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In val di Braies (scorri la gallery!)
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Il castello di Brunico
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Gais, chiesetta tra le fattorie
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A Dobbiaco
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In vetta al Plan de Corones
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La salita a Plan de Corones
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Uno dei cartelloni dedicati agli eroi del Giro d'Italia
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Val Pusteria, in autunno
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Monumento a passo Stalle
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Valle di Anterselva dalla strada per passo Stalle
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Giornata uggiosa sul lago di Anterselva
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Anterselva dalla ciclabile (foto di Valter Agliati)
Alto Adige

Attorno al Plan de Corones

Partendo da Brunico si può andare verso oriente - lungo un percorso ciclabile ben segnalato e paesaggisticamente suggestivo che porta fino a Lienz, nel Tirolo Orientale - oppure verso occidente - scendendo in direzione di Bressanone.
Un'esperienza particolare - che richiede poca fatica, ma offre un elevato grado di soddisfazione - è l'escursione in bicicletta da Brunico a Campo Tures con una visita al locale castello ed una breve puntata alle cascate di Riva.
Gli amanti della mtb possono scegliere invece fra una miriade di bellissime strade forestali e sentieri. 


FACILE ITINERARIO ATTORNO A VALDAORA
Grado di difficoltà: facile
Dislivello: 150 metri circa
Lunghezza del percorso: 25 km
Fondo stradale: in parte asfalto, in parte nei campi
Punto di partenza: Valdaora di Sotto
Possibilità di ristoro: a Riscone
Itinerario: Prima del sottopassaggio ferroviario di Valdaora di Sotto si gira a sinistra. Lungo la strada asfaltata si raggiunge dopo circa dieci chilometri Riscone.
Duecento metri dopo l'hotel Royal all'altezza del maso Kappler si gira a destra per i campi di Riscone e si segue la strada poderale fino allo stadio del ghiaccio a Brunico. Allo stadio del ghiaccio si segue la via per far ritorno a Valdaora accanto al Rienza, passando per la gola del Rienza, attraversando due tunnel, si raggiunge l'area della centrale elettrica, si prosegue per la zona sportiva di Perca, Rioliccio, passando per la strada poderale fino alla cava di ghiaia a Valdaora di Sotto.



ATTORNO A BRUNICO
Grado di difficoltà: medio
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Dislivello: 725 metri
Lunghezza del percorso: 26 km
Partenza presso il palatennis a Brunico, percorrendo una pista ciclabile lungo il torrente Rienza si raggiunge la strada provinciale della val Pusteria a Perca. Si attraversa la strada principale e su una strada asfaltata si sale ad Ameto.
Lì si gira a sinistra (segnavia 4a e 5) e si raggiunge prima su un sentiero nel bosco e poi fra i prati (ripida discesa!) la località di S. Giorgio. Si attraversa il paese fino al maso Talacker per una strada poderale (segnavia 17a) e lungo il limitare del bosco si raggiungono Grimaldo e poi Falzes. Alla zona sportiva di Falzes si gira a sinistra a seguire il segnavia per Fassina e Campolino per raggiungere poi San Lorenzo.
In paese, dopo il sottopassaggio ferroviario, una strada porta infine nuovamente a Brunico.



