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Trento, piazza del Duomo (scorri la gallery!)
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Un'altra immagine della piazza del Duomo di Trento
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Inverno sulla fontana del Nettuno
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Ancora in piazza del Duomo
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Il castello del Buonconsiglio
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All'interno delle mura del Buonconsiglio
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Castello del Buonconsiglio, monumentale
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Il Muse
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Natale a Trento (foto Apt Trento)
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Natale a Trento (foto Apt Trento)
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Case Cazuffi-Rella, affrescate da cinque secoli
Trentino

Trento

La città di Trento viene spesso ignorata da chi, muovendosi verso le località di montagna, vi passa accanto sull'autostrada o la ferrovia del Brennero. Ed è un peccato. Trento, infatti, è impreziosita da un centro storico di grande valore ed ospita un monumentale castello, quello del Buonconsiglio, che merita di essere conosciuto a fondo.
Solo durante la stagione dei "mercatini di Natale" Trento viene assaltata dai flussi turistici ma proprio questo eccessivo affollamento impedisce di apprezzarne al meglio il fascino ed i motivi di interesse.

La città ha origine antica. Trento deriva dal latino Tridentum, nome che può richiamare sia i tre colli (o dossi, "doss Trent, dosso Sant'Agata e dosso di San Rocco") sia i tre fiumi che confluiscono in città (Adige, Fersina e Vela). Alcuni, tuttavia, spingono anche più indietro l'origine del nome e lo collegano alla voce retica "trent", ovvero triforcazione (e quindi ai corsi d'acqua citati).
Nello stemma del municipio, però, si fa esplicito richiamo alla tradizione latina: "Montes argentum mihi dant nomenque Tridentum ("I monti mi danno l'argento e il nome di Trento")", citando Fra Bartolomeo da Trento che alludeva alle miniere d'argento nel monte Calisio.
L'origine di Trento come insediamento è senz'altro più antica ma in epoca romana la sua importanza fu notevole. Tridentum, infatti, aveva un foro, un anfiteatro, le terme, un acquedotto e diverse residenze fuori dalle mura. La posizione, sulle rive di un fiume e lungo l'importante via Claudia Augusta, che proprio qui si diramava in Padana e Altinate (verso il Veneto e la Valsugana), spiega il ruolo strategico che la città ebbe durante i secoli di dominazione romana e non solo. Trento fu ambìta dai Goti e dai Longobardi finché nel 982 venne inglobata nel Sacro Romano Impero ad opera degli Ottoni. Meno di cinquant'anni dopo, Corrado II, imperatore, creò il Principato vescovile di Trento, istituzione che resistette, assieme alla Contea del Tirolo (formatasi successivamente), fino al periodo napoleonico.
Per secoli, dunque, Trento fu il cuore del potere dei Principi Vescovi che dalle rive dell'Adige dominavano un'ampia porzione delle Alpi centrali ed orientali. Con il Congresso di Vienna, Trento passò all'Impero Asburgico fino alla Prima Guerra Mondiale ed al suo passaggio al Regno d'Italia: l'irredentismo trentino segnò profondamente questo periodo ed ancora oggi è vivo il ricordo di figure come Cesare Battisti o Damiano Chiesa.

Una visita della città non può che partire da piazza Duomo, monumentale, dove uno sguardo particolare è rivolto alla Fontana del Nettuno, perno della piazza.

La cattedrale, dedicata a San Vigilio, è un vero scrigno d'arte sacra e conserva testimonianze che risalgono addirittura all'età paleocristiana. Sontuoso l'aspetto esterno, con il grande rosone ed il portale strombato, e ricco di opere d'arte l'interno. L'importanza di Trento per il mondo cattolico è notevole se si pensa che qui venne tenuto il Concilio che influenzò per secoli la dottrina e la politica della Chiesa (il sinodo fu chiuso nel 1563).
Accanto al Duomo, sede dell'autorità religiosa, si posizionano il Palazzo Pretorio e la sua merlata Torre Civica, risalenti ai primi secoli del secondo millennio. La Torre venne edificata sui resti della romana porta Veronensis, posta sulla via Claudia Augusta in direzione di Verona.
Colpiscono, oltre a questi edifici di epoca medievale, gli affreschi rinascimentali sulle mura delle case nobiliari dei Cazuffi che, secondo la tradizione, vollero onorare con queste decorazioni la visita dell'Imperatore (anno 1535).

Spostandosi dalla piazza è consigliabile percorrere via Belenzani, dove si trovano gli eleganti palazzi Alberto Colico, palazzo Thun (una delle più importanti residenze gentilizie di Trento, oggi sede del Municipio) e palazzo Geremia.

Poco fuori dal centro storico si trova invece il castello del Buon Consiglio, oggi location di esposizioni e mostre temporanee, un tempo - fino al 1803 - sede dei Principi Vescovi di Trento. La Torre dell'Aquila - citata già a fine Duecento - ospita un ulteriore ciclo di affreschi della città: il ciclo dei Mesi, testimonianza del periodo gotico. Il castello risulta ancora più maestoso in virtù della sua posizione, in vetta ad un piccolo rilievo.
L'estetica fonde i tratti militari con quelli più eleganti di residenza nobiliare.
Nucleo della fortificazione è il Castelvecchio, di origine trecentesca, attorno al quale, nei secoli, vennero ricavate altre parti come la citata Torre dell'Aquila o il Magno Palazzo (realizzato nei primi decenni del XVI secolo).

Una menzione particolare merita Sant'Apollinare, chiesa di origini antichissime.

Si trova poco fuori dalla città, invece, nel quartiere Le Albere, il Muse, il famoso museo disegnato da Renzo Piano e dedicato alle scienze naturali. Particolare, oltre al materiale esposto ed al percorso di visita interattivo, anche la struttura stessa del museo, articolato su un "grande vuoto" centrale che collega tutte le sale sviluppate in verticale. In questo spazio, fluttuano su pedane sospese animali tassidermizzati: dal maestoso scheletro di balenottera fino agli animali del bosco e gli uccelli delle alte quote.
Da non perdere, nel Muse, la serra tropicale, che ricrea un lembo della foresta pluviale dei Monti Udzungwa in Tanzania; il Maxi Ooh! Uno spazio dedicato ai bambini da 0 a 5 anni dove possono toccare, annusare, guardare, vedere e sentire ed infine la più grande mostra di dinosauri dell’arco alpino: numerosi resti fossili conducono in un incredibile viaggio nel tempo profondo, dalla comparsa delle prime molecole all'evoluzione di dinosauri e mammiferi seguendo il filo rosso della “nostra” storia.
A breve distanza dal Muse si trova il Palazzo delle Albere, antica residenza nobiliare, che prende il nome dai filari di pioppi cipressini che in passato contraddistinguevano il viale di accesso alla città.

Le curiosità che Trento nasconde sono davvero infinite e, anche se la città - alla fine - è abbastanza raccolta, una giornata può davvero non bastare a scoprirle tutte!
A due passi da Trento, poi, si trova il Monte Bondone, vera e propria montagna della città, dove ambientare le proprie pedalate in mountain bike e bicicletta (clicca) o panoramiche escursioni a piedi (clicca). La città può essere poi una comoda base per scoprire i laghi e le vicine vallate, alcune delle quali davvero a portata di mano!

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