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Alpe Cortot (scorri la gallery a cura di AyasTrekking)
02 Branco di stambecchi (femmine e cuccioli) sulle pendici della Gran Sommetta (o Gran Somettaz).JPG
Branco di stambecchi sulle pendici della Gran Sommetta
03 Stambecchi con il Lago di Rollin sullo sfondo.JPG
Stambecchi e lago di Rollin
04 In cammino verso il Colle Inferiore. Sullo sfondo si vedono già le tre Cime Bianche.JPG
In cammino verso il Colle Inferiore, sullo sfondo le tre Cime Bianche
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Gran Sommetta
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I tristi impianti di Cervinia che insistono sul versante di Ayas
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Panorama verso est, guardando oltre il vallone
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Pointe Sud, Bec Carrè
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Cime Bianche
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Panoramica sul gran lago delle Cime Bianche
Valle d'Aosta

Vallone delle Cime Bianche

Questa pagina è realizzata grazie al contributo di www.ayastrekking.it , proprietario anche delle fotografie, salvo ove diversamente indicato (scorri la galleria sopra!). Obiettivo condiviso è proteggere questo straordinario ambiente, minacciato. Consigliamo anche questo bel video, dedicato all'oggetto di questa pagina: https://www.youtube.com/watch?v=0R-Uk-CLYg4

Un altro video è disponibile a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=Z75WjXrDSKI

Ecco la descrizione del percorso a cura di www.ayastrekking.it

La salita al Colle Superiore delle Cime Bianche, detto anche Colle Nord delle Cime Bianche, è una camminata piuttosto classica per Ayas; l'itinerario fa inoltre parte del Tour del Monte Rosa, e il Colle Superiore rappresenta il punto di passaggio tra la Val d'Ayas e la Valtournenche. La camminata, benchè non comprenda alcuna difficoltà tecnica, è riservata a buoni camminatori a causa della sua lunghezza: tra salita e discesa si percorrono oltre 18 km; il dislivello, non eccessivo, è di circa 1300 metri da St.-Jacques.
Il percorso si snoda lungo il Vallone delle Cime Biancheo di Cortot, il più esteso di tutta la valle, in cui diversi altopiani erbosi attraversati da mille ruscelli sono circondati da un ambiente unico, tra l'imponente sagoma della vicina Gobba di Rollin a est e la bastionata dolomitica del fianco orientale del Roisettaz a ovest; la parte alta del vallone è costellata da molti laghi, tra cui il Gran Lago delle Cime Bianche, il Lago di Ventina, il Lac Pers. Sul fianco occidentale troviamo inoltre il Gran Lago di Tzère.

Il vallone si apre verso la Valtournenche con tre valichi, il Colle Superiore (o Nord), meta di questo itinerario, il Colle Inferiore (o Sud) e il Colle di Roisettaz.
I primi due sono purtroppo stati ormai attaccati e snaturati dagli impianti sciistici di Cervinia, che in questa zona raggiungono la Val d'Ayas; due impianti di risalita e le relative strade di servizio uniscono questi due valichi. Si auspica il definitivo abbandono del progetto di collegamento sciistico tra questa zona e gli impianti di Ayas, per evitare di stravolgere questa grande area ricca di interessi naturalistici e geologici; il vallone farebbe al contrario parte del previsto Parco del Monte Rosa.
La sommità del Colle Superiore delle Cime Bianche, che per pochissimo non raggiunge i 3000 metri, consente una visione quasi ravvicinata del Cervino e delle Grandes Murailles, nonostante l'avvilente presenza di diversi impianti di risalita.

L'integrità ambientale dell'intero Vallone delle Cime Bianche è ora in pericolo a causa dell'intenzione di costruire nuove funivie e piste!
Per saperne di più visita il mini-sito "Cime Bianche" e la pagina facebook "Ripartire dalle Cime Bianche"!
Cliccando questo link è possibile scaricare alcuni PDF legati al progetto ed alla sua contestazione: https://www.ayastrekking.it/cimebianche/download.php

Infine, cliccando qui è possibile scaricare il PDF del dossier che analizza il progetto, ne smonta le fragili giustificazioni economiche e tenta di portare all'attenzione delle categorie un innovativo e più futuribile percorso per sviluppare la valle d'Ayas.

