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Grandes Jorasses riflesse nel lago d'Arpy (scorri la gallery)
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Lago d'Arpy
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Grandes Jorasses, sfondo del lago d'Arpy
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Grandes Jorasses, sfondo di un lariceto da favola
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Monte Bianco dal sentiero 15
Valle d'Aosta

Al lago d'Arpy

Partenza: Colle San Carlo, 1958 mslm
Arrivo: Lago d'Arpy, 2071 mslm
Dislivello: 215 metri

Escursione facilissima ma di grande soddisfazione quella che conduce dal Colle San Carlo fino al lago d'Arpy. Si cammina per circa un'ora, su pendenze lievi, prendendo quota su un'ampia pista forestale percorribile anche in mountain bike. Il bosco di larici è incantevole così come lasciano senza fiato i panorami autunnali con il cielo azzurro e le cime innevate a contrastare con i ben più caldi colori del bosco.

Il segnavia è il 15, da seguire dall'inizio alla fine: frequenti, anche nel bosco, gli affacci sul Monte Bianco e soprattutto sulle Grand Jorasses. Proprio queste ultime sono lo sfondo delle più belle immagini che si possono catturare dal lago d'Arpy cinto da molti larici e qualche abete. Inutile dire quanto in autunno il panorama sia reso incantevole dal colore assunto proprio dai tanti larici che ammantano le pendici montuose e orlano le rive del lago.
Le Grand Jorasses sovrastano la val Ferret (a nord di Courmayeur) e rappresentano una delle bastionate rocciose più imponenti delle Alpi: è impressionante sia la loro verticalità sia l'estensione del gruppo. Si staglia nel cielo anche il Dente del Gigante che in realtà è costituito da due vette distanti circa trenta metri, Punta Sella, 4009 mslm, e Punta Graham, 4014 mslm. 

Nelle acque del lago d'Arpy e nei suoi dintorni si trova il "tritone alpino", un anfibio presente da più diecimila anni in questa zona. Le uova, deposte sulle foglie sommerse, si schiudono dando alla vita una piccola larva che si evolve rapidamente fino ad essere un vero carnivoro già dopo poche settimane. In seguito il tritone alpino si trasforma ulteriormente divenendo anche un animale terrestre

Il ritorno avviene sulla via di salita.

Se la camminata al lago rischia di essere troppo breve e frequentata si può pensare sia di estenderla verso il lago di Pietra Rossa sia di arrivarci con una variante ovvero passando per il Colle della Croce, a 2370 metri di altezza. Le indicazioni sono evidenti e guidano in corrispondenza di un bivio poco dopo la partenza dal Colle San Carlo (segnavia 16). Altrettanto evidenti le indicazioni per scendere dal Colle al lago lungo il sentiero 17.
La passeggiata fino al Colle della Croce riveste un particolare interesse storico perché tutta la zona ha avuto, nei secoli, una discreta rilevanza militare dal momento che fungeva da collegamento tra il fondovalle ed il Piccolo San Bernardo. Vi si trovano fortificazioni e trincee la cui costruzione spazia tra il Seicento e la metà del Novecento (il progetto Vallo Alpino Littorio di mussoliniana memoria): in vetta al Colle della Croce si trovano i resti di costruzioni databili fino al Seicento tra cui il Fort Nicolon, presidio sabaudo contro i Francesi.

Se avanza tempo merita davvero il balcone panoramico della Tete d'Arpy cui si accede camminando per una ventina di minuti dal retro dell'Hotel Genzianella: da qui lo sguardo abbraccia gran parte della catena del Monte Bianco in tutta la sua imponenza, da nord a sud.

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