la sponda veronese del Garda, dal lago fino alla cresta del Baldo
"Per questa sera mi sarei già potuto trovare a Verona ma a pochi passi da me c'era questo maestoso spettacolo della natura, quel delizioso quadro che è il Lago di Garda. Ed io non ho voluto rinunciarvi; mi trovo generosamente compensato di aver allungato il cammino... con ardente desiderio vorrei che i miei amici si trovassero un momento qui con me per poter gioire alla vista che mi sta innanzi". (J.W. Goethe)
Il monte Baldo e la riviera del Garda, due mondi così diversi ma pure così vicini e completati l'uno dall'altro. Le cittadine lungo le acque del lago, vivaci e mondane, contrastano con il silenzio e la "rusticità" dei centri montani - alcuni dei quali in via di spopolamento - che raccontano di un passato agricolo e pastorizio neanche troppo lontano. Tra le radure d'alta quota e le rive del Garda si estendono vigneti ed uliveti che si alternano con fitti boschi spontanei di latifoglie.
Accanto a facili percorsi più "turistici" vicino al lago, dunque, ci può addentrare nell'entroterra alla ricerca di sfide e pendenze più selettive.
Su www.cicloweb.net consigliamo un'occhiata anche alla pagina dedicata al Garda bresciano ed al Garda trentino.
ALLE PENDICI DEL BALDO
Raggiunto lungo varie vie l'abitato di Prada (frazione di San Zeno in Montagna, 950 mslm, che si può raggiungere pedalando lungo la temibile Punta Veleno che dista otto chilometri dalle rive del Garda oppure passando per San Zeno da Brenzone oppure, infine, partendo da Costermano e passando per San Zeno) si imbocca una piccola stradina asfaltata che sale verso monte (via Naole).
Incomincia così la lunga salita fino al rifugio Chierego, novecento metri più in alto e distante nove chilometri. Il caldo, inevitabile nei giorni estivi, è mitigato dall'ombra che faggi e conifere offrono all'escursionista. Il tratto finale è però esposto alla luce del sole: si pedala in radure d'alta quota fino al rifugio.
Il fondo stradale è asfaltato per i primi 5.5 km mentre gli ultimi sei sono sterrati: si tratta di un fondo abbastanza sconnesso su sassi e ghiaia. Il percorso è impegnativo sotto tutti i punti di vista.
Interessante digressione intorno al chilometro nove: abbandonando la via principale si sale per qualche centinaio di metri a destra fino a raggiungere il forte di Noale, guastato da alcune antenne (indicazione).
L'altimetria della salita a Prada grazie a www.salite.ch dalle rive del Garda (Torri del Benaco) oppure dall'entroterra, da Caprino Veronese.
AFFACCIATI SUL GARDA
Un bell'itinerario circolare che offre panorami sempre nuovi sul lago e che passa ai piedi del Baldo, permettendo di ammirarne le creste alte oltre duemila metri.
Da Garda ci si dirige verso Costermano e Caprino Veronese lungo una strada provinciale che si prende ad ovest nella parte centrale del paese.
Si giunge a Costermano in 3.5 km dopo una salita abbastanza impegnativa che eleva la quota da 90 a 250 metri sul livello del mare.
La strada sbuca su un incrocio in cui si abbandona la direzione Caprino per proseguire invece verso San Zeno di Montagna.
Si pedala ora su un'altra provinciale, ben asfaltata, che dopo un chilometro circa di pianura incomincia a salire su pendenze impegnative e conduce, superato Castion Veronese, al panoramico paesino di San Zeno in sei chilometri. L'altitudine è ora di 581 mslm.
A San Zeno si prosegue tra le case verso Castello e Villanova e dopo due chilometri di saliscendi incomincia la discesa che porta in altri sei chilometri a Castelletto di Brenzone, di nuovo in riva al lago.
Si torna a Garda pedalando sulla Gardesana orientale per venti chilometri passando per Torri del Benaco e girando attorno a Punta San Vigilio.
UN SECCO STRAPPO IN SALITA
Bella salita, con poco traffico: da Garda si prende la strada per Albisano e si incomincia ben presto a salire con pendenze anche significative. Si ammira, lungo l'ascesa, la bella villa Albertini mentre il panorama sul lago si fa sempre più ampio, tra ulivi e vigneti.
Albisano, a 310 mslm, si raggiunge al km 4 e segna sostanzialmente la metà della salita.
