Vallesanta, Bosco del Traversante, Museo delle Valli di Argenta, Museo della Bonifica, Impianto Idrovoro di Saiarino.

Clicca per pedalare a Ferrara e dintorni, dalla città estense a Comacchio al Delta del Po

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