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L'impossibile salita al passo Croce (scorri la gallery!)
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San Lorenzo di Sebato
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In val Pusteria
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Borghi rurali della bassa val Badia: Onies
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Val Fojedora: pinnacoli rocciosi
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Gli alpeggi tra val Fojedora e Braies
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Mucca al pascolo tra Kreuzjoch e passo Cacagnares
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Il profilo delle Dolomiti domina la valle dei Larici
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Verso malga Fojedora
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Malga Fojedora, 2115 mslm
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Malga Foresta
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Lago di Braies
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Lago di Braies
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Val Fojedora e lago di Braies

Un percorso che si può amare o odiare. Non esistono mezze misure. Lo amerà chi ama pedalare alzando gli occhi dal manubrio, è allenato e non disdegna sia i tratti in cui spingere la bici sia quelli in cui pedalare su asfalto. Lo odierà, invece, chi non sopporta le tre situazioni sopra accennate!
Già, perché questo giro altoatesino tra val Pusteria, Marebbe e valle di Braies promette emozioni e panorami, ma anche fatica e tratti in cui, più o meno inevitabilmente, ci sarà da spingere o da portare la bici a mano.
La partenza, come ogni anello, può essere fissata ovunque ma scegliamo Riscone (950 mslm) per la presenza di un ampio parcheggio (a valle della funivia per il Plan de Corones, a pagamento in stagione, libero da settembre a giugno, dato da verificare di anno in anno).
Ci si riscalda con un saliscendi di qualche chilometro attraverso i prati attorno a Brunico e passando per Santo Stefano di Sebato (da cui si esce con una velocissima discesa) prima di arrivare in picchiata alle porte di San Lorenzo di Sebato. Non si entra nel borgo (o meglio, si può deviare per apprezzarne l'eleganza) ma si prosegue sulla SP56 seguendo le indicazioni per San Martino e Maria Saalen: è presente, anche se non sempre, l'indicazione "ciclabile" per San Vigilio di Marebbe.
Appena superata la frazione San Martino, la piccola provinciale costeggia il castello di San Michele e poi si addentra nel bosco iniziando a salire, senza regolarità, in direzione sud. E' un'effettiva variante alla strada di fondovalle verso San Viglio e la val Badia che, trafficata e piena di gallerie, può risultare davvero pericolosa per i ciclisti.
Senza strappi ma con rari momenti in cui rifiatare la SP56 guadagna quota passando per isolati masi, qualche piccolo agglomerato di case, la chiesa di Maria Saalen ed affacci sul versante occidentale della val Badia (spiccano Onies e Rina tra prati da sfalcio ed abetaie).
La provinciale segue il profilo della montagna e, quando torna in campo aperto, si è entrati nel territorio comunale di Marebbe: di nuovo qualche maso, la frazione Pliscia, Brach e si raggiunge lo scenografico abitato di Pieve di Marebbe (15 km, 1310 mslm).
Da qui ci si congiunge alla strada del passo Furcia da imboccare in discesa fino alla stazione di partenza della seggiovia Miara, ormai alle porte di San Vigilio di Marebbe (19.7 km, 1224 mslm).
Si riprende a salire, stavolta con decisione e senza tregua. Sempre su asfalto, si costeggia una pista da sci su strada Chi Vai, su pendenze davvero significative fino a raggiungere Riff'a ed a notare le indicazioni per il sentiero 12 verso Piz da Peres (km 21, 1414 mslm).
Seguendo tale segnaletica, si svolta a destra e si notano le indicazioni per Fojedora (indicata a 3 ore): un breve tratto di respiro è illusorio perché da qui in avanti, fino al km 28 dell'itinerario, si pedalerà su una strada forestale davvero severa. Numerosi i tratti in cui spingere la bici per le pendenze davvero ... verticali: il panorama aiuta a superare la fatica ma è bene aver fatto una buona scorta d'acqua perché da San Vigilio fino al passo di Monte Croce, ed oltre, non ci sarà modo di approvigionarsi!
Non sono abbondanti le indicazioni ma l'orientamento è intuitivo: è generalmente indicato il sentiero 12 da seguire fino a quando si divide dal 19. Il 12 prosegue verso il Piz da Peres, il 19 è la traccia che continua in val Fojedora.
Al km 28, passo Kreuzjoch: si scollina, a quota 2285 mslm. Si volta lo sguardo per ammirare la valle appena conquistata e si ammira, verso est, la val Foresta, aperta verso le Dolomiti di Braies e, verso sud est, verso le Dolomiti di Sennes.
E' il momento di una scelta.
