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Fioriture in Lessinia
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In Lessinia
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In Lessinia
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Lessinia: valle delle Sfingi
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Lessinia: valle delle Sfingi
Veneto

Lessinia

Sono numerose le possibilità escursionistiche della Lessinia, verde altopiano del Veronese: si spazia da escursioni difficili a tranquille passeggiate.

Una di queste è la passeggiata da Sant'Anna di Alfaedo al Ponte di Veja. Si snoda lungo stradine di campagna, salvo l'ultima parte. Lasciata Sant'Anna si incontra subito una caratteristica contrada, i Marogni, che mantiene il tipico aspetto tradizionale: case in pietra locale, archi a tutto sesto e corti lastricate.
Scendendo lungo la dorsale del Tuil si ammira un bel panorama sulla pianura e sugli Appennini, ovviamente nelle giornate più limpide. A circa un terzo di strada si incontra una contrada, Pozze, anch'essa molto caratteristica ed impreziosita da un capitello del 1785, una fontana ed una ghiacciaia con relativa pozza.
Un'altra fontana si trova alla Casanova. Una croce del 1891 è invece presente a Crestena e poco oltre si trova una ghiacciaia.
Distratti da queste particolarità, si è ormai giunti allo splendido ponte naturale di Veja, meta della camminata.

Una passeggiata si può disegnare anche attorno a Fosse: si prende verso Peri lungo il sentiero numero 251. Si abbandona presto questa traccia per proseguire verso Contrada Michelazzi e poi verso Semalo, Paraiso e San Giovanni. Da qui ancora a Fosse. Percorrendo questo itinerario ci si immerge in un delizioso ambiente prealpino e poi nella "foresta imperiale" di San Giovanni: il tutto con numerosi scorci sul Garda e sul Monte Baldo.

Un'ultima e piacevole passeggiata tra pascoli e panorami è quella che conduce alla sorgiva Acque Nere ed alla piccola contrada di Barozze, partendo da Fosse.

Da non perdere nemmeno una (facilissima) passeggiata nei dintorni di Velo Veronese. Obiettivo: la valle delle Sfingi, curiose formazioni rocciose. Si cammina quasi in piano per meno di mezz'ora tra andata e ritorno.
 

MALGA PIDOCCHIO E IL RIFUGIO CASTELBERTO, LA GRANDE GUERRA IN LESSINIA
La Lessinia non fu direttamente coinvolta dalla Grande Guerra ma si trovava comunque a breve distanza da uno dei fronti più cruenti, quello del Pasubio. Fu quindi disseminata di forti e postazioni, costruiti tra il 1881 ed il 1911. Le trincee, all'apice del loro sviluppo, misuravano otto chilometri e nascondevano caverne adibite a deposito, dormitori, reticolati, .. 
Il sistema difensivo di malga Pidocchio è un "mix" tra quanto offerto dalla geologia della Lessinia (dove abbondano sculture "naturali" di roccia) e dall'opera del uomo che spostò lastre in pietra, ricavò scale ed ambienti chiusi.
Vista l'importanza storica, parte di queste trincee e fortificazioni sono state recuperate e valorizzate dall'Ecomuseo delle Trincee di Malga Pidocchio, nome della località dove sono collocate, inaugurato nell'estate del 2014. Muoversi tra il labirinto degli stretti cunicoli di queste trincee rende perfettamente la dimensione di quanto fosse difficile la sopravvivenza dei soldati durante la Grande Guerra.
Questo complesso è raggiungibile in meno di mezz'ora (a piedi) dalla Bocchetta della Vallina, sulla provinciale che unisce Castelberto ed Erbezzo.
Un'altra mezz'ora di cammino e si raggiunge il rifugio Castelberto.
La struttura è una fedele ricostruzione di una caserma della Prima Guerra Mondiale.
La Guerra fu occasione per sistemare l'impianto viario della zona: la necessità di collegamenti rapidi trasformò antichi camminamenti e mulattiere in strade carrozzabili. Due esempi? Le strade che salgono da Peri a Fosse e da Sdruzzinà al passo Fittanze della Sega di Ala. 
La strada che da Erbezzo sale a Castelberto fu iniziata il 15 agosto 1915 ed ultimata 45 giorni dopo, il 20 settembre, dalla 10a compagnia della Milizia territoriale del 3° Genio dell'Esercito Italiano.
Al rifugio Castelberto si arriva in molti modi: a piedi, come anticipato, l'itinerario più breve parte dalla Bocchetta della Vallina (qui il link su Google Maps, clic) e passa proprio da malga Lessinia e dal complesso difensivo di malga Pidocchio.
La distanza  è di circa quattro chilometri: un'oretta a piedi percorrendo una comoda pista sterrata, tagliando talvolta tra i prati. 
In bici abbiamo raccontato questo percorso, da fare con una gravelwww.cicloweb.net/news/rifugio-castelberto
Il panorama dal rifugio spazia dalla Val d’Adige e Val dei Ronchi, fino alle vicine cime del Pasubio e del Carega. Tutta la Lessinia è visibile, la Valpolicella e il lago di Garda verso Sirmione. A ovest, il Monte Baldo, l’Altissimo ed il gruppo Adamello - Presanella. A nord, infine, le sagome delle Dolomiti di Brenta.

Questa pagina: www.cicloweb.net/trekking/t-veneto/trekkinglessinialegendrun.htm, è dedicata esclusivamente ai percorsi del trail running Lessinia Legend Run mentre cliccando qui si può visitare una pagina sulle Cascate di Molina!

Per pedalare nei dintorni, www.cicloweb.net/bicicletta/b-veneto/newlessinia.htm Ed infine, cliccando qui, una guida alla Lessinia: www.cicloweb.net/guide/g-veneto/nslessinia.htm

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