da Macugnaga, isola walser del Piemonte ossolano
Una difficile escursione porta al rifugio Sella, partendo da Pecetto. Si parte dal piazzale e, attraversati i casolari, ci si inoltra per i prati ed i campicelli verso la grande croce di legno.
Continuando a camminare si passa tra boschi e radure fino a raggiungere un ponticello: attraversandolo si giunge sull'altra riva e ci si alza sino alla sommità di una cascata.
Superato il torrente si raggiungono i pascoli che precedono Roffelstafel. Si continua sul sentiero di destra e si attraversa - spesso - un lenzuolo di neve da attraversare con prudenza. Ci si mette su uno sperone lungo il quale si raggiunge il rifugio Sella.
Più facile, invece, raggiungere il lago delle Fate. Da Borca si scende al ponte sull'Anza e poi ad un nucleo di abitazioni tipiche, località Spiss, in posizione panoramica sulla cascata della Guia. Il lago delle Fate si raggiunge con due itinerari:
- sulla destra della cascata ci si innalza al di sopra dei dirupi, quasi lambendo la solitaria Motta,
- sulla sinistra del torrente si oltrepassa un ponte in pietra e si prende quota in un ampio prato, sino ad incrociare una strada militare in val Quarazza.
Proponiamo anche un terzo itinerario, da Pecetto al Belvedere. Il sentiero parte da Pecetto e si distende nel lariceto che ricopre, parzialmente, le pietraie alluvionali. Si raggiungono i rami del torrente Anza e ci si immette nel verde dei prati che precedono il fontanone, scarico del ghiacciaio.
Si continua la salita sulla sinistra per una valletta che conduce alla stazione intermedia della seggiovia. Nei pressi staccano il sentiero pianeggiante per i Burki e quello che rimonta il rado bosco portandosi sul ciglio di una conca morenica.
Risalendo la conca si accede al Belvedere. Da qui si poi arrivare al rifugio Zamboni Zappa o al lago delle Locce, avvicinandosi al ghiacciaio del Monte Rosa che, maestoso, domina la scena.
Attorno al Belvedere si snoda anche il sentiero naturalistico del monte Rosa.
L'itinerario permette di conoscere l'eccezionale ricchezza della montagna, dal ghiacciaio agli alpeggi. Si sviluppa dapprima ai piedi del Monte Rosa, poi sul versante sinistro orografico della testata della valle Anzasca.
Partendo dal Belvedere, si svolge quasi tutto in piano e in discesa; alcuni tratti sono attrezzati per renderlo percorribile a tutti. Dal Belvedere si attraversa il ghiacciaio lungo un itinerario segnalato. Raggiunta l'Alpe Fillar, si piega a destra in una valletta fresca e verdeggiante (camosci).
Quindi si attraversa un nevaio formato dalle valanghe per arrivare all'Alpe Roffelstaffel, dove è stato operato un restauro conservativo. Inizia quindi la discesa su Pecetto, che procede lungo le vecchie scalinate costruite dagli alpigiani che sfruttavano gli alpeggi oggi abbandonati; nella parte inferiore vi è la concreta possibilità di vedere alcuni stambecchi.
Raggiunta la sponda sinistra dell'Anza, si prosegue per Pecetto seguendo la comoda strada che scende dal Burki. Si consiglia di percorrere l'itinerario al ritmo necessario per dedicare tutta l'attenzione alla varietà dell'ambiente che ci circonda. Il sentiero naturalistico può essere percorso anche nella direzione opposta, ossia salendo da Pecetto fino al bivio soprastante la gola di Roffel, dove (lasciando a destra l'itinerario per la capanna Sella), si piega a sinistra raggiungendo l'Alpe Roffelstaffel, quindi l'Alpe Fillar e, attraversando il ghiacciaio, si arriva al Belvedere.
Nemmeno cento metri di dislivello, invece, per camminare tra due frazioni e respirare l'atmosfera di un passato duro e difficile per gli abitanti locali: quello delle miniere. Un chilometro sotto Pestarena, dalla strada del fondovalle si stacca la mulattiera che sale alla romita e caratteristica frazione di Stabioli (1114 mt.) con il suo piccolo cimitero dei minatori.
Tutte le foto sono cortesia dell'Ufficio Turistico di Macugnaga
La cultura walser caratterizza diverse località del nord-ovest, in particolare, ma non solo, nei pressi del Monte Rosa. Ecco alcune pagine da visitare su www.cicloweb.net:
- le passeggiate in val d'Ayas,
- la scoperta del vallone delle Cime Bianche,
- le passeggiate in val Sesia,
- le passeggiate da Macugnaga,
- la salita piemontese all'Ospizio Sottile,
- la salita valdostana all'Ospizio Sottile,
- le pedalate in val Formazza e verso Macugnaga, nella pagina dedicata alla provincia del Verbanio Cusio Ossola,
- le pedalate in val Sesia,
- le pedalate in valle del Lys (valle di Gressoney),
- la guida alla val Sesia,
- la guida a Macugnaga e dintorni
- la guida alle val Formazza,
- la guida alla val d'Ayas,
- la guida alla valle di Gressoney (valle del Lys)