le più orientali valli bergamasche, dalla Presolana al lago d'Iseo
La città di Bergamo, famosa per il suo centro storico, Bergamo Alta, che domina la parte nuova della città (Bergamo Bassa), è capoluogo di un'ampia provincia che - oltre ad una pianura agricola ed una fascia prealpina legata al mondo della piccola impresa - comprende anche una serie di affascinanti vallate alpine, dai confini con la val Camonica a quelli con la provincia di Lecco, delimitata a nord dallo spartiacque orobico che a nord si confonde con la Valtellina.
La città ha origini antiche: il primo insediamento è infatti preistorico. Ogni popolazione successiva ha poi avuto un rapporto con il colle dove sorge l'odierna Bergamo: dai celti ai romani, dai goti ai longobardi. Il periodo aureo fu la dominazione di Venezia sotto la quale la città intrattenne stretti e fruttuosi rapporti con la Serenissima.
Il Brembo ed il Serio sono i fiumi più rilevanti della montagna bergamasca attorno ai quali si sviluppano tante vallate laterali ricche di storia, cultura e fascino naturale.
VAL SERIANA: SELVINO - PRESOLANA - VALLE DI SCALVE
La valle Seriana offre due tipi di opportunità: il soggiorno collinare e la vacanza montana. Il primo si può effettuare all'imbocco della valle, dalle porte di Bergamo sino a Casnigo, Ponte Nossa: le altitudini sono ridotte ed il paesaggio è caratterizzato dalle colline arenarie, calcariche (calcari marnosi) ed argillose.
Alzano Lombardo è il centro principale della bassa valle: con undicimila abitanti accoglie un interessante dotazione di opere d'arte (anche opere del Tintoretto) ed un centro storico ben caratterizzato ed antico. In bassa valle da tempo fioriscono attività artigianali ed industriali. Lo sviluppo di Alzano non è recente, il paese ha sempre avuto importanza strategica per gli scambi commerciali.
La frazione Monte di Nese offre la possibilità di escursioni e passeggiate in verdi boschi e prati, a pochi minuti da Bergamo.
Proseguendo verso monte sul corso del Serio si incontrano Nembro e poi Albino, paese che governa varie frazioni e nel cui territorio si trova la valle del Lujo che conduce al Colle Gallo, collegamento con la valle Cavallina.
Anche questi centri, come gli altri paesi della valle, sono ricchi di opere d'arte ed esemplari di notevole interesse architettonico, risalenti anche ad epoca medioevale.
La valle Gandino è un polo turistico, industriale ed artistico da secoli. Leffe, infatti, è la capitale industriale dell'antica terra dei panni di lana ed è sede di aziende leader nel settore su scala mondiale .
La storia della valle è però incentrata su Gandino, 550 metri, citata su documenti almeno dall'830 e nei secoli cresciuta attorno ad un centro storico tra i più suggetivi della provincia di Bergamo dove si conservano ancora oggi palazzi e chiese risalenti al XV e XVI secolo. Citazione particolare merita Selvino che, dopo la conca della Presolana, è la zona turistica più rappresentativa della Bergamasca. Il piccolo paese, duemila abitanti (ma ventimila d'estate), si trova sull'omonimo altopiano che divide le valli Seriana e Brembana. Dal paese e dalle sue frazioni si dipartono numerose escursioni e passeggiate che portano ad esplorare le affascinanti pendici montuose.
Interessanti i giochi d'acqua offerti dal torrente che solca la val Vertova.
Prima dell'alta valle Seriana stacca la valle del Riso. Scavata dall'omonimo torrente, è molto suggestiva e poco urbanizzata (duemila abitanti in tutto) e si alza sino al colle di Zambla, 1260 mslm, passo che collega la valli Seriana e Serina. La valle è sempre ampia e verdeggiante ma è dapprima un dolce declivio ed in seguito presenta pendenze più aspre. Tra i boschi, popolati da tipica fauna alpina, si nascondono anche gallerie e baracche che rimandano al passato della valle fatto di lavoro in miniere di zinco e piombo.
Alle pendici dell'Alben è costruito il Santuario della Madonna del Frassino, edificato in seguito alla visione della Madonna il 2 luglio del 1501 e costruito dove stava un magnifico frassino.
L'alta valle Seriana presenta panorami più alpini e si incentra su Clusone, a 650 metri sul livello del mare ed abitato da ottomila persone, paese che già ad inizio secolo vantava una certa rilevanza turistica. Ai primi del Novecento i trentatré chilometri di distanza tra Clusone e Bergamo si superavano con il trenino della valle che impiegava un'ora ad effettuare il percorso.
Oltre al Palazzo Comunale dell'anno Mille ed a varie chiese ed altri palazzi secolari, case contadine con la "lobbia", case con loggiati seicenteschi e decorazioni ancora anteriori, a Clusone si trova il mirabile Orologio Planetario Fanzago che dal 1583 segna ore, minuti, giorni e fasi lunari.
Si tratta di testimonianze di una storia antichissima: Clusone esisteva infatti già ai tempi dei Romani ed in epoca longobarda fu sede di una "curtis".
Tra i massicci montuosi che si ergono fino ad anche tremila metri di altitudine sorgono però anche altri paesi, tutti caratterizzati da particolarità artistiche e naturali degne di visita.
