bregndelors2.jpg
Fioriture al passo Bregn de l'Ors: Dolomiti di Brenta sullo sfondo (scorri la gallery!)
bregndelors3.jpg
Un'altra vista da passo Bregn de l'Ors
bregndelors4.jpg
Relax panoramico con vista sulle Dolomiti di Brenta
bregndelors6.jpg
Passo Bregn de l'Ors: guardando verso ovest, i ghiacciai
dolomitidibrenta10.jpg
Dolomiti di Brenta: una vista scendendo a Pinzolo (da S.A. Mavignola)
movlina1.jpg
Scenari dolomitici a malga Movlina
movlina10.jpg
Ampio sterrato da malga Movlina verso il passo del Gotro
movlina11.jpg
In primavera, l'itinerario regala grandi fioriture!
movlina4 (1).jpg
movlina4.jpg
Una mucca si rilassa sui prati attorno a Malga Movlina
movlina5.jpg
Verso i XII Apostoli
movlina6.jpg
Malga Movlina: agricoltura di montagna
movlina7.jpg
Oltre la malga, i ghiacciai dell'Adamello
valagola1.jpg
Attorno al lago di Valagola
valagola2.jpg
Il lago di Valagola
Lasciati Ispirare

Val d'Algone

E' davvero uno dei percorsi più belli delle Alpi il giro che consente di toccare val Rendena, val d'Algone, val d'Agola e val Brenta. Viene descritto da Pinzolo ma trattandosi di un anello può ovviamente essere intrapreso da un punto qualsiasi lungo i sessanta chilometri di sviluppo, in particolare si può partire da Preore per non iniziare con una lunga discesa. Oppure si può raggiungere il punto di partenza da Ponte Arche o Stenico. Il percorso è adatto anche ad una gravel avendo cura, però, di evitare i tratti più ostici dei single track in quota.

Il primo tratto porta da Pinzolo (770 mslm) a Coltura (km 22.7, 530 mslm) lungo la statale della val Rendena (o la comoda ciclabile) e la provinciale Sesena-Lisagno da imboccare a Javrè e da seguire appunto fino a Coltura: questi primi chilometri sono sostanzialmente di discesa, con tratti più o meno veloci (in particolare l'attraversamento di Borzago, frazione di Spiazzo, e la picchiata da Javré verso Preore), e lunghi falsopiani (in leggera salita tra Pelugo e Vigo Rendena). Tra Preore e Coltura, invece, si inizia a fare un po' di fatica anche se  i tratti impegnativi sono intervallati da frequenti discese.
Superata Coltura, frazione di Tre Ville (il comune nato recentemente dalla fusione di Preore, Ragoli e Montagne), si prosegue lungo la piccola provinciale in direzione di Stenico sino ad incrociare la val d'Algone. 
Inizia ora una salita mai proibitiva pur se sempre molto impegnativa che, su asfalto ma immersi nei boschi ed a stretto contatto con il torrente della valle, conduce sino al rifugio Ghedina (km 30, 1130 mslm).
Oltre il rifugio il fondo stradale prosegue asfaltato per un paio di chilometri (purtroppo nell'estate 2018 è stato coperto il primo tratto di sterrato e banalizzato gran parte di quello successivo) per poi farsi sterrato, compatto e pedalabile. Al km 38 i panorami si aprono: si accede ai vasti pascoli della malga Movlina (1743 mslm) e lo sguardo spazia dalle Dolomiti di Brenta al ghiacciaio di Lares. Un luogo incantato.
Proseguendo lungo il sentiero, e conducendo spesso la bici a mano (prescrizioni del Parco), si scollina al passo Bregn de l'Ors (1837 mslm). In questo punto si può scegliere tra una rapida discesa a Pinzolo passando per la malga Bregn de l'Ors e le baite di Vallaston o allungare l'uscita e passare dal lago di Valagola.
Per quest'ultima variante si segue il sentiero (una discesa che richiede di condurre la bici a mano per rispettare le norme del Parco e l'ambiente) per una ventina di minuti sino a giungere in riva al piccolo lago di Valagola (1595 mslm).
Oltre il lago inizia una divertente discesa sterrata che conduce fino alla val Brenta ed ai campeggi di Sant'Antonio di Mavignola.
Una breve salita porta a Sant'Antonio di Mavignola (1126 mslm) e da lì solo sei chilometri di veloce discesa dividono dal rientro al punto di partenza (totali sedici chilometri dal lago di Valagola a Pinzolo).

Un'ulteriore estensione: superato il Vivaio Brenta, ritornati su asfalto, si incontra, prima di arrivare a Sant'Antonio di Mavignola, uno sterrato che sulla destra prosegue verso Madonna di Campiglio. E' la strada vecchia che procede, in tutta quiete, verso la località turistica posta a 1522 mslm. Nei pressi dell'Hotel Fontanella (circa tre chilometri dopo il bivio e l'inizio della salita sterrata) ci si porta sulla statale e si entra in Madonna di Campiglio. Qui, seguendo le indicazioni per Vallesinella si raggiunge l'omonimo rifugio, a 1515 metri di altitudine ed a meno di cinque chilometri da Madonna di Campiglio. Appena prima del rifugio Vallesinella, una ripida discesa riporta al Vivaio Brenta passando per le spettacolari Cascate di Mezzo.
Da qui si segue la discesa descritta poco sopra.

Pinzolo, Madonna di Campiglio e val Rendena su www.cicloweb.net
- itinerari per pedalare in bicicletta e mountain bike in val Rendena, a Pinzolo e Madonna di Campiglio;
- una pagina dedicata ad un'escursione verso il ghiacciaio dell'Adamello
- trekking e  passeggiate da Madonna di Campiglio
- altre passeggiate partendo da Pinzolo e dagli altri centri della val Rendena 
- guida alla val Rendena ed a Pinzolo
guida a Madonna di Campiglio

Condividi su  -