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Piazza Walther in una foto di Alex Filz (scorri la gallery!)
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Passeggiata sopra il centro di Bolzano (foto Alex Filz)
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A Castel Roncolo, foto Alex Filz
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Castel Roncolo, alle porte della val Sarentino
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Da Castel Roncolo verso le vicine colline
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Il giardino dei Cappuccini
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Castel Mareccio, a due passi dal centro
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Piazza Walther durante i mercatini di Natale
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Un'altra immagine serale dei mercatini di Bolzano
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Particolare dei mercatini di Natale a Bolzano
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Via dei Portici, foto Alex Filz
Alto Adige

Bolzano

Anche se la massima notorietà - ed il conseguente boom di visitatori - si ha per i Mercatini di Natale, Bolzano (che pure ospita i più antichi d'Italia: nel 2020-21 festeggeranno la trentesima edizione in scia con tradizioni più radicate tra Francia e Germania) ha molto da offrire in ogni stagione.
Innanzitutto, la posizione. Centrale, nel cuore dell'Alto Adige - Sudtirol, la città altoatesina dista poco più di un'ora da Verona e dal centro cittadino si arriva in ogni angolo della provincia in meno di due ore.
I dintorni: Renon, val Sarentino, il lago di Caldaro e le sue colline dedicate alla coltivazione della vite, San il Parco Naturale del Monte Corno, l'altopiano del Renon e quello di San Genesio.
E per ultima ma assolutamente non ultima. La città stessa.
Il simbolo di Bolzano è il Duomo che spicca sulla centralissima piazza Walther, salotto della città. Dal 1964 il Duomo è la sede della Diocesi di Bolzano - Bressanone: dedicato a Santa Maria Assunta è un notevole esempio di gotico, stile che emerge sia nel campanile, con la cuspide opera di Hans Lutz von Schussenried, svevo, sia nei disegni del tetto che possono richiamare altri esempi nel mondo germanico, a partire da Stephensdom, a Vienna. Barocco è invece l'altare che annuncia l'interessante Cappella delle Grazie. Al suo interno è possibile visitare il Tesoro del Duomo, una vasta raccolta di oggetti e paramenti sacri.
Uscendo dal Duomo ci si trova, come si diceva, nel salotto della città: piazza Walther. Realizzata nel 1808 durante il dominio bavarese, inizialmente era nota come Maximilianplatz. Divenne poi Johannesplatz durante il dominio asburgico per essere infine dedicata al poeta tedesco Walther von Vogelweide (con un intervallo per Vittorio Emanuele III). Proprio in questa piazza si tiene il "clou" dei Mercatini di Natale che nel capoluogo altoatesino vantano una politica ambientale abbastanza rigida ed un sincero legame con l'artigianato locale. 