A Gromo, ad esempio, si trova un borgo medioevale, una delle perle culturali più importanti della Bergamasca e delle Alpi lombarde. Valcanale, invece, è punto di partenza del Sentiero delle Orobie, una traccia di otto tappe ed ottanta chilometri che va a toccare i luoghi più sperduti di queste montagne. In territorio di Valbondione, il comune più settentrionale della valle, si trovano invece le Cascate del Serio: qui il torrente compie un tuffo di 315 metri, uno spettacolo senza dubbio affascinante. Attenzione però: le cascate vengono aperte solo cinque giorni all'anno, perchè nei restanti trecentosessanta il loro flusso è sfruttato a fini idroelettrici.
Da Valbondione si può camminare sino ai rifugi Curò e Coca e da lì a laghetti alpini e vette elevate come il Pizzo di Coca (3050 metri), lo Scais (3038 metri) o il Gleno con il suo piccolo ghiacciaio.
Il tutto attraverso valli selvagge ed incontaminate.
Castione della Presolana ed Onore, ad 870 e 700 metri di altitudine, sono i comuni della conca della Presolana, zona molto sviluppata a livello turistico sia d'inverno sia d'estate che si presenta come un verde declivio che dolcemente sale sino al passo della Presolana.
Dal passo si sale alla Cima della Presolana, alla Grotta dei Pagani (da vedere soprattutto d'inverno), al rifugio Rino Olmo o al Monte Visolo. Gli impianti sciistici sono invece allestiti sul Monte Pora, alto 1879 metri, che d'estate offre la possibilità di passeggiate con vasti panorami sul lago d'Iseo.
Oltre il passo si apre la suggestiva e selvaggia valle di Scalve, chiusa tra il Pizzo Camino e la Presolana. Importante il Museo di Schilpario, raccolta di reperti e testimonianze della secolare attività mineraria che ha contraddistinto la valle, così come la Miniera, visitabile. Centri turistici principali sono appunto Schilpario, Colere e Vilminore di Scalve (in paese edifici anche del XIV secolo), in passato piccola capitale della valle.
Anche in valle di Scalve sono numerose le possibilità escursionistiche e di arrampicata: la dorsale che chiude la valle ad est è particolarmente affascinante e culmina con i gruppi della Bagozza e della Concarena.
Merita una particolare citazione la diga del Gleno. Come la tragedia del Vajont anche il crollo della diga del Gleno è una macchia gravissima sulla storia dell'idroelettrico italiano. Se tra Longarone, Erto e Casso il problema fu l'erosione dei pendii attorno alla diga (che tuttavia resse al terribile impatto), in val di Scalve la disgrazia nacque proprio da difetti strutturali del manufatto che cedette, liberando un enorme quantitativo di acqua che in pochi minuti travolse intere vallate dalla Bergamasca al lago d'Iseo. Oggi rimane solo un piccolo invaso mentre ai margini del modesto sbarramento troneggiano i resti della diga crollata nel 1923.
La diga fu costruita tra il 1916 ed il 1923 e crollò, quindi, pochi mesi dopo la sua inaugurazione, il 1 dicembre 1923. Le indagini hanno evidenziato falle e carenze sia in fase di progetto sia in fase di realizzazione, con "cambi in corsa" tecnicamente discutibili dal lato delle soluzioni ingegneristiche e nella scelta dei materiali. Il 1923 fu caratterizzato da un autunno particolarmente piovoso e le perdite di acqua erano evidenti già prima del giorno del disastro. Nonostante le avvisaglie, le denunce e le paure, nulla fu fatto e quel 1 dicembre 1923 oltre sei milioni di metri cubi di acqua precipitarono a valle raggiungendo non solo i vicini abitati, come Pueggio e Dezzo, o gli impianti idroelettrici di Valbona e Povo ma anche località ben più distanti come Angolo (miracolosamente illesa), Boario e Darfo, sul fondovalle camuno. La particolare conformazione del territorio facilitò la discesa tumultuosa delle acque che trovarono sulla loro strada gole e vallate profonde quanto anguste. Un contesto ideale per scivolare a valle rovinosamente.
In tre quarti d'ora la massa d'acqua arrivò nel lago d'Iseo. I numeri, mai confermati definitivamente, raccontano di 356 morti.
La passeggiata che porta ad ammirare i resti di questa diga, il laghetto e la bella vallata orobica è abbastanza impegnativa anche se tutto sommato breve. Per i dettagli di questa camminata: www.cicloweb.net/?pg=trekking&ct=t-lombardia&iter=trekkingscalve.htm Salendo si passa anche per Pianezza, sul cui campanile si trova un orologio a sei ore, uno dei pochi rimasti in Italia (sono solo sei in provincia di Bergamo, un centinaio nella penisola).
Tornando al passato minerario - ma non solo - vale la pena leggere questa pagina dedicata alla Via Decia, un nuovo percorso a tappe, inaugurato nel corso del 2023. E' un viaggio in poche tappe tra i paesaggi, la storia artistica e culturale della val di Scalve.
La Via Decia su www.cicloweb.net (clicca)
Alla val Brembana ed alle sue valli laterali è invece dedicata questa guida: clicca!
In bicicletta e mountain bike nelle montagne della Bergamasca: clicca per aprire gli itinerari in Valseriana e val di Scalve o per navigare tra i percorsi in val Brembana.
In questa pagina, invece, le passeggiate e le escursioni in val di Scalve.
Qui invece le camminate in val Seriana e, qui, infine, le escursioni in val Brembana.
Ed inoltre ciaspolate in Lombardia , da www.ciaspole.net