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Rebe, un sentiero tra i vigneti

Con l'arrivo dell'autunno e del torggelen, diventa "imperdibile" una passeggiata nei dintorni di Bolzano, sui soleggiati pendii che chiudono la città a nord-est, verso Renon, i suoi vigneti e le sue frazioni. Un trionfo di colori, un invito alla scoperta di una secolare tradizione vitivinicola.

Testo a cura di Andrea Baffoni, fotografie Ufficio Turistico Bolzano e Dintorni

Con un dislivello di cinquecento metri, il sentiero Rebe (vite) unisce il comune di Bolzano, partendo dalla zona di Santa Maddalena, al comune di Renon, passando per la chiesa di Santa Giustina per giungere fino a Signato.
Un percorso coinvolgente tra natura, arte e lavoro, inerpicandosi tra vigneti che hanno il fascino dei giardini, accompagnati dal silenzio della montagna e accarezzati dalla purezza dell’aria che poco a poco cambia densità.

Sullo sfondo, l’originario progetto denominato Scala del vino, voluto dall’Associazione Turistica del Renon, che ha poi trovato una felice convergenza con l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano.

Grazie all’incontro, avvenuto quattro anni fa, tra l’azienda Waldgries, situata proprio nell’area di Santa Maddalena, e lo scultore Filip Moroder Doss, qui, tra i filari dell’azienda, furono collocate sculture comprendenti tavole descrittive dove il visitatore può leggere la storia del luogo, ma anche le varie fasi del lavoro vinicolo. Una necessità, per i responsabili dell’azienda, di raccontare il lavoro e permettere ai turisti di immergersi ancor più nella bellezza. Dall’idea di Klaus Unterhofer di realizzare il sentiero dedicato al vino, si è poi sviluppato l’attuale Rebe, dove Filip Moroder Doss ha realizzato ulteriori opere, in totale ventidue, che scandiscono l’intero cammino.

Il sentiero Rebe porta dunque a compimento quell’iniziale idea della Scala del Vino, cioè un percorso che nel dislivello incontra le diverse tipologie di vitigni, rispettivamente confacenti alle differenti altitudini: dal Lagrein (il più basso) al Riesling (il più alto), passando tra Merlot, Cabernet Sauvignon, Müller Thurgau e molti altri. Sia percorrendolo in salita che discesa, il Rebe offre dunque la possibilità di vivere un’esperienza di raccordo tra la storia, la tradizione e la vita in equilibrio con la natura. E d’altra parte Filip Moroder Doss non è nuovo al confronto con l’arte ambientale, avendolo già sperimentato in val Gardena con il sentiero Troi Unika sul Monte Pana e soprattutto con il Sentiero della Creazione sull’Alpe di Luson.

Per il sentiero Rebe è tornato a lavorare con una prevalenza di metalli come l’acciaio corten e il ferro, senza tuttavia dimenticare la pietra, il bronzo e il legno. Nell’insieme, il lavoro di Filip Moroder Doss rappresenta un tutt’uno tra natura e arte dove, tuttavia, quest’ultima non sembra voler prevaricare. Le sculture s’inseriscono nel paesaggio con efficacia, rispettandone la conformazione ed esprimendone un sentimento di appartenenza. Non si percepisce la volontà di manifestare una superbia creativa, restando invece collegati ai rapporti umani, dovuti alla consapevolezza che la viticoltura resta uno dei più antichi lavori non solo dell’area di Bolzano, da sempre città del vino, ma della civiltà mediterranea nel suo insieme.

Centrale, a tale proposito, un’opera ispirata alla dimensione umana dove ritroviamo il simbolo dell’intero cammino, cioè la Rebe stilizzata in forma scultorea da Filip Moroder Doss, con accanto due silhouette di donna e uomo e sulla parte opposta dei raggi che alludono al divino. L’insieme raffigura simbolicamente proprio la scala umana del lavoro, la grandezza delle figure in relazione alle piante, in un segmento speciale del cammino perché il quell’esatto punto non troviamo solo la vite, ma anche degli ulivi. Un rimando dunque al lavoro e al rapporto spirituale con la natura. Ma d’altra parte tutto il cammino ci spinge a sentire questi elementi, a ritrovare cioè un legame forte con la vita e a sentire l’influsso del sacro, inteso come riferimento alle cose semplici ma essenziali.

Scorri le foto della gallery per iniziare a... pregustare questo percorso davvero affascinante, imperdibile in autunno!

  04/10/2022

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