Spostandosi dalla piazza si può passeggiare lungo la scenografica via dei Portici, il nucleo più antico della città, da sempre fulcro commerciale della stessa. Il Palazzo Mercantile è l'unico a non risalire al periodo gotico: facciate strette e sviluppo in profondità sono la caratteristica più saliente di questi antichi edifici che nascondono pregevoli cortili interni, archi, scantinati, stucchi ed affreschi. Suggestiva anche piazza delle Erbe, che incantò tra gli altri J.W. Goethe durante il suo Viaggio in Italia.
Curiosi il chiostro e la chiesa dei Francescani, il primo convento di questo ordine a sorgere in area germanofona. Risale al '500 ed è geloso custode di svariati gioielli artistici.
Anche i Domenicani giunsero a Bolzano: a partire dal XII secolo si segnala la loro presenza ed è di quell'epoca la fondazione del Convento che, nella cappella di San Giovanni, conserva affreschi attribuibili agli allievi di Giotto.
Interessanti anche San Giovanni in Villa e la Chiesa dei Cappuccini e, tornando agli edifici civili, piazza del Grano con la sua casa della Pesa (gotica), via dei Bottai con le insegne in ferro delle locande, i palazzi di via e piazza della Mostra, i banchi del pesce in via Argentieri e via Streiter. Da non perdere anche una visita al convento benedettino di Gries, rilevato nel 1845 dai frati svizzeri di Muri. Al barocco degli interni si affiancano una torre campanaria ricavata in un antico mastio ed una curiosa cantina vitivinicola. Sempre nel quartiere Gries è davvero scenografica la parrocchiale, che ospita un crocifisso duecentesco ed un altare del 1475 ed è il nucleo dell'antico villaggio di Gries, nel tempo inglobato nella città di Bolzano.
Su prenotazione si può visitare il bunker costruito tra il 1943 ed il 1944 ad esclusivo uso dell'esercito tedesco.
Tra i numerosi musei spicca ovviamente quello Archeologico che ospita la mummia Oetzi, rinvenuta nel 1998 tra i ghiacciai della val Senales. Il ritrovamento, storico, ha consentito importanti approfondimenti sulla vita dell'uomo preistorico: Oetzi fu ucciso circa 5300 anni fa! Visitare il Museo Mercantile, invece, è interessante sia dal punto di vista dei documenti e dei materiali esposti sia dal punto di vista architettonico dato che è ospitato in un prestigioso palazzo. Interattiva e coinvolgente, invece, può risultare una visita al museo di Scienze Naturali.
Si segnalano inoltre l'avveniristico Museion ed il Museo Civico oltre al percorso espositivo "Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel Monumento alla Vittoria.
Davvero suggestivo castel Mareccio, a due passi dal centro. Le mura del castello si trovano immerse in un vigneto e gli interni, visitabili su prenotazione, sono impreziositi da affreschi rinascimentali. Castel Mareccio è unico, un castello di campagna, ma immerso in città!
Castel Roncolo, invece, si trova sulla strada per la val Sarentino, in panoramica posizione sopraelevata. Gli affreschi che ornano il castello sono tra i meglio conservati delle Alpi: le prime note storiche su questi cicli pittorici risalgono al 1237. E' piacevole raggiungere il castello anche a piedi, seguendo le indicazioni a partire dal centro cittadino.
A sud della città, invece, si trova Castel Firmian che, dal 2006, ospita uno dei Messner Museum: qui la mostra permanente è dedicata alla sacralità della montagna e propone al visitatore oggetti simbolici, animali impagliati, sculture che richiamano il ruolo della religione e più in generale della spiritualità nell'ambiente alpino.