Due chilometri di salita oltre il paese ci si porta sulla strada provinciale che collega San Zeno a Costermano e lì si gira proprio verso San Zeno di Montagna.
Questo piccolo centro abitato, molto panoramico, si raggiunge pedalando altri due chilometri immersi in una vegetazione spontanea costituita da castagni, carpini e faggi.
Alla meta si è a quota 581 mslm, ad otto chilometri di distanza da Garda.
I grimpeur provino a scattare sulla rampa di quasi due chilometri che costituisce il tratto iniziale della strada verso Lumini (bella frazione nel verde): il fondo è asfaltato ma un po' dissestato ed invita i più agili a sfidarsi mentre obbliga chi fatica in salita a sudare diverse camicie prima di riuscire a scollinare.
GROTTA DI VAL TROVAI
Da Brenzone si risale con numerosi tornanti in direzione di Prada (la salita a Punta Veleno, tanto temuta dai corridori dell'edizione 2012 del Giro del Trentino) e dopo aver superato con difficoltà un dislivello di circa mille metri si giunge nei pressi della Grotta di Val Trovai, un interessante sito meritevole di una sosta.
La pendenza media supera il 15% per gran parte della salita ed il fondo davvero sconnesso rende ancora più impegnativa l'ascesa.
I sei chilometri percorsi fino alla Grotta sono davvero ripidi e faticosi ma se le gambe reggono può essere piacevole proseguire in saliscendi alla volta di Prada, paese turistico che si raggiunge al km 15. E' un piccolo abitato nei cui pressi si può attaccare (in mtb) la salita che porta al rifugio Chierego, a 1800 mslm, o al Forte di Naole, a quota 1700 metri (vedi sopra).
Il ritorno si può effettuare lungo la via di salita o scendendo in direzione San Zeno. Prima di entrare in paese, si gira a destra verso Villanova e si torna sulla Gardesana (nei pressi di Castelletto di Brenzone) lungo la quale si fa ritorno a Brenzone.
L'altimetria della salita a Punta Veleno grazie a www.salite.ch.
LESSINIA E VALPOLICELLA
La Valpolicella è famosa per la sua produzione vinicola: i vigneti si estendono su campi e pendii, le cantine punteggiano il territorio, ma solo una volta superata la fascia pedemontana molto urbanizzata.
Da Sant'Ambrogio di Valpolicella si arriva velocemente (in piano per circa sette chilometri) a Fumane da dove incomincia la salita più dura.
Le pendenze sono sostenute ma non proibitive ed accompagnano il percorso sino a poco prima di Breonio (km 17.5), dove si arriva in discesa.
Da Breonio si raggiunge in saliscendi Fosse, frazione di Sant'Anna di Alfaedo - comune del Parco Regionale della Lessinia - al km 20.4 e a quota 930 mslm.
A Fosse si possono seguire varie vie: si può raggiungere Sant'Anna di Alfaedo e tornare a Fumane passando per Gorgusello.
Pedalando a ritroso sull'itinerario di salita si fa rientro a Breonio. Lì invece che continuare lungo la strada percorsa in salita si ha la possibilità di girare verso Molina e Gorgusello per percorrere un'altra discesa, in un ambiente più selvaggio rispetto a quello che ha caratterizzato la salita. La discesa è molto varia, prima tortuosa poi più rettilinea, e porta a passare per boschi verdi ed a fiancheggiare qualcuna delle grandiose pareti di roccia verticali che si sono ammirate in altri tratti del percorso.
Questa via di discesa misura, da Fosse a Fumane, 18.5 km.
Molina è posta a breve distanza dallo splendido parco delle Cascate: assolutamente da non perdere, ma visitabile solo a piedi.
E per finire un paio di altimetrie grazie a www.salite.ch:
Monte Baldo, da Caprino Veronese via Spiazzi, solo altimetria
Monte Baldo, da Caprino Veronese via Ferrara M.B., solo altimetria
Per passeggiate ed escursioni sulla sponda veneta del lago di Garda e sul versante veronese del Baldo, clicca qui: www.cicloweb.net/trekking/t-veneto/trekkinggarda.htm
Questa pagina, invece, https://www.cicloweb.net/guide/g-veneto/nsgardavr.htm, offre una guida alla sponda veronese del Garda.
La cartografia è fornita da Kompass
Carta: K102 - Lago di Garda Monte Baldo