LA CICLABILE DELLA VALLE DI ANTERSELVA (a cura di Valter Agliati)
La val Pusteria offre molte occasioni agli amanti del turismo dolce. Particolare l'offerta delle piste ciclopedonali, che consentono di esplorare praticamente tutto il comprensorio, vallette laterali comprese. 
In queste ultime si scoprono itinerari meno battuti ed ugualmente panoramici, adatti ad ogni tipo di esigenza.
La ciclabile che percorre la valle Anterselva, per esempio, attraversa un territorio che sembra essersi cristallizzato nel tempo. Un mondo contadino che si regge sulla tradizione dei masi di montagna. In Alto Adige, da almeno sette secoli, queste abitazioni rurali vengono lasciati in eredità soltanto nella loro interezza, impedendone il frazionamento. In questo modo si è conservata la loro peculiarità e, mentre si pedala o si cammina ammirandone la particolare architettura rurale, si ha l'impressione che  passeranno altrettanti secoli, senza che si modifichi alcunché. 
Mia moglie ed io abbiamo percorso la ciclabile partendo da Rasun di Sopra (1091 mslm) per arrivare ad Anterselva di Mezzo.  Dal centro del piccolo villaggio (cinquecento abitanti) abbiamo preso la via del biotopo che, in breve ci ha portato a costeggiare l'area protetta della torbiera di Rasun, portandoci in un freschissima abetaia che ricopre l'intera zona.  Chi lo desidera potrà inoltrarsi all'interno della torbiera per mezzo di alcuni camminamenti allestiti con traversine in legno, per ammirare una flora particolare e molto rara.
Se alla partenza la ciclabile è asfaltata, nell'area protetta il tracciato diviene sterrato e, nell'ultimo tratto, si fa  un po' sconnesso.  Il disagio dura comunque poco, perché in breve si giunge al borgo di Anterselva di Sotto (1109 mslm), dove ci aspetta l'unica salita degna di nota di questo itinerario. La si incontra alla fine del paese e ci porta ad incrociare la strada provinciale che sale verso il lago di Anterselva. 
Nel tratto successivo si è costretti a costeggiarla. Le indicazioni ci aiutano a prendere una traccia protetta che inizialmente segue la carreggiata destra, per poi attraversare la provinciale su apposite strisce pedonali e, nei pressi di una rustica chiesetta di campagna, imboccare una stradina asfaltata che ci porterà dentro al borgo di Anterselva di mezzo (1236 m), dal quale si ammira uno splendido dettaglio della corona di montagne che divide l'Italia dall'Austria.
Il ritorno segue lo stesso percorso fino ad Anterselva di Sotto, dove è possibile una sosta per il ristoro in una deliziosa pasticceria (vedi note tecniche) o presso il chiosco di un laghetto attrezzato per la pesca sportiva. 
Dal paese si prende poi il tracciato ufficiale della ciclabile della valle, che attraversa ampi e ordinati coltivi di cereali, patate ed insalata. E' un tratto soleggiato e panoramicissimo, grazie alle diverse sfumature cromatiche dei campi coltivati ed all'affascinante sipario che si apre sullo sfondo, dove lo sguardo è calamitato dalle cime dolomitiche che contornano a nord il parco naturale di Fanes-Sennes-Braies.
Se siete fortunati con il meteo, non dimenticherete lo spettacolo fornito da questi venti chilometri semi-pianeggianti, non solo per quel che si può ammirare con lo sguardo, ma anche per gli intensi profumi di campagna e la persistente brezza alpina, che scende a rinfrescare il fondovalle, dopo aver accarezzato le cime delle fitte abetaie che coprono i lati della Valle Anterselva.
Info tecniche:
Date delle escursioni: 6 e 8 luglio 2021.
Partenza: via del biotopo a Rasun di Sopra, nel Comune di Rasun-Anterselva in Valle Anterselva (provincia di Bolzano), laterale della Valle Pusteria. Rasun di Sopra dista poco meno di novanta chilometri da Bolzano e una sessantina dal casello autostradale di Bressanone.   
Dislivello: Circa 150 metri di dislivello complessivo.
Durata e distanza: L'itinerario descritto è di circa venti chilometri (un'ora e mezza di bicicletta).
Tutte le esperienze in montagna di Valter Agliati sono raccolte qui: https://dislivellozero.blogspot.com/


VAL DI CASIES
Trentasette chilometri (andata e ritorno) con un dislivello in salita di 370 metri: non proibitiva ma nemmeno banale l'esplorazione in bicicletta della val Casìes, sfruttando la pista ciclabile di fondovalle. Soprattutto all'arrivo, verso Santa Maddalena, le pendenze si fanno davvero sentire. 
La ciclabile della val Casies parte da Monguelfo, sulla riva destra del torrente di Casies. La strada forestale piacevolmente ombreggiata oltrepassa Tesido. Qui bisogna attraversare il torrente e continuare sulla strada panoramica della valle. Lungo il percorso si alternano vecchi borghi e biotopi. Rimanendo sempre al di sotto del fitto bosco, si arriva a Planca di Sopra. Qui si riattraversa il torrente e si continua lungo questo per circa un chilometro, sempre sulla sponda destra. Presso il borgo di Preindl bisogna percorrere un breve tratto sulla strada provinciale, ma ben presto, presso la chiesetta della Visitazione di Maria, si prende di nuovo la ciclabile. Questa prosegue fino a San Martino e da qui, con un'ultima impegnativa pendenza, si arriva alla baita di fondovalle di Santa Maddalena.
Il ritorno ricalca il percorso dell'andata.



