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Gurglerferner, salendo alla Ramolhaus (scorri la gallery!)
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Il ghiacciaio della Gaisbergtal
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Gletscher Trail Run, centinaia di appassionati di corsa in montagna
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Un passaggio del Gletscher Trail Run
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Rocce montonate a due passi dal Piccard Brucke
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Hoher First, la Cima del Principe
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In posa con la capsula aerostatica di Piccard
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Il ponte dedicato ad August Piccard
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Pecore al pascolo sul sentiero verso la Ramolhaus
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Ramolhaus e la cresta di confine con l'Italia sullo sfondo
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Fioriture d'alta quota, Ramolhaus e Gurglerferner
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Fioriture d'alta quota affacciate sul Gurglerferner
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Pietraie ai piedi della Ramolhaus
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Ruscelli rigogliosi lungo il sentiero verso la Ramolhaus
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Le cime Trinkerkogel, Scheiberkogel e Rotmooskogel
Non Solo Nord Italia

Obergurgl

Obergurgl è una piccola località nell'alta Oetztal, a pochi chilometri dal passo Rombo, a presidio di una valle laterale chiamata Gurglertal (valle di Gurgl). Votata ad un turismo prettamente invernale, Obergurgl consente di dedicarsi ad escursioni e passeggiate di grande fascino al riparo da caos e sovraffollamento.
Il principale motivo di interesse delle montagne attorno ad Obergurgl risiede nei suoi numerosi ghiacciai tra i quali spicca il Gurglerfner, uno dei più lunghi delle Alpi: misura quasi otto chilometri.
Qui, il 27 maggio 1931 atterrò August Piccard, pioniere dell'aviazione civile, impegnato in un volo sperimentale con una sorta di pallone aerostatico. La sua disavventura, terminata senza gravi conseguenze, portò la località alla ribalta mondiale e diede impulso allo sviluppo turistico della zona. A Piccard è dedicato un ponte che consente - da pochi anni - un agevole passaggio tra la sinistra e la destra orografica della valle, solcata dal torrente Gurgler Ache e profondamente modellata dal movimento secolare dei ghiacciai.

Le escursioni nell'area di Obergurgl si possono dividere sostanzialmente in due categorie: le espolorazioni delle vallette laterali, tributarie della Gurglertal, e i due sentieri principali che salgono da Obergurgl fino alla Ramolhaus e alla Hochwildhaus (oggi chiusa per motivi strutturali) con la sua attigua Fidelitas Haus.

Tra le vallette da esplorare, per tenersi lontani da piste e impianti sciistici, si segnalano senza dubbio la Gaisbergtal (sentiero 27, si può partire da Obergurgl o dalla stazione intermedia della Hohe Mut Bahn) e la Rotmoostal (sentiero Wasserläuf Rootmostal, con partenza dal paese passando per il rifugio Schoenwies - 2266 mslm - oppure dalla stazione di vetta della Hohe Mut Bahn): le si può risalire fino ad arrivare a sfiorare i ghiacciai.
L'arretramento della fronte dei ghiacciai si tocca con mano ma lo spettacolo di questi colossi millenari è incredibile. Le due vallate sono unite dal sentiero 27 e con un po' di allenamento si può pensare a concatenare questa esplorazione (la stazione di monte della Hohe Mut può essere un punto d'appoggio ed anche un punto panoramico incredibile: da qui si contemplano entrambe le vallate).
Nel dettaglio.
La Gaisbergtal è più "stretta" e appare più chiusa con le pareti dell'Hochfirst (il Monte Principe), alto 3403 metri, e del Liebener Spitze (3399 metri) a dominare la scena. Ai piedi delle vette i ghiacciai - pur se in fase di veloce ritiro - si presentano ancora imponenti.
Come arrivare nella Gaisbergtal? E' semplice e nemmeno troppo faticoso. Si possono ripercorrere le ultime fasi del percorso del Gletscher Trail Run.
Si sale su una strada prima asfaltata e poi sterrata che esce dal paese e si porta nei pressi dell'arrivo del primo tronco della cabinovia Hohe Mut Bahn.
Poco prima della stazione intermedia, si prende a sinistra e si procede su un bel sentiero che guadagna quota tra i rododendri fino ad arrivare nei pressi di un impianto di risalita chiuso in estate (Plattachbahn). Qui si scende brevemente su una pista da sci, si cambia versante (superando il corso del torrente e si prosegue sul segnavia 27 che si addentra nella Gaisbergtal.
Il sentiero affianca il fragoroso torrente e regala panorami dal fascino crescente. 
Si può arrivare fino ai dintorni del ghiacciaio oppure scegliere di prendere, in forte salita, il sentiero 29 che consente di arrivare alla Hohe Mut Alm e dominare così sia la Gaisbergtal sia la Rotmostal.
La Rotmoostal è molto diversa: il torrente scorre più placidamente e la vallata è molto più ampia. Anche le vette che chiudono la valle a sud sembrano meno imponenti anche se raggiungono la ragguardevole quota di 3489 metri con la Cima delle Anime (Seelenkogel). Sul versante italiano di tale vetta si trova una laterale della val Passiria, la valle di Plan, con l'omonimo rifugio.
La passeggiata prende le mosse dal centro di Obergurgl: ci si lasciano alle spalle gli ultimi hotel e si procede in direzione della Zirbenalm, raggiunta in venti minuti su ampia traccia.
Qui inizia un sentiero didattico molto piacevole che si snoda prima tra gli abeti, affacciandosi sulla forra scavata nei millenni dalla ghiacciaio e dal torrente Gurgler Ache, e poi risale un pendio più aperto ricco di rododendri. Numerose le installazioni didattiche lungo questo primo tratto.
Dopo meno di un'ora si può ammirare l'imponente cascata Rotmoos. Dopo la cascata si sale ancora per un quarto d'ora circa prima di scorgere la Schönwieshütte: non è necessario arrivarci. Si può infatti prendere a sinistra ed addentarsi, a piacimento, nella vallata andando a caccia di scorci e viste sempre più ampie sui ghiacciai Rotmoosferner e Wasserfallferner. Anche da qui, sia nei pressi della Schönwieshütte sia più avanti, seguendo il sentiero Wasserläufer Rotmoos (identificato da un pittogramma che ritrae due piccole onde), si può salire fino alla Hohe Mut Alm e guadagnare un panorama esteso anche ai ghiacciai della Gaisbergtal e - magari - disegnare un itinerario circolare per il rientro a Obergurgl.