Distratti da tanti patrimoni culturali non si possono però non ammirare gli scenari ed i paesaggi che circondano Bolzano. Gli splendidi vigneti salendo a Renon, gli aspri paesaggi offerti dalla strada verso San Genesio o le orride forre verso la val Sarentino. L'ambiente attorno a Bolzano, una volta che ci si allontana dalle aree più urbanizzate, è davvero vario ed il culmine è raggiunto dalla vista verso il Catinaccio e le Torri di Vajolet che impreziosiscono ogni sguardo verso est, incorniciando il panorama. Più lontano si trova il castello Trotsburg, all'ingresso della val Gardena. Le sue origini si perdono tra l'epoca romanica e quella barocca: il castello ha un mastio sul lato est, il palazzo a nord ed una cinta muraria risalenti al XIII secolo. Oltre agli affreschi ed alle decorazioni rinascimentali il castello nasconde un'affascinante stube gotica.

Al Colle
Il Colle è un po' il simbolo dell'outdoor bolzanino. vCi si arriva con la funivia (la più vecchia funivia al mondo tra quelle dedicate al trasporto di persone, risale al 1908!) e una volta in cima si può scegliere tra una delle tante e bellissime escursioni nel verde, sfruttando al massimo i benefici dell’alta quota: aria pulita e incontaminata, ampi spazi dove poter camminare anche in solitaria, magnifici paesaggi che ritemprano lo spirito e offrono momenti di relax lontano dallo stress. A piedi, in mountain bike o a cavallo, questa magnifica riserva naturale a 1200 metri è il punto di partenza ideale per giornate da vivere nella natura.
L'itinerario più noto segue il sentiero europeo E5 che collega il Lago di Costanza a Venezia, ma ce ne sono molti altri con durata e dislivelli diversi a seconda della propria “preparazione”. Per tutti, comunque, è d’obbligo una sosta ai vari masi che si incontrano lungo il cammino, per ritemprarsi dalla fatica e assaporare i piatti della cucina locale all’aria aperta.
Si può anche ordinare un cestino per il picnic con il meglio dei prodotti di qualità targati Alto Adige da consumare sui prati, al sole, come propone l’Albergo Colle, nobile struttura in Jugendstil alpino con tanto di chiesetta annessa e vero punto di riferimento della storica zona di villeggiatura.
Per chi invece vuole salire al Colle in bici anziché in funivia ecco qualche suggerimento, a cura del locale ufficio turistico: la salita non è delle più comode, ma la strada poco trafficata diventa un efficace percorso di allenamento. Raggiunti i 1200 metri di altitudine si percorre in salita la strada asfaltata a destra fino alla prima curva, sempre a destra; qui si svolta a sinistra e si segue la strada sterrata del sentiero n. 4 (segnatura rossa-bianca). Dopo quattro chilometri si raggiunge la malga Wolff (1350 mslm, punto più alto) con un antico maso. Dietro al fienile, tenere la sinistra e seguire il sentiero (segnatura bianco-blu), pochi metri sotto al fienile. Qui inizia un bel sentiero nel bosco. Presso la frana di pietre si apre una splendida vista sulla Val d'Ega e sul Catinaccio. Prima dei campi da tennis presso il Maso Roell tenere la sinistra e seguire la rotta contrassegnata con la "P" verso Sant'Isidoro. Sosta per il bellissimo panorama sulla conca di Bolzano e poi una tranquilla discesa verso la stazione a valle della funivia.

Trekking urbano a Bolzano
Trekking urbano significa scoprire Bolzano passeggiando nel centro storico e fra i suoi prestigiosi palazzi, visitare le bellissime chiese o il Museo Archeologico dove è custodito Ötzi, la famosa mummia del Similaun, passare accanto ai vigneti che “toccano” quasi la città.
Le passeggiate del Guncina (una delle icone botaniche della città, dove ogni pianta che s'incontra è etichettata con il suo nome in italiano, tedesco e con quello scientifico) e di Sant'Osvaldo (che collega Sant'Antonio con Santa Maddalena, la caratteristica collina sulla quale si coltivano le uve con cui si produce l'omonimo vino autoctono): realizzate addirittura a fine '800, il loro percorso permette di salire dolcemente sui pendii che circondano la città e godere di un incantevole panorama attraversando una vegetazione tipicamente mediterranea, tra piante sempreverdi, magnolie, fichi d'India, cipressi e cedri.
Le passeggiate Lungotalvera Bolzano e Lungotalvera San Quirino, invece, immerse nel rigoglioso Parco Petrarca e nella distesa dei prati lungo il torrente Talvera, offrono anche l'opportunità di praticare attività sportivo-ricreative, con molti spazi gioco e campi dedicati a calcio, baseball e softball.
La passeggiata del Virgolo, poi, sulle pendici del Colle, attraversa un bosco ceduo misto da cui è possibile godere di un’insolita vista sulla città, con gli altipiani del Salto e del Renon sullo sfondo. Il Virgolo è una delle zone della città abitata fin dalla preistoria e che conserva tuttora, grazie anche alla chiesetta romanica di San Vigilio e alla chiesa barocca del Calvario, un fascino e una spiritualità del tutto particolari.

Su www.cicloweb.net inoltre:
- la sezione dedicata alle escursioni ed alle passeggiate in Alto Adige;
- le pagine che raccolgono itinerari e percorsi per bicicletta e mountain bike in Alto Adige - Sudtirol.
E su www.ciaspole.net sono tantissime le ciaspolate da fare in Alto Adige - Sudtirol!

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