LA PISTA CICLABILE DA DOBBIACO A LIENZ
La ciclabile della val Pusteria e la pista che scende da Dobbiaco in Austria, a Lienz, sono ormai "unite" da tempo  in uno splendido percorso che ha nella semplicità la chiave del successo. Dislivello contenuto, panorami splendidi, strade chiuse al traffico o vie consortili frequentate solo da trattori: l'ideale per pedalare in tutta tranquillità.
Da Bressanone e la val d'Isarco si parte verso la val Pusteria, nello specifico verso Rio Pusteria, a 763 metri di quota.
Si passa poi per Vandoies di Sotto e di Sopra, Chienes, Casteldarne e San Lorenzo fino a Brunico (835 mslm), vera "capitale" della valle, caratterizzata da un grazioso centro storico e da un panoramico castello, sede di uno dei Mountain Museum di Reinhold Messner.
Questa prima tappa è quasi pianeggiante, lunga 27 km.
Da Brunico si prosegue per Perca, Valdaora di Sotto, di Mezzo e di Sopra, per Novale, Villabassa e Dobbiaco, un'altra delle perle pusteresi a 1241 mslm, finché si arriva a San Candido (1174 mslm).
Questo secondo tratto intermedio misura 34 km.
Dal paese di San Candido (1175 mslm), ormai prossimo al confine politico e già oltre lo spartiacque fisico tra i bacini della Rienza e quello della Drava, ha inizio il percorso ciclabile per Lienz (671 mslm), in Austria, cinquecento metri di quota più in basso. A Versciaco si prende il sottopassaggio della statale, si supera il confine e si arriva ad Arnbach, già in Austria, dove si attraversa una strada trafficata. Si procede lungo il fiume Drava.
La lunga discesa misura quarantaquattro chilometri ed è adatta pressochè a tutti - come il resto del percorso - considerando anche la possibilità di rientrare in treno (con vagone per le bici).
Arrivati a Lienz dove termina la ciclabile, si può pensare di tornare, come detto, in treno.
Descritta la pista rimangono poche parole per raccontare i panorami: la verde val Pusteria offre un ambiente bucolico ed agreste in cui pedalare rilassati mentre qua e là si aprono incantevoli viste su qualche castello o sulle montagne di Anterselva e sulle Dolomiti di Sesto. In poche parole, un'esperienza da fare in primavera, in estate ed anche in autunno! Per le famiglie quasi una vacanza di più giorni sui pedali, per chi è allenato un facile percorso di un centinaio di chilometri!
 

PASSO DELLA FURCIA 
Valico posto tra San Vigilio di Marebbe e Valdaora è un passo che, sul versante ladino, nasconde le insidie nel finale. Il punto di arrivo è posto a 1789 mslm.
Da Longega a San Vigilio, infatti, le pendenze sono modeste: si sale dai 1005 mslm di Longega ai 1320 di San Vigilio in quasi sette chilometri con un solo breve tratto a circa l'8% di pendenza. Da San Vigilio, però, si fa sul serio: cinque chilometri, quattrocentosessanta metri di dislivello e due chilometri di pendenze oltre l'11% medio. Una bella sfida, seppur breve.
Da Valdaora, invece, il passo della Furcia, in tedesco Furkel sattel, misura nove chilometri: pendenze mai banali, con un picco nel tratto centrale quando la media sul chilometro è pari a circa il 12%.
Vedi altimetria da Longega - San Vigilio di Marebbe o da Valdaora (clicca per l'altimetria dalla val Pusteria)



LA SALITA AL PLAN DE CORONES
Grado di difficoltà: difficile
Dislivello: 1450 metri
Lunghezza del percorso: 44 km
Si parte a Riscone dalla stazione a valle della cabinovia. Qui la strada conduce a Santo Stefano di Sebato e prosegue poi per una strada forestale (segnavia 12a) fino a San Martino.
Un'altra strada forestale con leggere salite e discese (segnavia 12a e poi 12) conduce fino a Maria di Sares e poi al casale di Plaiken fin poco prima di Pieve di Marebbe ai casali Blei de Fora e Frena.
Di lì (1449 mslm) inizia la salita piuttosto ripida (segnavia 2) che, passando per il monte di Riscone (con due brevi passaggi in cui si deve spingere la bici!), porta in cima al Plan de Corones (2275 mslm).
La salita è ricompensata da un fantastico panorama sulle montagne circostanti: Dolomiti e Alpi Aurine: la vetta, perno del sistema sciistico Plan de Corones, è ricca di rifugi e punti di ristoro.
Si scende poi ripidamente fino al rifugio Sorafurcia presso il quale si devia poi a sinistra per una strada forestale che raggiunge il rifugio Pracken.
Lungo un'altra forestale (segnavia 2) si prosegue quindi per Valdaora di Sotto. Presso il sottopassaggio ferroviario si piega a sinistra e, seguendo un'ultima pista forestale, si fa ritorno a Riscone.
Una variante di questa ascesa parte dal passo della Furcia (1740 mslm): da qui, la salita misura sei chilometri per un totale di 550 metri di dislivello: una serie di tornanti aiuta a superare le durissime pendenze dell'ascesa che comunque, a parte un tratto a due chilometri dalla fine, non scendono mai sotto l'11-12%.
Ogni tornante è dedicato ad un campione del passato del ciclismo, ad una figura che ha segnato la storia del Giro.
Clicca per aprire la mappa Kompass del versante nord (Brunico) e di quello sud (San Vigilio di Marebbe).