Dal rifugio Langatalereck (2450 mslm, due ore da Obergurgl) parte invece il sentiero che raggiunge il ghiacciaio della Langtal risalendo l'omonima valle.

Diverso l'andamento della salita al rifugio Hochwildhaus (chiuso, come detto, per cedimenti strutturali dovuti alla fusione del permafrost) ed alla vicina Fidelitas Haus (un bivacco da prenotare: www.alpenverein-karlsruhe.de/huetten/fidelitashuette). Raggiunto il rifugio Langtalereck (2450 mslm, un paio d'ore da Obergurgl, quasi tutte su ampia pista forestale) si procede sul 35 per colmare ulteriori quattrocento metri di dislivello: si arriva così a 2835 metri di quota affacciandosi sul ghiacciaio Gurglerferner. Il ritorno avviene per la via di salita.

Il rifugio Ramolhaus si trova sull’altro versante della vallata, a 3006 metri di quota, e si affaccia su tutte le vedrette che circondano Obergurgl. Dalla terrazza del rifugio si ammirano i ghiacciai ma anche il profilo di montagne come la Hoher First (3405 metri, la "cima del Principe", visibile anche dalla val Passiria), la Liebener Spitze (3400 metri), la Hinterer Seelenkogl (3475 mslm) e la Hohe Wilde (3480 metri di altezza, la "Cima Altissima" che domina la valle di Plan, laterale della val Passiria, ed il rifugio Petrarca).
L'impegno richiesto non è indifferente: si colma un dislivello superiore ai mille metri raggiungendo una quota davvero elevata. L’escursionista allenato, tuttavia, troverà grande gratificazione nel prendere quota dapprima tra radi boschi di mughi, poi per praterie alpine ed infine tra sfasciumi di origine glaciale.
Nel dettaglio, si attraversa tutta Obergurgl per scendere verso il torrente Gurgler Ache, che si supera con un ponticello. Con frequenti cambi di direzione si sale (segnavia 37): l’occhio attento nota fin da subito l’obiettivo, appollaiato a nido d'aquila su un rilievo a sud-ovest. Il sentiero è ottimamente tracciato e non propone difficoltà particolari salvo – nel caso di recenti piogge – la possibilità che i ruscelli attraversati siano particolarmente ingrossati.
Fino al bivio ai piedi della Ramolhaus la camminata prosegue alternando strappi in salita a momenti in cui le pendenze sono più dolci. Lo sguardo abbraccia - come detto - diverse vedrette finché inizia a stagliarsi all'orizzonte la mole del Gurglerferner, il più esteso dei ghiacciai della zona. Un vero spettacolo.
Dopo l’unico bivio del percorso si prende a salire con più decisione tra sfasciumi e pietraie: si tratta di uno strappo di quasi un’ora che colma gli ultimi trecento metri di dislivello fino alla Ramolhaus, fondata nel 1881 e rinnovata più volte.
In condizioni di tempo stabile si può pensare ad un itinerario ad anello che scenda al Piccard Brucke (il ponte in acciaio che unisce le due sponde della vallata) per poi portarsi sull’altro versante della valle e fare rientro ad Obergurgl passando per i rifugi Langtalereckhutte e Schoenwiese. In questo caso si affronta un’impegnativa discesa fino al ponte (circa mezz'ora) per poi risalire qualche decina di metri su rocce montonate e tornare a scendere su un sentiero più agevole fino al rifugio Langtalereck (un'ulteriore mezz'ora). Una volta nei pressi del primo rifugio si procederà per gran parte su ampia pista forestale priva di difficoltà facendo rientro a Obergurgl in meno di due ore.

A Obergurgl si svolge il Gletscher Trail Run, una manifestazione di corsa in montagna che attira ogni anno centinaia di appassionati. Diversi i percorsi per andare incontro alle capacità ed all'allenamento di tutti. Per saperne di più, dai un'occhiata a questa nostra pagina (clicca) oppure scrivici una mail!

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