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Scorri la gallery a cura di Giorgio Basile: itinerario Bars d’la Tajola
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Sul percorso Bars d’la Tajola
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Sul percorso Bars d’la Tajola
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Sul percorso Bars d’la Tajola
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Passeggiata alla Conca del Prà
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Sul percorso Conca del Prà
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Passeggiata al rifugio Invincibili
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Passeggiata al rifugio Invincibili
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Passeggiata al rifugio Invincibili
Piemonte

Val Pellice

Grazie a Giorgio Basile, di www.valpelliceoutdoor.it/, tre percorsi per godere, camminando dei panorami della val Pellice, la più meridionale delle valli torinesi.

AL RIFUGIO INVINCIBILI
Una meta da non perdere nel mitico Vallone degli Invincibili, tra Bobbio e Villar Pellice, in particolare nei mesi da novembre a marzo quando il sole bacia questi panoramici pendii con vista Monviso. Si parte da Villar Pellice (700 mslm), Subiasco (800 mslm) oppure da Bessè (1000 mslm). La quota raggiunta è di 1360 mslm. Si cammina per 3h30' da Subiasco e Villar Pellice, 2 ore da Bessé.
Il rifugio Invincibili può essere raggiunto in diversi modo e da diverse località.
Dalla borgata Bessè
La borgata può essere raggiunta in macchina su strada asfaltata che con un po’ di tornanti porta all’abitato e poco dopo ai due spiazzi che fungono da parcheggio. Dai parcheggi basta seguire la ben segnalata strada sterrata che passando da alcune borgate ed infine il casolare del Cargiau arriva al rifugio Invincibili.
In alternativa è possibile prendere da subito una serie di sentieri ben segnalati che tagliano alcuni tornanti della strada tra bei boschi di faggi e betulle.
Dalla borgata Subiasco
Dopo le ultime case della borgata la strada fa una curva a gomito a destra e qua si parcheggia in un piccolo spiazzo sulla destra. Se arrivate da Bobbio Pellice la camminata fin qua è di circa quindici minuti e potete evitare di muovervi con l’auto.
Prendere il sentiero segnalato poco dopo il tornante del parcheggio (non prendere il sentiero che va verso il torrente) che sale ripido tra i boschi di castagno e faggio fino a raggiungere un bel casolare poco sopra la borgata del Bessè. Da qua seguire le indicazioni come per la salita dal Bessè.
Da Villar Pellice
Dal parcheggio vicino al camping Pino Blu di Villar Pellice, imboccare il viale della Rimembranza che porta al al cimitero, dove termina la strada asfaltata. Da qua si prende la mulattiera che attraversando ogni tanto la strada raggiunge la borgata Coumba (fontana). Tralasciando la mulattiera che sale alla borgata Pertusel (segnavia con logo del Capriolo), si continua sulla strada pianeggiante non più asfaltata che porta alla frazione Boudeina. Dalla fontana svoltare a dx sulla strada asfaltata che sale a Pertusel e che, dopo un centinaio di metri, diventa sterrata. Un’ottantina di metri dopo il primo tornante si imbocca a sx la mulattiera che con un bel percorso mezza costa leggermente in salita, attraversa dapprima un canalone poi, per un bel bosco di querce, raggiunge la pista forestale che sale dalla Maoussa.
Il nostro sentiero invece sale più ripido a dx toccando alcune case abbandonate da cui si gode un bel panorama sull’alta Val Pellice (1140 mslm). Continuando a salire, e tralasciato a sx il sentiero che scende al Bars, si giunge sulla pista che sale dal Bessè (1311 mslm) e che, dopo due tornanti, porta al rifugio Invincibili.

