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Odle da malga Brogles
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I prati del Seceda, appena oltre forcella Pana
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Panoramica sulle Odle di Funes
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Sul sentiero per la forcella dla Roa
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Santa Maddalena e le Odle: un quadretto unico
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Festa dello speck, grande evento di Santa Maddalena
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Val di Funes
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Autunno in val di Funes
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Le Odle di Eores in autunno
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Odle di Funes dalla strada per il passo delle Erbe
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La val di Funes è ricca di attività agricole
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Tramonto sulla chiesetta di Santa Maddalena
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Tramonto sulla chiesetta di Santa Maddalena
Alto Adige

Val di Funes

Ha un'origine leggendaria la chiesa di Santa Maddalena, elemento caratterizzante delle più belle immagini della val di Funes.
Si narra, infatti, che un contadino svolgesse il suo lavoro fino al rintocco delle campane quando, ossequiosamente, interrompeva le sue mansioni e faceva rientro a casa. Un giorno, però, ignorò le campane e, volendo terminare un compito, si trattenne al lavoro di più. Da quel giorno tutto volse al peggio nella sua vita e, per emendare la sua colpa, decise di costruire una chiesa. Un gruppo di uccelli, però, spostò tutta la legna che il contadino stava ammucchiando per il suo progetto: capì che Dio voleva che la nuova chiesa venisse eretta proprio dove gli uccelli avevano deposto la legna, proprio dove sorge ora, sul limitare di prati verdissimi ai piedi delle magnifiche Odle di Funes. Sono proprio le Odle - di Funes e di Eores - a caratterizzare il panorama di questa appartata e discreta valle alpina. Odle in ladino significa "aghi" e il nome ladino sembra rendere perfettamente la leggiadra verticalità di queste montagne sulle quali mosse i primi passi Reinhold Messner, figlio celebre della vallata.

San Giovanni in Ranui poco fuori da Santa Maddalena è un bell'esempio di architettura barocca alpina e punteggia una radura letteralmente ai piedi delle Odle.

Sono numerose le passeggiate nel parco naturale Puez Odle, verso obiettivi più facili (come malga Gampen) o più ambiziosi (malga Medalges, Brogles, il rifugio Genova). Tutti i percorsi vantano però un privilegiato punto di vista sulle Odle e ci si stupisce che questi luoghi siano stati relativamente poco frequentati dagli italiani fino a pochi anni fa. Sono invece numerosi i turisti di origine germanica.
Ad Adolf Munkel è dedicato un lungo sentiero che segue l'andamento delle Odle, senza grandi dislivelli.

Non sono da trascurare nemmeno i paesi del fondovalle: San Pietro, Santa Maddalena e Tiso conservano ancora diversi caratteri di un non lontano passato rurale. Le case più antiche e gli isolati masi fondono elementi costruttivi in legno con strutture in pietra e sono molto suggestivi. Non solo per il loro aspetto ma anche perché sono tuttora funzionali! Il campanile di San Pietro, dalla caratteristica forma a bulbo, è quello dal quale Reinhold Messner, secondo le ricostruzioni cinematografiche, ebbe le prime fantasie alpinistiche in compagnia del suo più sfortunato fratello Gunther.

Dalla val di Funes si accede al poco noto passo delle Erbe, giusto ai piedi del Sass de Putia, tra boschi millenari, passando prima per il quasi sconosciuto passo di Eores.

Da non perdere, tra gli altri eventi, la festa dello speck, in calendario ogni anno all'inizio di ottobre: stand e tavolate sui prati di Santa Maddalena con le Odle sullo sfondo!

Su www.cicloweb.net, inoltre:
- le passeggiate ed i trekking in val di Funes,
- in bicicletta e mountain bike in val di Funes
E per quando c'è la neve, da www.ciaspole.net:
- ciaspolata al rifugio delle Odle,
- ciaspolata a malga Brogles,
- ciaspolata al rifugio Genova,
- ciaspolata alla malga Kaseril ed alla malga Gampen,
- ciaspolata al monte Gabler

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