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Le sorprendenti Meteore (scorri la gallery!)
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Vacanze e Reportage

Meteore, perle della Tessaglia

E' stata una piacevole scoperta quella dei monasteri delle Meteore. Sono sei quelli visitabili, tutti (o quasi) incredibilmente appollaiati in vetta a cocuzzoli rocciosi dove sembra impossibile arrivare. Ed in effetti fino a pochi anni fa diversi monasteri erano raggiungibili solo... con una carrucola! Si veniva messi in una sacco di corda e "tirati su" come un secchio da un pozzo! Oggi ogni monastero è raggiungibile con qualche gradino (dai 50 ai 300 a seconda dei casi) e per chi ama la bici c'è anche la possibilità di disegnare un bel percorso circolare: consiglio di partire al mattino presto!
I chilometri totali sono quindici, il dislivello si attesta intorno ai cinquecento metri.
Da Kalabaka si pedala verso Kastraki, già ai piedi di pareti mozzafiato, e si affronta una prima dura - per quanto breve - salita. A Kastraki si attraversa tutta la cittadina - passando per diverse "taverne" da ricordare per la cena - e si prosegue alla volta dei monasteri. Il primo monastero è Agios Nikolaos: lasciata giù la bici si sale per una ripida mulattiera cementata e poi pochi gradini. E' il monastero più piccolo, si arriva fin su, ai piedi di una panoramica campana.
Ripresa la bici si pedala in salita verso Roussanou: fin qui si sta all'ombra, non si pedala male. Roussanou è leggermente più grande ed anche più panoramico: il picco su cui sorge è immerso nella vegetazione. Un bel quadretto.
La salita diventa più dura e conduce ad un bivio: per compiere un percorso circolare è bene svoltare dapprima verso Varlaam e il maggiore dei monasteri, Gran Meteore: per entrambi si affronta una bella serie di gradini. Sono più "strutturati" dei precedenti e regalano diversi motivi d'interesse artistico e culturale.
Mancano solo due monasteri: si scende fino al bivio e si riprende a salire su buona pendenza fino a Agias Trias, forse il più scenografico di tutti. Qui fu girato "007 - Solo per i tuoi occhi". Si sale al monastero passando attraverso una scalinata scavata nella roccia.
L'ultimo monastero è Agios Stefanos: dopo tutta la fatica fatta è un sollievo sapere che, almeno a questo monastero, si arriva senza gradini!
Ripresa la bici si pedala a ritroso per qualche centinaio di metri fino ad incontrare l'indicazione per Kalabaka e chiudere l'itinerario circolare. Oppure, qualora si voglia rivivere l'emozione di questi monasteri sospesi nel cielo, si può percorrere l'itinerario d'andata.

Quanto al soggiorno, Kalabaka è più vivace di Kastraki. Niente di eccezionale ma ci sono un po' di locali ed un po' di vita. Non sono paesini caratteristici.
Mi sono trovata perfettamente all'hotel Monastiri dove la proprietaria Dita (che ho letto sul web è stata definita "meglio della Pro Loco") è una campionessa di gentilezza, disponibilità e competenza. Saprà rispondervi ed aiutarvi in ogni esigenza. ( www.monastiri-guesthouse.gr)

Per chi ama faticare, dal centro di Kalabaka (vicino alla chiesa) parte il sentiero che sale fino a Agias Trias: una camminata di circa 45' che sale dai 220 mslm del paese ai 570 mslm del monastero. Si apprezzano nuovi panorami e diversi scorci nella vegetazione. Non male.

Chi volesse contattarmi può farlo tramite la mail di www.cicloweb.net: cicloweb@hotmail.com

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