La partenza di questo itinerario è a St.-Jacques.
Il primissimo tratto, fino a Fiery, è in comune con molte altre salite (Piani di Verra, Lago Blu, rifugio Mezzalama ecc.).
Dalla piazza del paese si continua a salire seguendo la strada, si supera il bar Fior di Roccia e si procede a destra al bivio al cui centro si trova una cappelletta; si risale un breve tratto di sentiero gradinato lungo il torrente e si raggiunge un bivio a T, proseguendo a destra sul ponte di legno.
In alternativa, per raggiungere lo stesso ponte si svolta a sinistra alla cappelletta, si attraversa il ponte sull'Evançon e si prosegue a destra evitando la strada a sinistra che scende; al ponte successivo si riattraversa il torrente e si arriva al secondo ponte, provenendo da sinistra al bivio a T rispetto alla prima possibilità di salita.
Dopo il ponte, nei pressi del quale si trovano i segnavia 6,7 e 8, si affronta una salita su sentiero lastricato; terminata la parte lastricata si prosegue nel bosco sulle evidentissime tracce multiple (questo è probabilmente il sentiero più frequentato della valle).
In 15-20' di cammino si raggiunge un bivio con diverse indicazioni su cartelli gialli; si tralascia il ramo destro (che porta ai frequentati Piani di Verra, Lago Blu ecc.) e si prosegue a sinistra sul sentiero n. 6 (da qui il Colle Superiore è riportato a 3h40'), incontrando subito la frazione di Fiery.
Questa viene attraversata tra il bar (aperto in estate) e l'ex albergo Bella Vista portandosi sul retro degli edifici; si incontra una lapide su una roccia e si procede a sinistra seguendo le indicazioni TMR.
Il sentiero a terra è evidente; attraversa un ponte e inizia a salire indicato anche da frecce gialle dipinte sulle rocce.
La tracca guada un piccolo rivolo d'acqua e continua a salire ancora indicato da frecce e segnavia n. 6; dopo un altro piccolo guado si incontra uno steccato che taglia il sentiero; può capitare di trovarlo chiuso, nel qual caso se ne sposta una parte avendo cura di rimetterla al suo posto dopo il passaggio.
Pochissimi minuti dopo si incontra un segnavia su una roccia, con il sentiero 6 indicato tanto a destra quanto dritto; in questo caso si procede dritti. Subito dopo si tralascia l'indicazione 8e sbiadita su una roccia a sinistra, seguendo sempre il sentiero principale indicato anche da un cartello marrone.
Si guada un rivolo e si sale sul pendio a destra con alcuni tornantini; a un bivio non segnalato lungo la salita si prosegue a destra.
La traccia passa a destra di due resti di costruzioni dell'Alpe Ventina, e poi ancora a destra della sovrastante baita, sempre parte dell'alpeggio, continuando a salire con tornanti.
Si supera un piccolo corso d'acqua e si incontra una zona più pianeggiante; poco dopo si arriva in vista del grande masso erratico su cui sono state dipinte delle indicazioni per il Bivacco Città di Mariano; per le Cime Bianche però si continua a seguire il sentiero 6 evitando la deviazione a destra. In realtà il bivio attuale per il bivacco è più avanti.
Si giunge così in vista delle cime che caratterizzano l'alto vallone; da sinistra, oltre la bastionata rocciosa del Roisettaz, si notano la Pointe Sud (2973 metri), il Bec Carrè (3003 metri) e la Gran Sommetta (3166 metri). Il Colle Superiore, meta di questa escursione, è il vasto avvallamento - ancora in parte coperto - a destra della Gran Sommetta.
Il gruppo di indicazioni successive, dipinte sulle rocce a terra e riportate su cartelli marroni, è all'effettivo bivio per il bivacco Città di Mariano; si continua a camminare sul 6/6a/6b scartando il 6c a destra.
Si passa a sinistra dei resti di una costruzione incontrando un segnavia TMR, poi si scende leggermente in una zona umida, dove è molto probabile trovare terreno fangoso o paludoso, da cui si esce poco dopo con una piccola risalita che conduce ad un altopiano con alcuni lievi saliscendi.
Con un guado ci si porta sulla destra (sinistra orografica) del torrente  e si continua il cammino su questo lato. Si incontra un cartello marrone con le indicazioni per il Colle Superiore delle Cime Bianche da un lato e Fiery su quello opposto, ma non si tratta di un bivio, e si prosegue dritti sullo stesso sentiero, sempre evidente a terra.
Si attraversa una nuova zona paludosa con quattro guadi  giungendo all'alpe Mase; questa è composta da una costruzione in cattivo stato sulla destra del sentiero  e da un'altra piuttosto cadente poco più avanti, a sinistra di un grande masso; in ogni caso nei pressi della prima è presente una fontana che può servire a rabboccare la scorta d'acqua.
Superato l'alpeggio lasciandolo a destra il sentiero ricomincia a salire a sinistra  con alcuni tornanti; si incontrano indicazioni TMR, frecce e segni gialli; poco dopo si attraversa il torrente con un guado portandosi sul lato ovest arrivando così al prato sovrastante. Il sentiero sale ancora indicato da segnavia TMR, e arriva ad un nuovo altopiano che ospita un largo guado con cui ci si riporta sul lato est del torrente. Si attraversa poi l'altopiano, si riguada il torrente e si sale sul pendio di fronte; qui si incontrano tracce multiple e falsi bivi, ma tutte le tracce si ricongiungono poco dopo.
Al termine della salita si attraversa un altro altopiano; poco più avanti si incontra un ometto di pietre con un bivio: sentiero 6a/6b con guado a sinistra, sentiero 6 dritto senza attraversare il torrente. I sentieri 6a e 6b, in realtà non tracciati a terra, portano direttamente al Colle di Roisettaz e al Colle Inferiore delle Cime Bianche, ma per procedere verso il Colle Superiore si evita di attraversare il torrente e si rimane sul lato est ancora per un tratto. La traccia sale nuovamente indicata anche da segni gialli.
Successivamente si incontra un nuovo guado seguito da una dolce salita con sentiero evidente, ometti di pietre e segni gialli, e si raggiungono le sponde del bacino sud del Gran Lago delle Cime Bianche.
Se ne guada l'emissario e si sale con tornanti e moderata pendenza sul versante ovest, potendo così osservare dall'alto anche il grande bacino nord del lago, con le sue acque blu intenso. Più a est appare anche il Lago di Ventina.
Il sentiero si fa poi più pianeggiante e sbocca finalmente al Colle Superiore delle Cime Bianche.
La prima cosa che salta all'occhio è lo splendido panorama sul Cervino, ma purtroppo come scritto nell'introduzione l'ambiente è pesantemente compromesso dagli impianti sciistici e dalle infrastrutture che questi richiedono. La foto si riferisce all'agosto 2008, in cui erano in corso pesanti lavori.
Dal Colle è possibile proseguire il cammino verso Cervinia; il TMR scende poi alla stazione di Plan Maison.


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