Andando verso destra si percorre un affascinante sentiero che corre a mezza costa (richiede buona padronanza) in direzione del Grundwaldjoch (o passo di Cacagnares). Superato un valico prativo apre le porte della valle dei Larici dove si può godere di una vista incredibile sulle Dolomiti che chiudono a nord gli alpeggi di Sennes. Attenzione: il tratto è molto esposto, è bene ammirare il panorama da fermi (si pedala per circa 1.5 km dal passo Croce). Qui si può decidere di proseguire oltre, verso il passo di Cacagnares (o Grundwaldjoch), oppure rientrare sui propri passi e proseguire la discesa dal passo di Monte Croce fino alla malga Fojedora, situata a breve distanza (2115 mslm, 1.5 km dal passo).
La malga, nei periodi di apertura, è un provvidenziale punto di ristoro dove riposarsi ed ammirare uno scenario bucolico: nonostante alcuni elementi di modernità (tra cui, probabilmente, le jeep dei gestori) il tempo sembra essersi fermato in questo piccolo pianoro incastonato tra pareti verticali. Qualche baita in muratura, alcune in legno, la malga e qualche animale al pascolo. Indimenticabile.
Terminata la pausa è tempo di rimettersi in sella ed iniziare la nervosa discesa verso la valle di Braies: per circa mezz'ora si dovrà portare spesso la mountain bike a mano, salvo alcuni tratti più scorrevoli. Raggiunta un'ampia radura circondata dalle Dolomiti la traccia si fa più ampia e si può iniziare a sfrecciare verso Braies lungo un'ampia pista sassosa.
Si arriva sulle sponde del lago di Braies in sei chilometri (di cui circa due su sentiero e quattro su forestale): si passa accanto a malga Foresta, altro punto di ristoro, prima di immettersi sul sentiero circumlacuale che, probabilmente, sarà decisamente affollato. 
Tornando indietro di qualche chilometro s'era parlato di una scelta. E' così perchè invece che tornare sui propri passi e passare per malga Fojedora è possibile continuare sul sentiero 24 in direzione del passo di Cacagners. Poco sotto il valico si cambia direzione e si scende nella valle dei Larici (segnavia 25): si tratta di una discesa ancora più tecnica dove ai passaggi esposti seguono tratti dove esibire un'ottima padronanza del mezzo. Ci si ricollega al percorso già descritto poco a monte di malga Foresta, nella radura indicata su alcune mappe come Alter Kaser (1750 mslm).
Attorno al lago di Braies è bene pedalare con calma per un chilometro scarso ed ammirare le acque del lago in cui si specchiano le Dolomiti prima di lanciarsi in discesa verso la val Pusteria. Seguendo la strada di fondovalle e la ciclabile (a tratti la discesa è davvero veloce!) ci si porta sulla ciclabile della val Pusteria (km 16 da malga Fojedora, 9 km dal lago) che si seguirà fino a Brunico.
La forestale andrà seguita per circa venti chilometri e regalerà un'intrigante varietà di ambientazioni: il passaggio lungo il lago (artificiale) appena oltre Monguelfo, tratti boscosi, campi coltivati, isolati masi ed i passaggi dalle varie frazioni di Valdaora. Si perderà quota ma saranno tanti i tratti più o meno brevi in cui faticare ancora. Per diversi tratti la ciclabile non è una vera pista ciclabile ma sfrutta la viabilità secondaria, lontana dal traffico.
In vista di Brunico anche un paio di inattese gallerie ed un paio di chilometri in cui sembrerà di trovarsi nel fondo di una forra.
Raggiunta Brunico sarà necessario seguire le indicazioni della viabilità ordinaria per superare quasi cento metri di dislivello in salita e rientrare a Riscone, chiudendo così la pedalata (se c'è tempo il centro di Brunico merita una deviazione così come il suggestivo castello in posizione di dominio sulla cittadina)! In tutto si pedala per circa settanta chilometri con un dislivello complessivo di oltre mille metri!
Una variante più breve, ma con qualche decina di metri di dislivello in più, prevede il superamento del passo della Furcia. L'anello, quindi, diventa San Viglio di Marebbe - Val Fojedora - Braies - Valdaora - Furcia - San Viglio di Marebbe. Rispetto al percorso descritto, da Valdaora, quindi, non si procede verso Brunico ma si supera il passo della Furcia (fattibile anche su sterrato) per scendere verso San Vigilio di Marebbe ma senza arrivarci: ci si immette prima sul sentiero 12-19 (località Riff'a). Questa variante misura una cinquantina di chilometri e "taglia" tutto il percorso lungo la ciclabile della val Pusteria da Valdaora a San Lorenzo di Sebato e tutta la SP56 fino a San Vigilio di Marebbe.
Nello stralcio di mappa Kompass, il passaggio tra val Fojedora e valle di Braies.

 

Su www.cicloweb.net si trovano anche queste pagine dedicate a:
- pedalate in val Pusteria
- pedalate attorno a San Vigilio di Marebbe
- escursioni a San Vigilio di Marebbe
- escursioni e camminate in val Pusteria
- passeggiate e camminate a Braies e dintorni
- guida alla val Pusteria
- guida a Brunico e dintorni
E d'inverno, www.ciaspole.net per tanti itinerari per ciaspolare in Alto Adige

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