HERZALM
Grado di difficoltà: difficile
Tempo di percorrenza 1h30'
Dislivello: 890 metri
Lunghezza del percorso: 19.2 km
Itinerario: partenza da Riscone alla stazione a valle della cabinovia. Direzione est passando per la pensione Hochgruber.
Mantenere la destra e salire ripidamente fino ad una sbarra e quindi avanti fino alla Herzalm (malga Herz).
A sinistra fino alla stazione intermedia. Su una strada forestale si scende fino al punto di partenza.



VAL FOJADORA - BRAIES
Grado di difficoltà: difficile
Tempo di percorrenza: 7 ore circa
Dislivello: 1800 metri
Lunghezza del percorso: 53 km
Itinerario: da Monguelfo per Saller oppure per la nuova pista ciclabile lungo il lago artificiale a Valdaora di Sopra. Avanti per Gassl e Bagni di Pervalle e salita al passo Furcia (1759 mslm).
Discesa per la strada forestale a Miara. Poco sotto inizia la difficile salita di 7 km attraverso la valle di Fojadöra fino al passo Croce (2283 mslm).
Si prosegue per Tabia di Colli Alti e poi difficile trail nella valle di Foresta e prosecuzione per il lago di Braies e Monguelfo.



PASSO STALLE
Valico di confine con l'Austria, il passo Stalle si trova a 2050 metri di altitudine, al culmine di un'impegnativa pedalata.
La salita da Anterselva di Mezzo (1229 mslm) misura dodici chilometri ed ha nel pittoresco lago di Anterselva, a 1637 metri di quota, il punto intermedio sia dal punto di vista chilometrico sia da quello altimetrico.
Questa particolarità non deve far intendere che la salita sia costante, tutt'altro!
Le pendenze sono molto diseguali, si inaspriscono progressivamente fino a sfiorare il 10% medio sul chilometro tra i km 3 e 4. Al sesto chilometro, invece, si pedala in pianura per oltre un chilometro costeggiando il lago. Poi, in corrispondenza del semaforo che regola il traffico automobilistico consentendo un quarto d'ora all'ora di percorrenza, si ricomincia a salire: fino all'ultimo chilometro, più leggero, non si scenderà mai sotto il 9% medio. Durissimo il penultimo chilometro, vicino al 13% di pendenza media sul chilometro. La salita è piacevole e si snoda, soprattutto dopo il lago, in un fitto bosco di abeti che, aprendosi qua e là, regala affascinanti scorci sulle vette che segnano lo spartiacque con la val di Tures. Aperto il panorama in vetta, verso la Defereggental austriaca.
A valle del lago, invece, si pedala tra ampi prati.
L'altimetria completa si trova cliccando questo link a cura di www.salite.ch



Una serie di altimetrie da www.salite.ch a complemento degli itinerari da pedalare tra le montagne della val Pusteria e della val Badia, lungo le panoramiche pendici del Plan de Corones - Kronplatz.
Passo della Furcia, da Longega e San Vigilio
Passo della Furcia, da Valdaora
Passo delle Erbe, da San Martino


E per scoprire i dintorni del Plan de Corones:
- i percorsi in bicicletta a San Viglio di Marebbe, sul versante ladino del Plan de Corones,
- autunno a San Vigilio di Marebbe,
- trekking a San Vigilio di Marebbe,
- guida a Brunico e dintorni
E le ciaspolate in Alto Adige: www.ciaspole.net/itinerari1/altoadige


In collaborazione con
Consorzio Turistico Kronplatz
www.kronplatz.com




La cartografia è fornita da Kompass
Carta K57 Brunico Dobbiaco
www.kompass-italia.com

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