CONCA DEL PRA'
L’imperdibile e classico trekking della val Pellice che vi porta in uno dei luoghi più belli delle Alpi piemontesi, tra foreste, alpeggi, cascate e marmotte e splendide vette. Si parte dai 1230 mslm di Villanova Basso. Il dislivello è quindi di cinquecento metri. Diverse le varianti di salita.
La Mulattiera
Dal parcheggio si entra nella borgata e poco dopo si trova un bivio. Rimanere a destra e non scendere verso il fiume prendendo così la mulattiera che con un po’ di ripidi tornanti sale fino a raggiungere la strada carrozzabile, poco prima della cascata del Pis. Si segue la strada fino alla Conca, con alcuni possibili sentieri tra i larici che accorciano i tornanti, tra cui l’ultimo taglio che sotto imponenti pareti di roccia arriva al Colle della Maddalena, da dove si apre la vista magnifica della Conca del Pra.
Il Sentiero
Dal parcheggio si entra nella borgata e poco dopo si trova un bivio. Scendere a sinistra verso il torrente ed oltrepassare il ponte, da dove inizia il sentiero dell’inverso (all’ombra). La prima parte fino alla cascata del Pis è molto suggestiva, la seconda un po’ meno e più pietrosa ma sicuramente molto selvaggia. Ci si ricongiunge alla carrozzabile poco prima dell’ingresso nella Conca. All’altezza della cascata del Pis solitamente si trova un ponticello in stile tibetano dove volendo si può attraversare il torrente per proseguire sulla carrozzabile/mulattiera.
La carrozzabile
Dal parcheggio di Villanova salire ancora in macchina fin dove si trova il divieto (poco dopo un ponte con cascata). Da qua procedere a piedi sulla strada per raggiungere la Conca (con gli eventuali tagli su sentiero tra un tornante e l’altro come descritto per il percorso mulattiera).
Salita in macchina
Durante il periodo estivo è possibile salire in macchina fino alla Conca del Pra lungo l’itinerario della carrozzabile. La strada è completamente sterrata a percorribile da qualunque macchina non troppo ribassata.
Ci sono orari di salita e discesa, così come un biglietto da pagare. Tutte le informazioni sono sul sito del comune di Bobbio Pellice a questa pagina (http://www.comune.bobbiopellice.to.it/Home/DettaglioNews?IDNews=154842 ), ma per maggiori dettagli ed aggiornamenti vi consigliamo di contattare direttamente il comune o la trattoria di Villanova.
Una volta arrivati alla Conca del Pra, sia dalla strada sia dal Colle della Maddalena i primi edifici che si incontrano sono quelli del rifugio Willy Jervis (aperto tutto l’anno) e della Ciabota del Prà (aperta in estate). Proseguendo lungo la strada sterrata una deviazione porta all’Agriturismo Catalin (aperto in estate).
L’ultima borgata della Conca è la Partia d’Amunt, dove si trovano altri pascoli. In tutti questi posti potrete comprare del gustoso formaggio locale (sairass, toma, tomini e burro) ed ovviamente latte di prima qualità.

BARS D'LA TAJOLA
Il punto panoramico d’eccezione di Torre Pellice, ai piedi del Monte Vandalino, da raggiungere percorrendo sentieri storici attraverso boschi incantati e borgate remote. Si parte dalla borgata Bonnet, a 871 mslm per arrivare ai 1139 mslm di Bars d’la Tajola o ai 1416 mslm di Castellus. L'impegno mediamente richiesto è di 2h per il primo obiettivo, 3h30' per il secondo: i tempi sono comprensivi di salita e discesa.
Attraversata la borgata Bonnet si prosegue per una strada sterrata attraverso boschi di castagno fino alle case della borgata Ciampas (1012 mslm). Da qua all’incrocio di sentieri, si sale a sinistra seguendo le indicazioni per il Bar d’la Tajola, raggiungendo la borgata Giabaudin (1180 mslm).
Superate le case si arriva ad un altro incrocio di sentieri, sempre con indicazioni, dove bisogna seguire a sinistra raggiungendo infine il punto panoramico di Bars d’la Tajola (1139 mslm).
Qua, per chi non soffre di vertigini e con esperienza di roccia/ferrata/alpinismo, si può raggiungere il vero Bars d’la Tajola, seguendo un cavo metallico che conduce in un buco tra le rocce e poi ad un’esposta cengia, seguita da una discesa verticale in camino attrezzata con scalini che conduce al pianoro utilizzato dai Valdesi per nascondersi dalle persecuzioni.
Si prosegue il sentiero che attraversa alcune zone di massi e poi si inoltra in un bosco magnifico di conifere, giungendo ad un bivio, dove per chi non vuole proseguire è possibile scendere per il sentiero ben tracciato che continua nel bosco fino ad una strada sterrata e poi ancora per breve sentiero fino alla borgata Bonnet.
Per chi vuole invece salire in vetta si seguono le indicazioni percorrendo il sentiero che con diversi tornanti porta alla cima del Castellus (1416 mslm), luogo ameno dove godersi un panorama meraviglioso sulla valle.
Ritorno all’incrocio di prima e poi ai Bonnet per concludere l’anello.

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